Canale di Suez: differenze tra le versioni

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Il '''Canale di Suez''' ({{arabo|قناة السويس|Qanāt al-Suways}}), è un [[canale artificiale]] navigabile situato in [[Egitto]], a ovest della [[penisola del Sinai]], tra [[Porto Said]] (Bûr Sa'îd) sul [[mar Mediterraneo]] e [[Suez]] (al-Suways) sul [[Mar Rosso]]. Il canale consiste di due tratte, a nord e a sud del [[Grande Lago Amaro]]. Il canale venne realizzato dal francese [[Ferdinando de Lesseps]] su progetto dell'[[Ingegnere|ingegnere austriaco]] trentino [[Luigi Negrelli]].
 
==Descrizione==
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Nel [[1799]], durante la spedizione in Egitto, il generale francese [[Napoleone Bonaparte]] contemplò l'idea di costruire un canale, ma un rilievo preliminare concluse erroneamente che il dislivello fra i due mari fosse di 10 metri, il che avrebbe reso necessario un sistema di chiuse. Nel [[1833]] un primo progetto di canale fu presentato al viceré d'Egitto [[Mehmet Ali]] da [[Barthélemy Prosper Enfantin|Prosper Enfantin]], [[imprenditore]], [[scrittore]] e [[pubblicista]] francese, nonché seguace di [[Henri de Saint-Simon|Saint-Simon]]. Nonostante il disinteresse egiziano, i saint-simoniani costituirono nel [[1846]] una "Société d'étude pour le canal de Suez", che rilevò con grande precisione la topografia della zona del canale, dimostrando che la differenza d'altitudine tra le superfici dei due mari era trascurabile. Questo fu un risultato molto importante perché, rendendo superflue le chiuse, consentiva un costo di costruzione assai minore. Ridotto il rischio di costruzione, rimaneva il rischio di esercizio: il canale imponeva la navigazione a vapore (o comunque a motore), ma solo il 5% delle navi del 1860 ne era equipaggiato.
[[File:Isthme de Suez 1862.jpg|thumb|Lo stato dei lavori nel maggio 1862]]
Il progetto definitivo fu redatto da [[Luigi Negrelli]], un ingegnere austriaco nato a [[Fiera di Primiero]], in [[Trentino]], allora parte dell'[[Impero d'Austria]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2014/09/06/ampliamento-canale-suez/|titolo=L'ampliamento del Canale di Suez|editore=ilpost.it|data=6 settembre 2014|accesso=7 settembre 2014}}</ref> Nel 1854 [[Ferdinand de Lesseps]], diplomatico francese in Egitto dal 1830, ottenne una concessione da [[Sa'id Pascià]], [[Khedivè]] d'Egitto, al fine di costituire una società che costruisse un canale marittimo aperto a navi di ogni nazione e lo gestisse, affittando la terra per 99 anni. Il canale fu infine costruito tra il 25 aprile [[1859]] e il [[1869]] da una compagnia francese ([[Compagnia del canale di Suez|Compagnie universelle du canal maritime de Suez]], costituita il 15 dicembre [[1858]]) diretta da [[Ferdinand de Lesseps]], con macchinari appositamente concepiti per l'opera.
[[File:Suez Canal drawing 1881.jpg|thumb|left|Il canale di Suez in un disegno del 1881.]]
Il canale, costato il doppio delle stime originali, era di proprietà del governo egiziano (44%) e della [[Francia]] (attraverso più di 20.000 azionisti), mentre altre grandi potenze si mostrarono molto scettiche sulla redditività dell'opera. La prima nave attraversò il canale il 17 febbraio [[1867]], ma il canale venne inaugurato il 17 novembre 1869 alla presenza dell'[[Eugenia de Montijo|imperatrice Eugenia]] con una cerimonia sfarzosa, per la quale [[Johann Strauß jr]] compose la ''[[Egyptischer-Marsch]]'' (Marcia egizia). Per l'inaugurazione, il [[kedivè]] d'Egitto aveva chiesto a [[Giuseppe Verdi]] di comporre un inno, ma Verdi, restio a comporre musica d'occasione, aveva rifiutato; i contatti con Verdi comunque continuarono, e culminarono nella composizione dell<nowiki>'</nowiki>''[[Aida]]'', andata in scena al [[Teatro khediviale dell'Opera]] del [[Il Cairo|Cairo]] il 24 dicembre del [[1871]].<ref>{{cita web|url=http://www.giuseppeverdi.it/opere/elencodelleopere/aida/galleriaimmagini/aida1871/index.html|titolo=Aida, 1871|editore=giuseppeverdi.it|accesso=7 settembre 2014}}</ref>