Lauda (musica): differenze tra le versioni

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Le prime laude furono probabilmente influenzate dalla musica dei [[trovatore|trovatori]] così che è possibile notare similitudini nel [[ritmo]], nella linea [[melodia|melodica]] e nella [[notazione musicale|notazione]]. Molti trovatori lasciarono la loro terra d'origine al seguito della [[Crociata albigese|crociata contro gli albigesi]] nei primi anni del [[XIII secolo]] e si stabilirono nel [[nord Italia]] dove il loro stile contribuì allo sviluppo dello stile profano italiano.
 
Una lauda di forma [[monodia|monofonica]] si diffuse in tutta [[Europa]], nel corso del [[XIII secolo]] e del seguente, ed era conosciuta come la musica dei ''[[flagellanti]]''; questa forma musicale fu conosciuta anche come ''Geisslerlieder'' ed assunse la parlata [[dialetto|dialettale]] del luogo in cui veniva importata. Tra i maggiori autori italiani medievali di laude, si ricordano [[Francesco d'Assisi]] per il ''[[Cantico delle creature]]'', [[Iacopone da Todi]] e il suo [[epigono]] [[Bianco da Siena]]. Oltre che in [[Francia]] e in [[Italia]] essa si sviluppò in [[Germania]], [[Polonia]], [[Inghilterra]] e [[Scandinavia]].
 
Dopo il [[1480]] il canto delle laude divenne particolarmente popolare a [[Firenze]] finché il monaco [[Girolamo Savonarola]] non proibì la contaminazione, con ogni altro stile, della [[musica sacra]] popolare.
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La lauda persero d'importanza con l'affermarsi dell'[[oratorio (musica)|oratorio]].
 
Dalla lauda lirica, nata nell'ambito dei movimenti spirituali e pauperistici, ebbe origine la ''lauda drammatica'', nella quale l'autore dava voce direttamente ai suoi personaggi. I soggetti più ricorrenti erano la passione di Cristo e la sofferenza della Vergine e dei santi. La lauda drammatica metteva in risalto, più che gli aspetti teologici, l'umanità dei personaggi al fine di commuovere i fedeli ed accenderne la devozione.
 
 
 
==Curiosità==