Giovanni Raineri (politico): differenze tra le versioni

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Nel [[1910]], con il [[Governo Luzzatti]], divenne Ministro dell'agricoltura, industria e commercio; nel [[1916]] divenne membro del [[Consiglio di Stato]]. Nel [[governo Boselli]] fu nominato Ministro dell'agricoltura nel periodo 1916 - [[1917]], ed ebbe la responsabilità complessa del rifornimento annonario in tempo di [[Prima guerra mondiale|guerra]].
 
Dal [[1920]] al [[1922]], Raineri fu ministro delle Terre liberate, nel [[Governo Nitti I|primo governo Nitti]], nel [[Governo Giolitti V|governo Giolitti]] ed infine col [[governo Bonomi]], dove affidò largo spazio agli organismi cooperativi. Di lui si ricorda l'importantissimo Regio Decreto del 29 aprile 1920 che consentì la completa ricostruzione del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, le cui città erano state devastate dalla prima guerra mondiale; la novità del provvedimento fu la nascita di "consorzi tra privati per la ricostruzione degli immobili che avevano subito danni di guerra" (il territorio si presentava come fosse stato colpito da un terremoto di sette gradi Richter) i quali, gestendo direttamente i fondi statali, abbatterono passaggi burocratici e tempi dei lavori. I consorzi, nonostante l'opposizione dei politici locali che si videro scippare l'intermediazione, ben operarono tanto che riuscirono in soli due anni a completare la ricostruzione di tutte le case distrutte o danneggiate senza scontare fenomeni speculativi e corruttivi.
 
=== Gli ultimi anni ===
Con l'avvento del fascismoSuccessivamente Raineri si ritirò dalla scenapolitica politicaattiva, anche se nel [[1924]] era statovenne nominato [[senatore del regno]]. Dal [[1923]] fuera nominatopoi divenuto primo presidente della [[Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro]], rimaseorganismo che lo vide in carica fino alla morte che avvenneavvenuta a [[Roma]] il 26 novembre [[1944]]<ref>[http://www.cavalieridellavoro.it/raineri.php Scheda sul sito della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro]</ref>.
 
== Onorificenze ==