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{{nota disambigua|altri significati|Nona (disambigua)Nin}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = NonaNin
|Nome ufficiale = {{hr}} ''Nin''
|Panorama = Fußgängerzone Nin 2.JPG
|Didascalia =
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|Mappa = Nin map-Croatia.PNG
|Didascalia mappa = Localizzazione della città di NonaNin nella regione zaratina
}}
[[File:Nin - Church of St. Cross.jpg|thumb|La chiesa di Santa Croce di Nona, del IX secolo, è la cattedrale più piccola del mondo]]
'''Nin''', in [[lingua italiana|italiano]] '''''Nona'''''<ref>Dario Alberi, ''Dalmazia. Storia, arte, cultura'', Lint Editoriale, Trebaseleghe (PD) 2008, pp. 514-529.</ref><ref name=DeAgostini>Cfr. alle p. 180 e 185 in [[Istituto Geografico De Agostini]] ''Grande atlante d'Europa e d'Italia'', Novara, 1994.</ref><ref>Cfr. "Nona" in Andrea Marsanich, [http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2014/04/14/news/campane-rubate-sull-isola-di-nona-1.9045638 ''Campane rubate sull'isola di Nona''], in ''Il Piccolo'', 14 aprile 2014.</ref><ref name="austriaco">[http://www.das.hr/adm_doc/files/389/nin_VI.jpg ''Nona''] – catasto austriaco franceschino</ref> (in [[lingua croata|croato]]: '''''Nin'''''), è una [[città della Croazia]] di 4.603 abitanti, situata nella [[Regione zaratina]] 15 km a nord di [[Zara (Croazia)|Zara]].
 
NonaNin è una delle città più antiche della Croazia.
 
== Storia ==
La storia di NonaNin è antichissima: l'isolotto del centro storico era abitato probabilmente fin dall'epoca preistorica. Vari popoli si susseguirono nel controllo della città, tra cui i [[Liburni]]; l'influenza [[Greci|greca]] è invece attestata in periodo [[ellenismo|ellenistico]]. In seguito, quando i [[Civiltà romana|Romani]] conquistarono la [[Dalmazia]], la città divenne conosciuta col nome di ''Aenona'' e fu dotata di un [[Forum (luogo)|foro]], un [[anfiteatro]], un acquedotto e un [[tempio]] che all'epoca era il più grande in terra dalmata. Apprezzati dai romani erano i fanghi curativi che si trovavano nei pressi della città.
 
All'inizio del [[VII secolo]] la città fu presa dagli [[Slavi]] e dagli [[Avari]], che la distrussero completamente. Ricostruita dai Croati tra i secoli [[VIII secolo|VIII]] e [[IX secolo|IX]], NonaNin divenne un importante centro di irradiamento culturale e il luogo dell'incoronazione dei sovrani croati. Con l'istituzione della [[diocesi di Nona]] la città divenne anche la capitale ecclesiastica croata; a quell'epoca risalgono la figura storica del vescovo [[Gregorio di Nona]] (che introdusse il [[glagolitico]] come lingua liturgica) e la costruzione della [[Chiesa della Santa Croce (Nona)|chiesa della Santa Croce]], una piccolissima cattedrale a croce greca triabsidata che sull'[[architrave]] reca l'iscrizione del conte (''župan'') croato ''Godeslaus''.
 
NonaNin si diede nel [[1328]] alla [[Repubblica di Venezia]], alla quale appartenne - salvo un'interruzione nel periodo [[1358]]-[[1409]] - fino alla caduta della Repubblica di San Marco nel [[1797]]. Contrariamente alle altre città marittime, che prosperarono notevolmente nei commerci e nelle arti, sotto la Serenissima NonaNin andò incontro ad un'inarrestabile decadenza. Sfruttata economicamente dalla Repubblica, ma non dotata di adeguata protezione militare, la città divenne un facile obiettivo e fu distrutta dai veneziani nel [[1571]]. Il 28 aprile [[1646]] NonaNin fu nuovamente rasa al suolo dai veneziani, che lasciarono la città bruciata per salvare la città di [[Zara (Croazia)|Zara]] dai [[Impero Ottomano|Turchi]].
 
Nei secoli successivi NonaNin non riuscì più a riprendersi e rimase una sonnolenta cittadina di provincia fino alla rivalutazione in chiave turistica degli ultimi decenni.
 
== Località ==
Il comune di NonaNin è suddiviso in 6 frazioni (''naselja'')<ref>[http://narodne-novine.nn.hr/clanci/sluzbeni/dodatni/129134.htm Frazioni della Regione zaratina]</ref>, di seguito elencate. Tra parentesi il nome in lingua italiana, spesso desueto.
* Grbe (''Garbe'')
* Nin (''Nona''), sede comunale