Camera dei fasci e delle corporazioni: differenze tra le versioni

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{{Organo governativo
|nome =Camera dei fasciFasci e delle corporazioniCorporazioni
|stemma =Lesser coat of arms of the Kingdom of Italy (1929-1943).svg
|didascalia stemma =
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|impiegati =
}}
La '''Camera dei fasciFasci e delle corporazioniorporazioni''' fu un [[organo (diritto)|organo]] [[normazione|legislativo]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] che sostituì la [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]] dal [[1939]] al [[1943]], nella [[XXX legislatura del Regno d'Italia|XXX legislatura]], durante il [[storia dell'Italia fascista|periodo fascista]].
 
== Storia ==
La Camera dei fasciFasci e delle corporazioniCorporazioni fu istituita con legge 19 gennaio [[1939]], n. 129 (essendo lo [[Statuto albertino]] una [[costituzione flessibile]] era sufficiente una [[legge ordinaria]] per modificarlo) e tenne la sua seduta inaugurale il 23 marzo dello stesso anno.
 
Fu sciolta, ma non soppressa, subito dopo la caduta del regime fascista, dal [[regio decreto legge]] 2 agosto [[1943]], n. 705, entrato in vigore il giorno 5 dello stesso mese, il quale stabiliva inoltre che entro quattro mesi dalla fine della guerra si sarebbero dovute svolgere le elezioni per la nuova [[Camera dei deputati]].<ref>[http://archivio.camera.it/patrimonio/archivi_della_transizione_costituzionale_1944_1948 Archivio Camera]</ref> Tale decreto fu definitivamente ratificato solo con la legge 5 maggio [[1949]], n. 178,<ref>Legge 5 maggio [[1949]], n. 178, recante "Conversione in legge, con approvazione complessiva, dei decreti-legge che a causa degli avvenimenti successivi al [[25 luglio 1943]], non siano stati convertiti in legge o presentati per la conversione"</ref> a [[Costituzione della Repubblica italiana|Costituzione]] già approvata e in vigore e pertanto senza alcuna efficacia. La legge istitutiva del 1939 (anch'essa ormai priva di efficacia a seguito dell'avvento della Repubblica) è stata formalmente abrogata il 16 dicembre [[2009]], con l'entrata in vigore di alcune disposizioni in materia di semplificazione normativa contenute nel decreto-legge 22 dicembre [[2008]], n. 200, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio [[2009]], n. 9.