Diocesi suffraganea: differenze tra le versioni

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L'[[etimologia]] del termine è incerta: secondo alcuni esso deriva dal fatto che, nel concilio provinciale presieduto dal metropolita, spettava ai vescovi lo ''[[ius suffragii]]'', mentre secondo un'altra interpretazione il ''[[suffragium]]'' era invece la partecipazione comune alle preghiere.
 
Anticamente, taleil legame sede metropolitana e diocesi suffraganee comportava anche degli obblighi di carattere canonico; ora, dopo il [[Concilio Vaticano II]], il rapporto tra diocesi suffraganee e metropolitane è principalmente formale, testimone, tutt'al più, del legame storico che ha legato tra loro le varie sedi episcopali.
Il vescovo di una sede vescovile suffraganea inizialmente non aveva territorio di diocesi al di là dei confini cittadini e dipendeva dall'arcivescovo metropolita.
 
Anticamente, tale legame comportava anche degli obblighi di carattere canonico; ora, dopo il [[Concilio Vaticano II]], il rapporto tra diocesi suffraganee e metropolitane è principalmente formale, testimone, tutt'al più, del legame storico che ha legato tra loro le varie sedi episcopali.
 
Il [[Codice di diritto canonico]] assegna tuttavia al metropolita alcune limitate funzioni:<ref>[[Codice di diritto canonico]], canone 436, par. 1.</ref>