Dmitrij Medvedev: differenze tra le versioni

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L'8 maggio 2009, propose alla legislatura un vero e proprio decreto ed il 2 giugno controfirmò la legge, compreso l'emendamento che prevedeva che i membri della Corte Costituzionale russa fossero proposti al parlamento dal presidente anziché eletti tra i giudici come si era fatto fino a quel punto.<ref>{{cite web|url=http://itar-tass.com/eng/level2.html?NewsID=14005381&PageNum=99 |title=Itar-Tass |publisher=Itar-Tass |accessdate=28 September 2010 }}{{dead link|date=May 2016|bot=medic}}{{cbignore|bot=medic}}</ref>
[[File:Dmitry Medvedev in Syria 10 May 2010-5.jpeg|thumb|right|Medvedev incontra il presidente siriano [[Bashar al-Assad]] durante una visita ufficiale in Siria, 2010]]
 
Nel maggio del 2009, Medvedev ormai deciso a difendersi dagli attacchi provenienti soprattutto dal mondo della politica ai suoi tentativi di riforma stabilì una commissione presidenziale con lo scopo di contrattaccare gli errori e le falsificazioni storiche diffuse contro di lui e contro il suo governo.<ref>Andrew Osborn. [http://online.wsj.com/article/SB124277297306236553.html Medvedev Creates History Commission], ''[[Wall Street Journal]]'', 21 May 2009.</ref> Nell'agosto di quello stesso anno, si rifiutò di equalizzare le vittime dello stalinismo e del nazismo. Difendendo lo stalinismo, Medvedev negò il coinvolgimento dell'[[Unione Sovietica]] nella permissione dell'invasione della Polonia del 1939 che avviò la [[Seconda Guerra mondiale]], fatti che sia l'Unione Europea che l'OSCE si rifiutarono di riconoscere come veritieri. Secondo le dichiarazioni di Dmitrij Medvedev, fu [[Joseph Stalin]] che ''de facto'' "salvò l'Europa all'ultimo".<ref>[https://www.theguardian.com/world/2009/aug/30/war-stalin-russia-medvedev The war? Nothing to do with Stalin, says Russia's president, Dmitry Medvedev] (30 agosto 2009)</ref>