Fondazione di Santa Maria Maggiore: differenze tra le versioni
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| grandezza immagine=240px
| titolo=Fondazione di Santa Maria Maggiore
| artista=[[Masolino da Panicale]]
| data = [[1423]] o [[1428]]
| opera = dipinto
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La '''''Fondazione di Santa Maria Maggiore''''' è una [[tempera]] [[su tavola]] (144x76 cm) di [[Masolino da Panicale]], un tempo pannello centrale del ''recto'' della [[Pala Colonna]]. Oggi è conservata con il dipinto che si trovava sul rovescio (l<nowiki>'</nowiki>''Assunzione della Vergine'') nel [[Museo nazionale di Capodimonte]] a [[Napoli]].
==Storia e descrizione==
La datazione della pala, già destinata all'altare maggiore della [[
Il cardinale
La pala venne vista verso la metà del XVI secolo da [[Vasari]] e [[Michelangelo Buonarroti]], che la trovarono ormai spostata in una piccola cappella vicino alla sacrestia ("cappella Colonna"). Essi, che videro solo una faccia essendo probabilmente addossata a una parete, la ritennero interamente opera di Masaccio, ignorando Masolino.
Nel [[1653]] la pala Colonna si trovava ormai a [[palazzo Farnese (Roma)|palazzo Farnese]], con i pannelli segati nello spessore in modo da separare le facce ed avere sei dipinti separati, che in un inventario sono elencati come opere di [[Beato Angelico]]. In seguito vennero dispersi e, ricomparsi in momenti diversi sul mercato antiquario, vennero riconosciuti quando ormai erano sparsi in più musei. La pala centrale, ritenuta la più pregevole, giunse Napoli tramite l'eredità [[Farnese]].
==Descrizione e stile==
Il pannello mostra l'evento miracoloso legato alla fondazione della [[basilica di Santa Maria Maggiore]] a [[Roma]]. Secondo la leggenda durante il torrido agosto del [[358]] avvenne una prodigiosa nevicata, che disegnò i contorni di una basilica sull'[[Esquilino]]. [[Papa Liberio]] si decise allora a fondarla. Egli, vestito col [[triregno]], è raffigurato in primo piano mentre con una zappa traccia il solco delle [[fondazione (edilizia)|fondazioni]] della basilica, della quale si nota l'[[abside]] disegnata a terra dalla neve. Secondo Vasari questo sarebbe il ritratto in realtà di Martino V, con accanto l'[[Sigismondo di Lussemburgo|imperatore Sigismondo]].
Attorno a lui si dispone una folla numerosa, affiancata da alcuni edifici scorciati in [[prospettiva]]. Anche le nuvolette in alto sembrano voler ricreare una semplicistica fuga prospettiva (ben diversa dagli effetti naturalistici disegnati nel cielo del ''[[Pagamento del
==Bibliografia==
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