Figueres: differenze tra le versioni

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Intorno al 600 a. C. al colle della Muntanyeta (dove ora sorge il castello di Sant Ferran) si sarebbe trovato un primo insediamento iberico della tribu degli Indiketes. All'epoca una buona parte della pianura dell'Alt Empordà era inondata dalle paludi e da grandi estensioni di giunco. Gli abitanti della comarca vivevano in piccoli poggi o nelle zone più elevate libere, dalle acque stagnanti. A questo periodo, anteriore alla presenza romana, risale il vaso dell'Aigüeta (terracotta, secolo V a. C., attualmente al Museo Archeologico di Barcelona) ritrovato alla fine del XIX secolo.
 
I Romani, sbarcati al porto greco di Empòrion nel 218 a. C., dettero vita attorno al 195  – 194 a. C. a un piccolo nucleo di abitanti nella zona bassa dell'attuale territorio comunale (la zona del Carrer Tapis e l'Aigüeta) che, dato che su quel terreno si estendevano i giunchi, chiamarono Joncària. Questa piccola comunità divenne sempre più importante dato che si convertí in una delle stazioni della Via Domizia prima, e della Via Augusta più tardi (nella zona dell'Aigüeta sono stati trovati resti di una casa romana). La stazione si trovava a una giornata di cammino dal Perthus (XVI miglia) e a un'altra giornata da Girona (XVIII miglia). Al nucleo di Joncària risalirebbe la stele funebre che si trova al Museu de l'Empordà di Figueres. Probabilmente i Romani obbligarono gli Indiketes, installati al poggio della Muntanyeta, a scendere in pianura nella zona della via e della mansione romana, formando in un primo momento due villaggi (uno iberico e uno romano) e più tardi un solo stanziamento, sempre più romanizzato.
 
A partire dal 258, nel caos amministrativo che interessava i territori dell'Impero romano, inizia la invasione del popolo germanico dei Franchi che distrussero e saccheggiarono per dodici anni: in questo periodo i franchi avrebbero posto fine al nucleo di Joncària riducendolo a un cumulo di macerie e ceneri (che sarebbero all'origine del nome Cendrassos, assegnato ai resti dell'insediamento romano). In seguito a questi fatti il toponimo Joncària scompare .
 
Passato il pericolo, la popolazione ispano-romana ricostruì un nucleo abitato nella stessa zona, accanto alla Via Augusta: le case vennero alzate con pareti in fango e muri perimetrali detti tàpies, che probabilmente fecero sì che il villaggio ricevesse il nome di Tapioles.
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Nell'802 troviamo per la prima volta il nome di “vila Ficerias” in una iscrizione, mentre nel 962 compare il nome di “Figarie” in un altro documento. Secondo l'opinione prevalente la parola di origine latina “Ficarias” si tradurrebbe in Figueres (e indicherebbe l'albero del fico). Nel 1020 già troviamo documentata la chiesa parrocchiale di Sant Pere di Figueres (“Sancti Petri de Figarias”). Fino alla seconda metà del secolo XIII Figueres era un villaggio di una ventina di case (tra gli 80 e i 100 abitanti) cresciuto intorno alla chiesa parrocchiale, su un piccolo poggio a soli 39 metri di alteza (nella zona dell'attuale plaça de l'Església). Fino al 1111 il villaggio appartenne al comtat di Besalú (costituendone una delle parti più orientali) quando passò, come tutto il resto del comtat, sotto il potere del conte di Barcelona.
 
