Giovanni Colonna (cardinale XIII secolo): differenze tra le versioni

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{{F|biografie|ottobre 2016|Mancano fonti primarie o secondarie: le uniche fonti sono enciclopedie Treccani}}
{{S|cardinali italiani}}
{{Cardinale
|nome=Giovanni Colonna
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|AnnoNascita =
|LuogoMorte = Roma
|GiornoMeseMorte = 3/9 febbraio<ref>{{cita web|http://www.fiu.edu/~mirandas/bios1212.htm#Colonna|The Cardinals of the Holy Roman Church cit |lingua=en}}</ref>
|AnnoMorte = 1245
|Epoca = 1200
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== Biografia ==
Giovanni Colonna nacque a [[Roma]] da Oddone di Pietro ''de Columna'' durante l'ultimo quarto del XII secolo<ref>Tommaso di {{cita|Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref>.
 
Già prima della sua elevazione alla porpora ebbe alcuni benefici in Inghilterra della cui nazione e di re [[Enrico III d'Inghilterra|Enrico III]] era considerato amico<ref>Werner {{cita|Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref>. <br>
Creato cardinale del titolo dei [[Santi Cosma e Damiano (diaconia)|SS. Cosma e Damiano]] fin dal 1205<ref>Werner {{cita|Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref> da [[papa Innocenzo III]], fu dallo stesso promosso [[cardinale]] prete nel [[concistoro]] del 18 febbraio [[1212]] con il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[Santa Prassede (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di Santa Prassede]].
Partecipò ai conclavi del [[1216]], del [[1227]] e del [[1241]]-[[1243]]. Dal suo soggiorno in [[Costantinopoli]] e in [[Siria]], in cui era stato inviato come [[legato pontificio]], riportò un frammento della colonna della flagellazione di Gesù Cristo per la [[Chiesa di Santa Prassede|chiesa di cui era titolare]].<br>
Ricoprì anche l'incarico di legato a [[Napoli]]. <br>
Ritenuto il più potente tra i cardinali per patrimonio personale<ref>Werner Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.</ref> e artefice del consolidamento del potere della sua famiglia<ref>Tommaso di Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.</ref> da poco resasi indipendente dai cugini [[Conti di Tuscolo]], fu fedele collaboratore di [[papa Gregorio IX]] che gli affidò numerosi incarichi. Da costui a partire dal 1237 prese poi le distanze fino alla rottura delle relazioni dopo che il pontefice radicalizzò la sua posizione antimperiale nei confronti di [[Federico II]] che al Colonna si rivolse per tentare ancora un accordo<ref>Werner Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.</ref>. <br>
A causa della sua posizione di capo della fazione filoimperiale, dopo aver invitato le milizie imperiali a muovere contro Roma dopo essersi rifugiato a [[Palestrina]], subì l'assedio della roccaforte del [[mausoleo di Augusto]] nel 1241 e la distruzione dei suoi palazzi in Roma da parte di Matteo Rosso Orsini, nuovo e unico [[senatore di Roma]] nominato da Gregorio IX in sostituzione dei precedenti senatori Oddone Colonna nipote del cardinale e di Annibaldo [[Annibaldi]], che lo tenne prigioniero dall'autunno del 1241 alla primavera del 1243<ref>Werner Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.</ref>; datando da questi anni l'inizio della rivalità tra le due famiglie Colonna ed Orsini<ref>Werner Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit., Tommaso di Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.</ref>.
 
Ricoprì anche l'incarico di legato a [[Napoli]]. <br>
Persa negli ultimi anni di vita gran parte della sua influenza, morì a Roma dopo un cardinalato durato oltre quaranta anni il 28 gennaio del [[1245]]<ref>Tommaso di Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.</ref>. <br>
Ritenuto il più potente tra i cardinali per patrimonio personale<ref>Werner {{cita|Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref> e artefice del consolidamento del potere della sua famiglia<ref>Tommaso di {{cita|Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref> da poco resasi indipendente dai cugini [[Conti di Tuscolo]], fu fedele collaboratore di [[papa Gregorio IX]] che gli affidò numerosi incarichi. Da costui a partire dal 1237 prese poi le distanze fino alla rottura delle relazioni dopo che il pontefice radicalizzò la sua posizione antimperiale nei confronti di [[Federico II di Svevia]] che al Colonna si rivolse per tentare ancora un accordo<ref>Werner {{cita|Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref>. <br>
 
A causa della sua posizione di capo della fazione filoimperiale, dopo aver invitato le milizie imperiali a muovere contro Roma dopo essersi rifugiato a [[Palestrina]], subì l'assedio della roccaforte del [[mausoleo di Augusto]] nel 1241 e la distruzione dei suoi palazzi in Roma da parte di Matteo Rosso Orsini, nuovo e unico [[senatore di Roma]] nominato da Gregorio IX in sostituzione dei precedenti senatori Oddone Colonna nipote del cardinale e di Annibaldo [[Annibaldi]], che lo tenne prigioniero dall'autunno del 1241 alla primavera del 1243<ref>Werner {{cita|Maleczek, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref>; datando da questi anni l'inizio della rivalità tra le due famiglie Colonna ed Orsini<ref>Werner {{cita|Maleczek|}}, ''Giovanni Colonna'', cit., Tommaso di {{cita|Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref>.
 
Persa negli ultimi anni di vita gran parte della sua influenza, morì a Roma dopo un cardinalato durato oltre quaranta anni il 28 gennaio del [[1245]]<ref>Tommaso di {{cita|Carpegna Falconieri, ''Giovanni Colonna'', cit.|}}</ref>. <br>
[[Gil Torres|Egidio Hispanus]], cardinale diacono dei [[Santi Cosma e Damiano (diaconia)|santi Cosma e Damiano]], fu suo esecutore testamentario. Non è noto il luogo della sepoltura.
 
== Bibliografia ==
* {{cita web|http://www.fiu.edu/~mirandas/bios1212.htm#Colonna|The Cardinals of the Holy Roman Church|lingua=en}}
* {{DBI
|nome = COLONNA, Giovanni
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|volume = 27
|accesso = 10 novembre 2015
|cid=Maleczek
}}
* {{Treccani
|giovanni-colonna_(Federiciana)
| Giovanni Colonna
|v =
|accesso =
|autore = Tommaso di Carpegna Falconieri
|data = 2005
|cid=Carpegna Falconieri
}}
* Tommaso di Carpegna Falconieri, Giovanni Colonna in {{cita web|http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-colonna_(Federiciana)}} 2005.
 
== Note ==