Ierogamia: differenze tra le versioni

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== Vicino oriente antico ==
Solitamente celebrato in [[primavera]], è un antico rituale simbolico, i cui partecipanti assumevano le caratteristiche delle divinità, spesso fungendo da tramite per la divinità in questione. Con la loro unione garantivano [[fertilità]] a loro stessi, alla terra ede al popolo. Il rito era spesso praticato dal [[monarca]] e da una sacerdotessa della divinità [[poliade]].
 
La [[prostituzione sacra]] era comune nel [[Vicino Oriente antico]]<ref>[[James Frazer]] (1922), ''[[The Golden Bough]]'', 3e, [[s:The Golden Bough/Adonis in Cyprus|Chapter 31: Adonis in Cyprus]]</ref>. Un esempio molto antico è il "matrimonio sacro" tra il re di una città stato [[Sumeri|sumera]] o "en" e la Grande Sacerdotessa di [[Inanna]], [[divinità dell'amore]] e della guerra. Lungo le rive del [[Tigri]] e dell'[[Eufrate]] vi erano innumerevoli santuari e templi dedicati alla [[dea]]; il tempio di Eanna, che significa "casa del cielo"<ref>é-an-na = sanctuary ('house' + 'Heaven'[='An'] + genitive) [John Halloran's Sumerian Lexicon v. 3.0 -- see link below]</ref> a [[Uruk]]<ref>La moderna [[Warka]], la biblica [[Erech]]</ref> è stato il più grande di questi. Il tempio ospitava le sacerdotesse preposte, chiamate [[Nadītu]]: la sacerdotessa avrebbe scelto per il suo letto un giovane uomo che avrebbe rappresentato il pastore [[Dumuzi]], consorte di Inanna, in un hieros gamos celebrato durante l'annuale cerimonia dell'albero Duku, poco prima della [[luna nuova]] durante la festività dell'[[equinozio d'autunno]]<ref>{{Cita libro|cognome1=Wolkstein|nome1=D.|cognome2=Kramer|nome2=S. Noah|titolo=Inanna, Queen of Heaven and Earth}}</ref>.
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Nella [[religione babilonese]] il rito si svolgeva nel corso della grande Festa del Nuovo Anno ([[Akītu]] o [[Zagmuk]]) e consisteva nella ierogamia, cioè l'unione sacra di [[Marduk]] con la sua paredra Sarpanitum, la cui conseguenza era quella di rinnovare la vita umana, animale e vegetale, sulla terra.
 
In alcune iscrizioni vi sono delle descrizioni di una ierogamia: il dio infiammato dal desiderio viene paragonato all'[[aquila]] che segue con lo sguardo un animale selvatico, ada un turbine che sprona alla battaglia; quando lascia il letto nuziale, viene paragonato al sole che si leva su [[Lagash]]. La dea va con sollecitudine verso lo sposo come un coniuge tendente alla propria dimora: essa è assimilata al fiume [[Tigri]] in piena; è la regina, la figlia del dio del cielo, il giardino su cui è alzato il vaso della libagione.
 
Vi sono stati ritrovamenti archeologici che documentano come il tempio di [[Ištar]] ad [[Assur (città)|Assur]] abbia coniato piccole targhe di [[piombo]] raffiguranti una Ierogamia.