Luftwaffe (Wehrmacht): differenze tra le versioni

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Fino all'inizio della primavera del 1942 la Luftwaffe supportò con lanci di rifornimenti e paracadutisti le unità della Wehrmacht assediate dai soldati dell'Unione Sovietica, e non appena iniziò il disgelo ricominciarono le azioni di supporto al suolo, caccia libera e bombardamento. Questa volta il principale aereo schierato al fronte era il [[Focke-Wulf Fw 190]], che eccelleva sia nel ruolo di caccia che in quello di cacciabombardiere.
 
Con 1.500 aeroplani alle dipendenze della Luftflotte 4 nel settore [[Don (fiume russo)|Don]]-[[Caucaso]] e altri 600 inquadrati nel Luftgaukommando-Ost, la Luftwaffe tornò in massa a supportare l'[[operazione Blu]] e l'attacco a [[Battaglia di Sebastopoli|Sebastopoli]], dove in sole tre settimane fu sganciata una quantità di bombe superiore a quella lanciata in Gran Bretagna nel 1940,<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 88|Bishop2008}}.</ref> spezzando così l'ultima resistenza della città. In assenza di una valida opposizione di caccia, gli ''Stuka'' ritornarono alla loro funzione principale di eliminare il nemico per liberare la strada alla Wehrmacht. Dopo i successi di [[Rostov sul Don|Rostov]] e [[Voronež]], la Luftwaffe si impegnò nell'[[Battaglia di Stalingrado|attacco a Stalingrado]] con i Fliegerkorps I, IV e VIII conducendo massicci bombardamenti che rasero al suolo la città.
 
==== Controffensive Alleate ====
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[[File:Bundesarchiv Bild 101I-478-2162-32A, Italien, Soldaten an Vierlingsflak.jpg|thumb|A causa dell'inesperienza e della penuria di uomini e mezzi, i soldati tedeschi durante la [[campagna d'Italia (1943-1945)|campagna d'Italia]] dovettero affidarsi prevalentemente sulla [[contraerea]] per fronteggiare le aviazioni nemiche]]
 
Prima di far sbarcare le truppe in Sicilia, il generale statunitense [[George Smith Patton|Patton]] si accordò con l'[[United States Army Air Forces]] (USAAF – forze aeree dell'esercito USA) per farsi precedere da un devastante attacco contro le ormai esigue forze aeree dell'Asse, colpendo ripetutamente gli aerei a terra conquistando la totale supremazia del cielo. La Luftwaffe fu costretta a spostare la maggior parte dei suoi equipaggi lontano dal raggio d'azione dei bombardieri quadrimotore statunitensi e britannici, tanto che al momento dell'[[sbarco in Sicilia]] poteva schierare solo 25 dei suoi ultimi 625 aerei presenti nel Mediterraneo.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 71|Bishop2008}}.</ref> Mentre la [[Regia Aeronautica]] fece quel che poté, a terra l'esercito tedesco (compresa la [[1. Fallschirmjäger-Division|1ª divisione paracadutisti]]) evitò una completa catastrofe grazie anche all'abilità del generale [[Albert Kesselring]].
 
Il 23 agosto l'aeronautica tedesca bombardò [[Palermo]] dove il 3 settembre affondò anche due sommergibili, il 25 agosto insieme alla Regia Aeronautica colpì [[Siracusa]], il 28 seguente fu la volta di [[Augusta (Italia)|Augusta]], rivisitata il 3 settembre così come [[Catania]], colpita già il 29 agosto.<ref>{{Cita|Bonacina 1975|p. 263|Bonacina1975}}.</ref> Dopo la [[Armistizio di Cassibile|capitolazione]] dell'Italia resa nota l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]], la Wehrmacht invase rapidamente tutto il territorio italiano e si preparò a respingere in mare le truppe statunitensi sbarcate a [[Salerno]] in seguito all'[[sbarco a Salerno]]. La rinforzata Luftwaffe attaccò con i suoi cacciabombardieri e bombardieri medi le navi e le forze terrestri Alleate, anche con buoni risultati, ma la Wehrmacht non riuscì nel suo intento. D'ora in poi, la presenza di aerei tedeschi fu minima e non influì più in maniera significativa sulle sorti della campagna italiana. Il 23 ottobre venti Ju 88 bombardarono [[Napoli]] in rappresaglia alla [[Quattro giornate di Napoli|rivolta che aveva scacciato la Wehrmacht dalla città]].<ref>{{Cita|Bonacina 1975|p. 287|Bonacina1975}}.</ref>
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[[File:Bundesarchiv Bild 101I-166-0508-31, Kreta, Vormarsch deutscher Fallschirmjäger.jpg|thumb|Un gruppo di [[Fallschirmjäger]] in azione a Creta]]
 
A capo dell'operazione era il [[Gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)|Generaloberst]] [[Alexander Löhr]] con la Luftflotte 4, che propose di lanciare la 7ª divisione dell'aria a ovest per poi proseguire verso est. Kurt Student, capo dell'XI Fliegerkorps, era invece dell'idea di aviolanciare gli uomini in tre punti a ovest e al centro dell'isola. Si giunse così al compromesso di lanciare i paracadutisti prima su Maleme/[[La Canea]] la mattina del 20 maggio 1941, e poi altri a [[RethymnoRetimo]] e [[Candia]]. All'XI Fliegerkorps composto dalla 7. Flieger-Division fu affidato il compito di trasportare circa 8.000 paracadutisti avvalendosi di 500 Junkers Ju 52 e 72 alianti [[DFS 230]], il tutto con il supporto aereo dell'VIII Fliegerkorps composto da 180 caccia, 200 Ju 87 e 200 bombardieri a medio raggio.<ref>{{Cita|Bishop 2008|p. 47|Bishop2008}}.</ref>
 
I piloti tedeschi si misero subito in volo iniziando a colpire ogni cosa sulle coste e all'interno per agevolare l'imminente sbarco di uomini. Il 22 maggio furono affondati gli incrociatori britannici {{nave|HMS|Gloucester|62|2}} e {{nave|HMS|Fiji|58|2}}, il 23 i [[cacciatorpediniere]] {{nave|HMS|Kelly|F01|2}} e {{nave|HMS|Kashmir|F12|2}}.<ref>{{Cita|Silvestri 2002|pp. 1360-1361|Silvestri2002}}.</ref> Ciò nonostante molti alianti e aerei da trasporto vennero abbattuti in volo, e le truppe [[Nuova Zelanda|neozelandesi]] a terra falciarono numerosi parà prima ancora che toccassero terra. I tedeschi riuscirono comunque a conquistare parte degli obiettivi previsti, e, grazie anche a rinforzi arrivati due giorni dopo, la conquista dell'isola fu completa.