Onomastica araba: differenze tra le versioni
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m →Struttura del nome arabo: refuso |
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Innanzi tutto la ''[[kunya]]'' ({{Arabo|كنية}}), cioè il [[nomignolo]] di rispetto derivato dal nome di un figlio (per lo più il primogenito). Per un uomo si tratta di prefiggere il termine ''Abū'' (padre di) al nome del figlio e per una donna si premette invece al nome il termine ''Umm'' (madre di).
Segue poi l<nowiki>'</nowiki>''[[ism]]'' ({{Arabo|إسم}}), cioè il nome proprio (Muḥammad, ʿAlī, ʿAbd al-
Viene poi il ''[[nasab]]'' ({{Arabo|نسب}}), il ''patronimico'' (nomignolo derivato dal nome del padre) che segue l'ism e precede il nome del padre. Si usa il termine ''ibn'' (figlio di) o ''bint'' (figlia di) e nell'elencazione si può risalire molto indietro nelle generazioni ricordando anche il nome del nonno, del bisnonno, del trisavolo e così via. Segno questo di grande nobiltà e distinzione, dal momento che chi ha memoria dei suoi ascendenti fa in genere parte di un<nowiki>'</nowiki>''élite'' di qualsivoglia natura (Muḥammad b. ʿAbd Allāh b. Yūsuf, "Muhammad figlio di ‘Abd Allāh, figlio [a sua volta] di Yūsuf").
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