Fune: differenze tra le versioni

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Le funi sono generalmente di sezione circolare; possono, tuttavia, anche avere forma piatta (fune piana) il cui impiego è specifico in particolari settori quali ad es. le miniere, nel qual caso gli elementi costitutivi giustapposti ed intrecciati tra loro rendono stabile il cavo.
 
Una fune d'acciaio è formata da un certo numero di fili d'acciaio normalmente arrotolati in trefoli, a loro volta arrotolati attorno a un'anima centrale a sua volta costituita a sua volta da un trefolo o da una vera e propria fune d'acciaio di diametro inferiore, o un'anima tessile, attualmente comunemente in polipropilene; in passato erano utilizzate maggiormente fibre naturali: [[canapa (tessile)|canapa]] o sisal, ora meno diffuse, salvo in funi particolari (es. funi per ascensori).
L'anima metallica aumenta dell'8% circa il carico di rottura della fune rispetto all'anima in fibra tessile, ma ne riduce la flessibilità. L'anima in fibra tessile inoltre svolge l'importante funzione di serbatoio per il lubrificante. Il filo d'acciaio è ottenuto per trafilatura attraverso una filiera costituita da una pastiglia di carburo di [[tungsteno]], o di [[diamante]] per i fili molto fini. L'operazione provoca un forte incrudimento dell'acciaio, che aumenta il carico di rottura, ma diminuisce fortemente l'allungamento e la flessibilità, quindi la resistenza alla rottura a fatica per flessione. Nei casi particolari in cui è richiesta, l'unione di due estremità di una fune viene effettuata per mezzo di una lunga [[impalmatura]] (per una lunghezza di fino a oltre 1000 volte il diametro), che deve essere molto curata per evitare l'aumento di [[diametro]] in corrispondenza a essa.