Suffragio: differenze tra le versioni

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{{W|diritto pubblico|febbraio 2013|aggettivazione ridondante e impropria, uso improprio del corsivo|arg2=storia}}
 
Il '''suffragio''' è il [[diritto]] di una determinata categoria di persone (per esempio una [[classe sociale]]), di [[Diritto di voto|votare]] a qualsiasi tipo di [[elezioni|elezione]].
 
== Tipi di suffragio ==
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La vera svolta si ha con la [[Rivoluzione francese]]: il suffragio è universale e maschile, senza doppi gradini, per eleggere il [[parlamento]] che dopo il [[colpo di stato]] [[Democrazia|democratico]] sarà elettivo. I [[Candidato|candidati]] sono scelti sulla base del censo, ossia della ricchezza, ma non gli elettori. Sono considerati elettori tutti i [[cittadini]] francesi. Tuttavia i successivi avvenimenti storici dell'[[età napoleonica]] segnarono la brusca fine di questo grande passo in avanti nel diritto di voto.
 
Nel corso del [[Risorgimento]] ottocentesco, sono mossi molti passi in avanti nel regolamentare l'accesso al [[voto (politica)|voto]], ma i votanti sono comunque pochissimi. In Italia la legge elettorale con cui si vota per la prima Camera dei deputati del Regno d'Italia (legge del 20 novembre 1859<ref>{{Cita web|url=http://www.dircost.unito.it/root_subalp/docs/1859/1859-3778.htm|titolo=Legge in data 20 novembre 1859. Riforma della Legge Elettorale del 17 marzo 1848|editore=Università di Torino: Dipartimento di Scienze Giuridiche - Archivio di Diritto e Storia Costituzionali|accesso=23 ottobre 2013}}</ref>) concede il diritto di voto a circa il 2% della popolazione<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/scuola/tesine/centocinquant_anni_anni_d_identita_italiana/pezzella.html|titolo=Il sistema elettorale: politica e rappresentanza|editore=Treccani.it|autore=Giulia Pezzella|accesso=23 ottobre 2013}}</ref> e ovviamente solo gli uomini sopra i 25 anni di età.
 
La vera svolta nel suffragio si ha nel 1945, dopo la [[seconda guerra mondiale]]. In molti paesi europei, sconfitte le grandi [[dittature]] e impostato un [[governo]] democratico, il suffragio viene reso del tutto universale, anche per le donne, e il criterio per votare è l'età minima della [[maggiore età]] e una piccola [[imposta]] da pagare, non più il censo e le onorificenze.