Johann Zoffany: differenze tra le versioni

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{{F|pittori tedeschi|luglio 2013}}
{{Bio
|Nome = Johann
|Cognome = Zoffany
|PostCognome = <ref>{{Treccani|johann-zoffany|Zoffany, Johann}}</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Francoforte sul Meno
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|GiornoMeseMorte = 11 novembre
|AnnoMorte = 1810
|Immagine = Johann Zoffany by Johann Zoffany.jpg
|Didascalia = Johann Zoffany, ''Autoritratto'' (1761); olio su tela, 52,7×41,3 cm, National Portrait Gallery, Londra
|Epoca = 1700
|Attività = pittore
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== Biografia ==
Johan Zoffany nacque il 13 marzo 1733 a [[Francoforte sul Meno]] in una famiglia di origini boeme. Dopo essersi formato inizialmente come sculture in una bottega di Ellwangen (forse quella di Melchior Paulus), si accostò agli studi artistici a [[Regensburg]], dove venne introdotto all'esercizio della pittura da [[Martin Speer]]. Nel 1750 si recò a Roma, dove studiò con [[Agostino Masucci]]. Nel 1760 si trasferì in [[Inghilterra]], dove sarebbe rimasto per il resto della sua vita: dopo un iniziale periodo durante il quale lavorò per conto dell'orologiaio Stephen Rimbault, Zoffany si attrasse la benevolenza della famiglia reale, della quale godette la protezione.
 
Cofondatore della Royal Academy nel 1768, Zoffany iniziò a godere di una grande popolarità, soprattutto da quando si accostò alla pittura di soggetto teatrale: furono molti gli attori che si fecero ritrarre dal pennello di Zoffany, il più significativo dei quali era certamente [[David Garrick]], una delle figure più influenti del mondo teatrale inglese settecentesco. A consolidare la popolarità di Zoffany fu anche la sua maestria in quelli che erano definiti ''theatrical conversation pieces'': si trattava di un sottogenere dei «quadri di conversazione», opere pittoriche dove erano raffigurati gruppi di persone in atteggiamenti familiari o in conversazione.<ref>{{cita libro|titolo=The Languages of Performance in British Romanticism|p=287|anno=2008|autore=Lilla Maria Crisafulli, Cecilia Pietropoli|editore=Peter Lang|ISBN=3039110977}}</ref>
[[File:J.Zoffany, La tribuna degli Uffizi (detail).jpg|thumb|''Tribuna degli Uffizi'', dipinto di Zoffany]]
A bottega da [[Martin Speer]] a [[Ratisbona]], dal [[1747]] al [[1750]], in quest'ultima data compì il suo primo viaggio a [[Roma]] dove studiò con [[Agostino Masucci]]. In [[Germania]] nel [[1758]], [[1760|due anni dopo]] lavorò con [[Januarius Zick]] alla decorazione del Palazzo Reale di [[Treviri]]. Trasferitosi in [[Inghilterra]], lavorò prima come decoratore di quadranti d'orologio e come pittore di tendaggi drappeggiati negli sfondi dei ritratti di [[Benjamin Wilson (pittore)|Benjamin Wilson]].
 
Nella tarda maturità artistica, Zoffany si dedicò specialmente ad eseguire enormi dipinti dove erano raffigurati grandi gruppi di persone collocati in stanze gremite di dipinti noti al suo pubblico contemporaneo. I dipinti più significativi in tal senso sono ''[[La bibilioteca di Charles Townley al n. 7 di Park Street a Westminster]]'', in cui è raffigurato l'intero materiale statuario che Charles Townley aveva raccolto nella sua biblioteca, e ''La tribuna degli Uffizi'', dove è ritratta una sala della galleria degli Uffizi colma di dipinti rinascimentali, quali la ''[[Madonna del Cardellino]]'' di [[Raffaello]] e la ''[[Venere di Urbino]]'' di [[Tiziano]].
Nella capitale inglese si accostò alla pittura di soggetto teatrale, anche grazie alla conoscenza dell'attore [[David Garrick]], che lo ospitò sino al [[1762]] e al genere delle ''conversation pieces'', dipingendo anche ritratti e soggetti di fantasia.
 
Per la famiglia reale inglese eseguì: ''Il principe di Galles e il principe Federico in veste di Cupido'', [[1765]] e ''La regina Carlotta e i suoi due figli'', [[1766]]. Verso il [[1769]] re [[Giorgio III del Regno Unito|Giorgio III]] lo nominò membro della [[Royale Academy|Royal Academy]].
 
Nel [[1773]] fu a [[Firenze]] dove, su commissione della regina [[Carlotta di Meclemburgo-Strelitz (1744-1818)|Carlotta]], moglie di Giorgio III, esegui, entro il [[1776]], la tela raffigurante la ''Tribuna degli Uffizi''. Nel [[1776]] fu a [[Vienna]] dove l'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] lo nominò barone del [[Sacro Romano Impero]]. Dalla primavera del [[1778]] fece soggiorno a Parma, invitato alla corte di [[Asburgo-Lorena]] probabilmente dalla granduchessa di Toscana, [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luisa.]] Qui dipinse opere come il ritratto di ''[[Ritratto di don Ferdinando di Borbone|Don Ferdinando di Borbone]]'', il quadretto ''[[La scartocciata]]'', conservati presso la [[Galleria nazionale di Parma]], e un ritratto dei figli della coppia ducale, oggi al [[Kunsthistorisches Museum]] di Vienna. A [[Londra]] nel [[1779]], nel [[1782]] eseguì l'olio su tela con ''Charles Townley nella sua biblioteca in Park Street a Londra'', ora conservata al [[Townley Hall Museum and Art Gallery]] di [[Burnley]], in cui la raccolta di sculture antiche invade letteralmente la biblioteca del collezionista inglese. Nel [[1783]] partì per le [[Indie Orientali]], lavorando maggiormente come ritrattista e rientrando a Londra nel [[1789]].
 
Zoffany, come già accennato, sarebbe rimasto in Inghilterra per il resto della sua vita: ciò malgrado, effettuò comunque viaggi in [[Europa]] (1776-79; fu a Vienna e a Firenze, e in quest'ultima città dipinse i ritratti della famiglia dei granduchi toscani)<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-zoffany_%28Enciclopedia-Italiana%29/|autore=Fritz Baumgart|titolo=ZOFFANY, Johann|anno=1937|editore=Enciclopedia Italiana}}</ref> e soggiornò dal 1783 al 1789 in [[India]], dove eseguì dipinti di principi indiani e di scene di caccia.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-zoffany|accesso=30 ottobre 2016|titolo=Zoffany, Johann|opera=Enciclopedie on line|editore=Treccani}}</ref> Morì infine l'11 novembre 1810 a Strand-on-the-Green, in Inghilterra: le sue spoglie oggi riposano nella St Anne's Church di Kew.
== Note ==
<references />
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Johann Zoffany}}
 
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[[Categoria:Ritrattisti|Zoffany]]