Radomir Putnik: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Radomir Putnik (Serbia; her people, history and aspirations, 1915).jpg|thumb|left|Radomir Putnik durante la prima guerra mondiale]]
La famiglia di Putnik era una di quelle che scappò, con migliaia di altri Serbi, dal Kosovo verso l'[[Impero Asburgico]] durante la grande migrazione dei Serbi nel [[1690]]. Essi ritornarono in [[Serbia]] dopo la sua indipendenza dall'[[Impero Ottomano]] nella metà del diciannovesimo secolo. Il padre di Putnik, Dimitrije, era un insegnante di Kragujevac città in cui Radomir intraprese e completò la sua educazione elementare. Frequentò la scuola di artiglieria (precorritrice della moderna Accademia Militare) a [[Belgrado]] dove si diplomò nel [[1863]] piazzandosi ottavo nel suo corso. Nel [[1879]] sposò Ljubica Bojović, la sorella di Radivoje Bović che diventò successivamente ministro degli affari militari e figlia del colonnello Todor Bojević e di Jelena Tadić. Putnik era conosciuto come un uomo ascetico, introverso e gran fumatore; tuttavia aveva una grande capacità decisionale nei problemi professionali. Si distinse sul campo di battaglia durante la guerra combattuta dai Serbi contro gli Ottomani tra il [[1876]] e il [[1877]]. Fu l'unità militare sotto il suo comando a prendere [[Gnjilane]] e Gračanica in Kosovo nelle fasi finali della [[Seconda Guerra Serbo-Ottomana]].
Nel [[1903]] era stato nominato generale; si distinse durante la [[prima guerra mondiale]] diventando anche [[voivoda]] (feldmaresciallo).