Nel 1267 il re Jaume I il conquistatore prese un'importante decisione per Figueres convertendola in borgo reale e assegnandole un privilegio, detto “carta pobla”, che garantiva tutta una serie di vantaggi agli abitanti, i quali non soffrivano alcuni gravami feudali chiamati “mals usos”, erano più liberi degli abitanti dei sobborghi, godevano di un giorno di mercato settimanale e di una fiera annuale della durata di otto giorni. Il re Jaume I convertì questo piccolo paese, che si trovava sul percorso tra Girona e Perpinyà e confinava con il Comtat d'Empuries, nella base principale del potere reale nella regione, in modo da frenare il bellicoso e ribelle conte d'Empuries così come qualsiasi tentativo di invasione francese dell'Empordà. Le mura che cingevano il paese disegnavano un ridotto rettangolo formato dagli attuali carrer de Besalú, Pujada del Castell, Canigó e de la Jonquera, lasciando fuori dal perimetro buona parte dell'attuale plaça de l'Ajuntament. Il recinto murale racchiudeva una superficie di 15.000 metri quadri m². Delle antiche mura si conserva in piedi l'antica Torre Gorgot, convertita oggi nella Torre Galatea del Teatre - Museu Dalí. Per ottenere la crescita della ridotta popolazione figuerenca, il giovane Pere (il futuro re Pere II il grande) il 12 marzo del 1269 promosse la creazione di una strada ebraica nella nuova città, esentando per cinque anni dai tributi tutti gli ebrei che si fossero stabiliti a Figueres. Il quartiere ebraico è esistito per più di 200 anni, si trovava attorno all'attuale carrer Magre e vantava una sinagoga, alcune macellerie e diversi forni propri.
 
Il conte Hug V d'Empuries cercò di schiacciare il nuovo borgo e il 16 ottobre 1274 pose sotto assedio Figueres, che disponeva di deboli fortificazioni e di pochi difensori. Tre giorni dopo, il conte e il suo esercito riuscirono a entrare nel piccolo centro, saccheggiandone le case, uccidendo molti abitanti e portandosi i portali delle mura a Castelló d'Empuries (capitale del proprio comtat) come trofeo di guerra. Ma il giovane Pere accorse a Figueres con 180 cavalieri (e i rispettivi vassalli) colpendo le truppe di Hug V finché, dopo una feroce battaglia, il futuro Pere il grande sconfisse il conte empordanese ribelle. Più tardi l'erede della Corona d'Aragó tornò a Figueres dove cominciò l'opera di ricostruzione delle mura e delle case distrutte.
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Nel corso della crociata diretta dai francesi contro il re Pere II il grande, Figueres venne occupata per tre mesi (1285) dalle truppe del re di Francia Filippo III l'ardito.
 
Nel 1361 il re Pere III il cerimonioso decise di ampliare il recinto murale verso sud e verso est formando quello che si conosce come borgo vecchio. Quest'area, dalla superficie di 50.000 metri quadri m², era delimitata dagli attuali carrer de la Pujada del Castell, Canigó, de la Muralla, Ample, Monturiol e la Rambla (che era una piccola valle in mezzo alla quale scorreva il canale Galligans). Il centro del borgo si trovava nell'attuale plaça de l'Ajuntament, dove si incrociavano perpendicolarmente le due principali arterie viarie: la strada reale tra Girona e Perpinyà (gli attuali carrer de Girona e de la Jonquera) e i sentieri che portavano a Besalú (alla Garrotxa e al Ripollès) e a Vilabertran e Peralada (gli odierni carrer de Besalú e de Peralada).
 
Malgrado la grande epidemia di peste nera del 1348, che colpì pesantemente la borgata, nel corso del XIV secolo Figueres aumentò la propria popolazione arrivando a contare 105 case (all'incirca 500 abitanti). Nel 1313 venne fondato l'ospedale dei malati, dei mendicanti e dei poveri (la prima istituzione sanitaria del borgo) grazie a una donazione della coppia formata da Bernat Jaume e la moglie Garsendis, che fecero voto di lavorare nel ricovero fino alla morte. L'ospizio cambiò la propria ubicazione nel 1616, quando venne trasferito dal carrer de la Jonquera alla zona fuori le mura dell'odierno carrer Nou (successivamente, dopo la guerra civile, l'ospedale venne trasferito a nord del Parc Bosc, alla periferia della città).