Potenze dell'Asse: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Le cause della formazione dell'Asse risiedono nel malcontento di diverse nazioni verso il [[trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]], che nel [[1919]] concluse la [[prima guerra mondiale]] inaugurando un turbolento [[periodo interbellico|ventennio di pace]]. La Germania, uscita sconfitta dal conflitto, era la principale potenza scontenta del trattato, dalle cui clausole era fortemente penalizzata. Tuttavia la sua ammissione presso la [[Società delle Nazioni]], avvenuta nel [[1926]] dopo l'entrata in vigore del [[patto di Locarno]], diede inizio
[[File:Bundesarchiv Bild 183-L09218, Berlin, Japanische Botschaft.jpg|thumb|Le bandiere di Germania, Giappone e Italia sulla facciata dell'ambasciata nipponica a Berlino, nel settembre [[1940]]]]
Sostenendo di dover difendere l'integrità territoriale della Germania dalle aggressioni degli stati confinanti, Hitler diede inizio
Mosso da ambizioni egemoniche verso l'Asia orientale, il governo di [[Tokyo]] intraprese una politica espansionistica ai danni della [[Cina]], a cui negli anni [[1931]]-[[1932]] riuscì a sottrarre la regione della [[Manciuria]] istituendovi un proprio [[stato fantoccio]]: il [[Manciukuò]]. La Società delle Nazioni, chiamata
Negli anni successivi anche l'[[Italia fascista]], che considerava la propria una "[[vittoria mutilata]]" dal parziale inadempimento del [[patto di Londra]] da parte delle altre potenze vincitrici, assunse un atteggiamento "revisionista" verso il trattato di Versailles. [[Benito Mussolini]], in un primo momento ostile ai piani di Hitler, tanto da animare il [[fronte di Stresa]] ([[1935]]) per impedire l'annessione della [[Prima repubblica austriaca|Repubblica austriaca]] al Reich, si spostò su posizioni filo-tedesche in seguito alla [[guerra d'Etiopia]] (1935-[[1936]]). L'invasione dell'unico stato africano indipendente, da tempo oggetto delle mire colonialiste italiane, fu condannata della Società delle Nazioni, che approvò delle [[sanzioni economiche all'Italia fascista|sanzioni economiche contro l'Italia]] provocandone l'isolamento internazionale.
Rotti i rapporti con Francia e Regno Unito, che fino a quel momento avevano visto in lui un argine contro l'espansionismo tedesco, Mussolini fu gradualmente attratto nell'orbita della Germania di Hitler, rinunciando a difendere l'indipendenza dell'Austria e partecipando al fianco dei tedeschi alla [[guerra civile spagnola]] (1936-[[1939]]), con l'invio di ingenti aiuti militari agli insorti nazionalisti del generale [[Francisco Franco]]. Il 24 ottobre 1936 la Germania riconobbe la sovranità italiana sull'Etiopia,
{{Citazione|Gli incontri di Berlino hanno avuto come risultato una intesa fra i due paesi su determinati problemi, alcuni dei quali particolarmente scottanti in questi giorni. Ma queste intese, che sono state consacrate in appositi verbali debitamente firmati, questa verticale Berlino-Roma non è un diaframma, è piuttosto un asse attorno al quale possono collaborare tutti gli Stati europei animati da volontà di collaborazione e di pace.<ref>{{Cita libro |autore = [[Giorgio Candeloro]] |titolo = Storia dell'Italia moderna. Il Fascismo e le sue guerre |volume = 9 |città = Milano |editore = Feltrinelli |anno = 1993 |isbn = 88-07-80804-8 |pagina = 402}}</ref>}}
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[[File:1938 Naka yoshi sangoku.jpg|thumb|«Buoni amici in tre paesi» ([[1938]]): cartolina di propaganda giapponese per celebrare la partecipazione dell'Italia al [[patto anticomintern]] il 6 novembre [[1937]]. In alto, [[Hitler]], [[Fumimaro Konoe|Konoe]] e [[Mussolini]] sono ritratti ciascuno in un medaglione.]]
Lo stesso anno, grazie agli uffici dei diplomatici [[Joachim von Ribbentrop]] e [[Hiroshi Oshima]], il 25 novembre [[1936]] la Germania
Dopo il benestare di Mussolini all'[[Anschluss]] (marzo [[1938]])
Il Giappone invece, impegnato già dal 1937 nella [[seconda guerra sino-giapponese|guerra contro la Cina]], riconosciuti i preminenti interessi tedeschi
Nel corso del conflitto entrarono a far parte dell'Asse anche altre nazioni: [[Ungheria]] (20 novembre 1940), [[Romania]] (23 novembre 1940), [[Repubblica Slovacca (1939-1945)|Slovacchia]] (24 novembre 1940) e [[Bulgaria]] (1º marzo [[1941]]). La [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]] si unisce il 25 marzo [[1941]], ma un [[colpo di Stato]] supportato dai britannici due giorni dopo mette in dubbio la partecipazione della Jugoslavia. Anche se re [[Pietro II di Jugoslavia]] conferma la sua adesione al trattato, la Jugoslavia viene occupata dalle truppe tedesche nell'aprile [[1941]].
Quando l'Italia l'8 settembre [[1943]] si schiera al fianco degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]], esce dall'Asse
Anche se nell'uso comune gli alleati indicavano la [[Finlandia]] come uno stato dell'Asse, essa non ne fece mai direttamente parte: la sua relazione con la Germania, durante la [[guerra di continuazione]] ([[1941]]-[[1944]]), era di «cobelligeranza».
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