Specie: differenze tra le versioni

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Il concetto di ''illimitatamente'' e ''feconda'' è a fondamento della classificazione artificiale attuata dall'uomo che, come tale, lascia aperto il campo a molte eccezioni di [[ibridi]] interspecifici o intergenerici sani e fecondi. Va posta attenzione sul fatto che la definizione di specie come composta da individui "illimitatamente fecondi tra di loro" non esclude che individui che possono creare prole (cioè ibridi) "illimitatamente feconda" quando posti in determinate condizioni (es.: in cattività) possano comunque essere classificati come specie diverse, in quanto non entrano mai in contatto (e quindi non creano ibridi) ''in natura''. È noto a tutti che l'asino e la cavalla generano il mulo, che è [[sterile]]; non così però l'incrocio, ad esempio, del [[grizzly]] con l'[[orso polare]], che pure continuano ad essere considerate due specie diverse nonostante la loro prole sia fertile.<ref>{{Cita libro|nome=V. B.|cognome=Rastogi|titolo=Modern Biology|url=http://books.google.it/books?id=D-85x6Jhji0C&pg=SL265-PA30&lpg=SL265-PA30&dq=ursus+maritimus+hybrid+fertility&source=bl&ots=UBL29tdxRj&sig=FEK-S9R0kvOxwRBNDon2ms52nyA&hl=it&ei=zA7NTqObJ-zc4QTUnoEX&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=10&ved=0CHYQ6AEwCQ#v=onepage&q=ursus%20maritimus%20hybrid%20fertility&f=false|accesso=2016-10-24|data=1997-01-01|editore=Pitambar Publishing|lingua=en|ISBN=9788120904965}}</ref> In linea generale, il fatto che gli ibridi nati in condizioni di cattività siano fertili non può essere di per sé considerata un'evidenza invalidante della sussistenza di due specie separate, nel caso in cui una barriera riproduttiva sia effettivamente presente ''in natura''.<ref>{{Cita libro|nome=Patricia Des Roses|cognome=Moehlman|titolo=Equids: Zebras, Asses, and Horses : Status Survey and Conservation Action Plan|url=http://books.google.it/books?id=8Bj4q83ry1QC&pg=PA95&lpg=PA95&dq=mayr+species+hybrid+fertility+proof&source=bl&ots=ewwbwU1K4D&sig=KyuG_Ci3dcUU0DgSlPjsEPmQk7w&hl=it&ei=4RPNTpquM6Xh4QSioZlU&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CEoQ6AEwBQ#v=onepage&q=mayr%20species%20hybrid%20fertility%20proof&f=false|accesso=2016-10-24|data=2002-01-01|editore=IUCN|lingua=en|ISBN=9782831706474}}</ref> Tale conclusione può essere tratta dall'affermazione formulata da [[Ernst Mayr]], secondo il quale le specie animali "non si incrociano ''in condizioni naturali''".
 
Ciò non esclude dunque la possibilità che possano farlo, e con esiti positivi, in condizioni artificiali. Gli accoppiamenti che sono il risultato della deliberata azione dell'uomo, così come il caso più generale di specie che sarebbero fisiologicamente e geneticamente in grado di generare prole ma che per vari motivi non lo fanno in natura (es.: specie geneticamente simili che vivono in luoghi geograficamente separati ma anche specie che occupano gli stessi luoghi ma che hanno sistemi di corteggiamento diversi, che occupano nicchie ecologiche diverse, che hanno ritmi di attività asincroni etc.), non possono rappresentare evidenze a sostegno di una supposta impossibilità di elevare due popolazioni al rango di specie separate.<ref>http://www.ucl.ac.uk/taxome/jim/pap/mallet95tree.preprint.pdf</ref> L'idea dunque che specie differenti non possano incrociarsi o che la prole di un tale incrocio debba essere in tutti i casi sterile rappresenta un travisamento del concetto di specie biologica formulato da [[Ernst Mayr]] nel 1942.<ref>{{Cita libro|nome=Patricia Des Roses|cognome=Moehlman|titolo=Equids: Zebras, Asses, and Horses : Status Survey and Conservation Action Plan|url=http://books.google.it/books?id=8Bj4q83ry1QC&pg=PA95&dq=non-taxonomist+misconception+species+mayr&hl=it&ei=BB3NTvz3IIqZhQfyssHSDQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=2&ved=0CDQQ6AEwAQ#v=onepage&q=non-taxonomist%20misconception%20species%20mayr&f=false|accesso=2016-10-24|data=2002-01-01|editore=IUCN|lingua=en|ISBN=9782831706474}}</ref> , come messo in evidenza da P. Mohelman: "''Molti non-tassonomisti si basano su un fraintendimento del concetto biologico di specie di Mayr (1942). Il fraintendimento popolare è che specie differenti non possono incrociarsi; alcuni fanno un passo avanti, credendo che le specie possono talvolta incrociarsi, ma che gli ibridi debbano essere sterili. Questo non è quanto Mayr ha affermato. Egli propose che le specie "non si ibridano sotto condizioni naturali, enfatizzando che questo isolamento riproduttivo può essere il risultato di meccanismi di isolamento pre o post copula (...) Il meccanismo pre-copula include cose come meccanismi etologici che possono essere rotti in condizioni non naturali, come la cattività''"
 
D'altra parte, la generazione di prole fertile come risultato dell'incrocio di due specie rappresenta un'evidenza della vicinanza [[filogenetica]] delle stesse. In accordo con Mayr, l'elemento chiave per la definizione di una specie biologica sarebbe dunque la sussistenza di un isolamento riproduttivo ''in natura'' rispetto ad altre popolazioni, assieme ad una coesione riproduttiva interna alla popolazione stessa.