Nazionalismo romantico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
typo
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
[[File:Brudeferden.jpg|thumb|''Viaggio nuziale ad Hardanger'', pietra miliare del nazionalismo romantico [[Norvegia|norvegese]]. [[Pittura|Dipinto]] di [[Hans Gude]] e [[Adolph Tidemand]]]]
Il '''nazionalismo romantico''' (o '''nazionalismo organico''') è la forma di [[nazionalismo]] in cui lo [[stato]] deriva la sua legittimità politica come conseguenza organica dell'unità dei governati. Questa include, a seconda del particolare modo in cui la si applica, la [[Lingua (linguistica)|lingua]], l'[[etnia]], la [[cultura]], la [[religione]] e i costumi della "[[nazione]]", nel suo principale significato di coloro che sono "nati" all'interno della medesima cultura. Questo forma di nazionalismo nasce come reazione all'egemonia imperiale e dinastica, in cui la legittimità dello stato proveniva dall'alto del potere [[Monarchia|monarchico]], che ne giustificava la sua esistenza. Questa forma di potere proveniente dall'alto, poteva al limite derivare da [[Dio]] (si veda il [[diritto divino dei re]]).
Questo forma di potere proveniente dall'alto, poteva al limite derivare da [[Dio]] (si veda il [[diritto divino dei re]]).
 
Il nazionalismo romantico è stato uno dei concetti chiave del [[romanticismo]] e uno dei suoi lasciti più durevoli; le sue affermazioni culturali hanno avuto un ruolo centrale nell'arte e nelle filosofie post-illuministiche. Fin dalle sue fasi iniziali, in cui poneva attenzione allo sviluppo dei linguaggi nazionali, del [[folklore]] nazionale, dei valori spirituali, dei costumi e delle tradizioni locali, ai movimenti che avrebbero ridisegnato la mappa d'[[Europa]] e portato alle richieste di "[[autodeterminazione]]" della nazionalità, il nazionalismo fu uno dei temi chiave del [[Romanticismo]], che ne determinò il suo ruolo, espressioni e significati.