Pretore (ordinamenti moderni): differenze tra le versioni
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In Italia il ''pretore'' era un [[giudice]] [[organo monocratico|monocratico]] cui era affidata la [[giurisdizione]] in [[diritto civile|materia civile]] e [[diritto penale|penale]], oltre a importanti compiti di [[natura]] [[amministrazione pubblica|amministrativa]] e [[Separazione_dei_poteri|volontaria giurisdizione]]; citiamo, a titolo d'esempio, i giudizi in tema di [[Diritto del lavoro|lavoro]] e [[previdenza]], di [[Opposizione (diritto)|opposizione]] avverso [[Sanzione|sanzioni]] amministrative, oppure i [[provvedimenti]] che il pretore doveva assumere in veste di [[giudice tutelare]], le inchieste in materia di infortuni sul lavoro, il controllo dei registri dello Stato civile, la presidenza della Commissione elettorale mandamentale, organo deputato al fondamentale controllo dei diritti elettorali dei cittadini, il controllo del funzionamento degli uffici del Giudice Conciliatore, la direzione delle carceri mandamentali, ove ancora esistenti, etc.
Organo monocratico in quanto la giurisdizione era esercitata da un [[magistrato]] unico e non da un [[organo collegiale|collegio]]. La pretura aveva sede nei [[Capoluogo|capoluoghi]] di [[provincia]], di [[Circoscrizione giudiziaria|circondario]] e di [[mandamento (diritto)|mandamento]].
La [[legge]] 1º febbraio [[1989]] n. 30 aveva abolito le Preture mandamentali istituendo la Pretura
Infine il [[decreto legislativo]] 19 febbraio [[1998]] n. 51 ha disposto la soppressione di tale organo sostituendolo con il giudice di [[Tribunale]] detto anche giudice unico di primo grado, a far data dal 2 giugno [[1999]] per tutti i [[processo (diritto)|processi]] civili e dal 2 gennaio [[2000]] per tutti i processi penali, il quale decide in composizione monocratica, escluse alcune ipotesi in cui è tassativamente prevista la composizione collegiale.
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