Brenno Useria: differenze tra le versioni

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'''Brenno Useria''' (spesso abbreviata in '''Brenno''', nome ufficiale fino al [[1863]], ''Brènn'' in [[dialetto varesotto]]) è una [[Frazione geografica|frazione]] del [[Comune (Italia)|comune]] di [[Arcisate]], in [[provincia di Varese]],. finoPrima aldel gennaio [[1929]] era però un comune autonomo della provincia di Varese, e prima del [[1927]] della [[provincia di Como]].
 
Useria è anche il nome di una collina all'interno del territorio della frazione, sulla quale sorge il “Santuario dell'Useria”, dedicato alla [[Maria (madre di Gesù)|madonna]], una delle tre chiese consacrate di Brenno. Il santuario fu riedificato nel secolo XVII su un precedente edificio.
 
Il paese conquistò una certa fama nei primi anni del Novecento quando da una cava (ormai esaurita) veniva estratta la cosiddetta “pietra"pietra bianca di Brenno”Brenno", una pietra piuttosto morbida di colore bianco con pochissime impurità o irregolarità, caratteristiche che la resero ideale per la scultura, tanto che veniva paragonata al [[marmo di Carrara]]. Gli scalpellini di Brenno si ritagliarono un piccolo angolo di celebrità nella storia e molti emigrarono negli [[USA]]. Ora in memoria di quell'epoca rimangono nel paese esempi come targhe commemorative, il monumento ai caduti e le statue nella [[Chiesa (architettura)|chiesa]].
[[File:Brenno Useria 02.JPG|thumb|left|Cappelletta dedicata alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]]]
 
== Storia ==
Brenno ha origini molto antiche ed è citato come un villaggio popolato da 99 persone nel [[1571]]. Registrato agli atti del [[1751]] come un borgo di 191 abitanti, nel [[1786]] Brenno entrò per un quinquennio a far parte delladell'effimera [[Provincia di Varese]],<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11002077/?view=toponimi&hid= Comune di Brenno, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel [[1791]], nel [[1798]] e nel [[1799]]. Alla proclamazione del [[Regno d'Italia]] nel [[1805]] risultava avere 313 abitanti.<ref>[http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11000118/?view=toponimi&hid= Comune di Brenno, 1798 - 1809 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Dopo una triennale annessione ad [[Induno Olona|Induno]], nel [[1812]] si registrò la prima esperienza di unione con [[Arcisate]] a seguito di un regio decreto di [[Napoleone]], ma l'autonomia di Brenno fu poi ripristinata a seguito del ritorno degli [[Impero austriaco|austriaci]]. L'abitato crebbe poi discretamente, tanto che nel [[1853]] risultò essere popolato da 563 anime, salite a 666 nel [[1871]]. Dopo una leggera crescita demografica nella seconda metà del [[XIX secolo]], la situazione si stabilizzò fino ai 751 residenti del [[1921]]. Fu quindi il [[fascismo]] a riproporre nel [[1928]] l'antico modello napoleonico, stabilendo la definitiva annessione ad [[Arcisate]].
 
== Il colera agli inizi dell'Ottocento ==
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In via G.B.Grassi è presente una piccola cappella consacrata alla Madonna, eretta nel [[1837]] anch'essa come voto per le vittime del colera. All'interno della cappella è inciso:
 
<small>"NELLE INDIE ORIENTALI INSORSE<br />
IL MISTERIOSO E MICIDIALE FLAGELLO CHOLERA MORBUS<br />
DOPO IL SERPEGGIO DI XIX ANNI PEL GLOBO TERRAQUEO<br />
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DA COMUNE DEVOZIONE QUESTO A DIO E ALLA B. V. ADDOLORATA ERESSERO<br />
L'ANNO DI CRISTO MDCCCXXXVII<br />
SOPRA ANTICA ED ABBANDONATA CAPPELLETTA".</small>
 
==Galleria d'immagini==