Fumetto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 84068732 di 185.5.60.7 (discussione)
Riga 13:
Negli [[Stati Uniti d'America|USA]] e nei paesi anglofoni i fumetti sono indicati come ''comics'' (o ''comic books'', ossia, letteralmente: "libri umoristici", nomenclatura derivata dai primi fumetti pubblicati in albo, che erano per lo più di taglio umoristico), mentre in [[Giappone]] vengono chiamati ''[[manga]]'' ("immagini in movimento"). In [[Francia]] si usa l'espressione ''bande dessinée'' ("striscia disegnata"), comunemente abbreviata in ''BD'' o ''bédé'', e in [[lingua spagnola]] i termini ''historieta'' o ''tebeo''.
 
In poche parole, il fumetto, nato per gli adulti (come si vedrà più avanti), diventato poi "territorio" per l'infanzia, è quindi tornato a essere patrimonio di una fascia non esclusivamente giovanile. Nonostante l'espandersi di altri mezzi di [[comunicazione di massa]], accompagna ancor oggi - fino a "dettarne" in molti casi ritmi, tempi e modi (o quantomeno limitandosi a registrarne il divenire) - il vivere (ed il convivere) quotidiano.
 
== Storia del fumetto ==
{{vedi anche|Storia del fumetto}}
 
=== Prima di fine Ottocento ===
La storia di questo linguaggio, fenomeno diffusosi nel corso del [[XX secolo|Novecento]] ma con radici nel secolo precedente, può essere fatta risalire a diverse epoche, quando si è verificata la necessità di associare testi a immagini o rappresentazioni.<ref name=DeMaestrip153>{{cita|De Maestri|p. 153}}</ref>
 
Per qualcuno la storia del fumetto risalirebbe sino alla preistoria, e specificamente alle pitture rupestri, che per prime mescolavano immagini per significare resoconti di caccia, vita quotidiana o determinate idee o desideri.
 
Nella necropoli di [[Saqqara]] compare la cappella funeraria dedicata all'architetto Ankhmahor, dove le raffigurazioni sono inframmezate da iscrizioni che, oltre a descrivere i soggetti raffigurati, riportano anche i dialoghi fra questi ultimi.<ref name=DeMaestrip153/>
 
Nell'antichità classica le decorazioni dei bottegai dell'[[Impero Romano]] rappresentavano la merce accostandovi frasi di invito, mentre la [[Colonna Traiana]] (113 d.C.) narra con un ritmo spirale le fasi della conquista della [[Tracia]]. Similmente l'[[Arazzo di Bayeux]] ritrae con una tecnica vicina al moderno fumetto la storia della [[conquista normanna dell'Inghilterra]].<ref name=DeMaestrip154>{{cita|De Maestri|p. 154}}</ref>
 
Tipica del periodo medioevale è l'illustrazione con funzione religiosa: le scene sequenziali della vita di Gesù e del calvario, le [[bibbia dei poveri|bibbie dei poveri]] (libretti di poche pagine dove a immagini della storia sacra erano abbinate a versetti biblici o didascalie in latino), le vetrate illustrate delle cattedrali gotiche e le rappresentazioni di santi e angeli dalla cui bocca escono parole in forma di nastri (un'idea forse ispirata dai [[filatteri]] ebraici)<ref name=DeMaestrip154/>
 
È chiaro che discorsi di questo genere sono difficilmente risolvibili, soprattutto perché, nella sua storia, l'uomo ha continuamente usato le immagini per significare determinati concetti o esplicare una qualche narrazione. Persino le prime lingue, come è possibile immaginare, erano esemplate sopra vere e proprie immagini disegnate, come i geroglifici o in generale i pittogrammi. Questo perché l'immagine, contrariamente alla parola scritta mediante un alfabeto, conserva in sé un immediato carattere di iconicità, che permette dunque al fruitore di comprendere discorsi semplici nell'immediato, senza bisogno di un linguaggio complesso (come può essere un linguaggio astratto sottoposto alle norme grammaticali), anche se diventa oscuro quando non praticamente inutile in un numero veramente ampio di casi (generalmente, quasi ogni qualvolta si implichi una comprensione di fatti complessi, non lineari o astratti). Definire il fumetto come "l'arte più antica" (anche quando si consideri l'arte secondo i nostri schemi estetici, che sono tutt'altra cosa rispetto a quelli di un uomo primitivo o a quelli di un uomo classico) pare quindi essere un'azione non lecita, semplicemente perché anacronistica. Il fumetto come è oggi inteso, nonostante abbia così vicini parenti, non può essere nato (almeno come atto volontario) prima del XIX secolo.
 
=== Il fumetto moderno ===