Carlo Dionisotti: differenze tra le versioni

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Nel [[1948]] Dionisotti lasciò l'Italia per diventare [[lettorato (università)|lettore]] di italiano all'[[università di Oxford]]. Nel [[1950]] andò a insegnare [[Letteratura italiana]] al ''Bedford College'' di [[Londra]], città dove si svolse la maggior parte della sua carriera universitaria. Ha scritto su diverse riviste, ma il suo profilo di studioso resta particolarmente legato a due, il già menzionato "[[Giornale storico della letteratura italiana]]", del quale fu redattore su sollecitazione dei suoi maestri, Cian, Ferdinando Neri e Santorre Debenedetti, e "Italia medioevale e umanistica", di cui è stato fondatore e condirettore con [[Giuseppe Billanovich|Billanovich]], [[Augusto Campana|Campana]] e [[Paolo Sambin|Sambin]]; ciò non toglie che la sua attività di studioso annoveri contributi anche su altre riviste, tra le quali andranno ricordate gli "Studi di filologia italiana" e "[[Lettere italiane]]", solo per fare qualche nome.
 
In ambito specificamente filologico spiccano soprattutto le cure dedicate alle opere di Pietro Bembo. Fu comunque conoscitore profondo della letteratura italiana del Quattrocento e del Cinquecento. Su questo argomento sono di assoluta importanza gli studi raccolti in ''Geografia e storia della letteratura italiana'', che costituisce una vera e propria svolta negli studi di storia della letteratura italiana, paragonabile solo alla contemporanea attività, di diversa forma ma di pari, suprema levatura, di [[Gianfranco Contini]], e i saggi su [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]]. Nel 1973 con [[Maria Adriana Prolo]] e, Fernanda Renolfi e Giuseppe Tinelli fonda il [[Museo storico etnografico della Bassa Valsesia]], che dedica oggi a lui una sezione. Dionisotti è morto nel [[1998]] a Londra e riposa a [[Romagnano Sesia]].
 
== Opera ==