Vittoria cadmea: differenze tra le versioni

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[[Erasmo da Rotterdam]] riporta invece una leggenda secondo la quale Cadmo, volendo essere il primo a trasmettere la scrittura ai Greci, uccise il cantore [[Lino (cantore)|Lino]], che si era ripromesso di fare altrettanto. Non ottenne però alcun beneficio, perché poco dopo fu cacciato dai suoi concittadini.<ref>[[Erasmo da Rotterdam]], ''Cadmea victoria'', in ''[[Adagia]]'', II, 8, 34.</ref>
 
Anche [[Jérôme Carcopino]], pur attribuendo il detto allo stesso [[Cadmo]], ipotizza una derivazione secondo circostanze diverse da quelle tradizionali: i Focei, secondo Carcopino, con le poche navi superstiti, avrebbero fondato [[Elea-Velia|Elea]] allo stesso modo con cui Cadmo fondò la sua Tebe dopo che i suoi uomini furono abbattuti dal drago.<ref>[[{{cita pubblicazione| nome = Jérôme | cognome = Carcopino]], ''| wkautore = Jérôme Carcopino | titolo = Les leçons d'Aléria,'', «''| rivista = Revue de Paris''», | lingua = fr | numero = 69 | mese = ottobre | anno = 1962, p.| pp = 1 e segg.}} (anche in «''Corse d'hier et de demain''», '''1''', 1963, pp. 7-20), e Andrée Barguet, ''Herodote'', Bibliothèque de la Pléiade, Parigi, 1964, p. 1362.</ref> Questa interpretazione suggerirebbe quindi una diversa [[etimologia]] dell'espressione proverbiale, non più legata alla spedizione dei Sette a Tebe, quanto alla stessa vicenda di Cadmo, [[ecista]] di [[Tebe (Grecia)|Tebe]], che, nel riuscito tentativo di fondazione, si trovò a dover combattere un [[drago]], da lui ucciso in una vittoria a caro prezzo, che comportò la morte di tutti i suoi compagni nell'impresa.
 
== Citazioni aneddotiche==