Battaglia di Grandson: differenze tra le versioni

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{{Campagnabox guerre borgognone}}
La '''Battaglia di Grandson''' si svolse il [[2 marzo]] [[1476]]. Fu un fatto d’armed'arme nell’ambitonell'ambito delle guerre borgognone e si dimostrò la maggior sconfitta per il duca [[Carlo I di Borgogna]]
 
== L’assedioL'assedio di Grandson ==
[[Immagine:Lac Neuchâtel.jpg|300 px|left|thumb|Immagine del Lago di Neuchâtel da [[Yverdon-les-Bains]]. Il villaggio di Grandson è visibile sull'altra sponda del lago]]
Carlo il Temerario tentò di invadere la [[Confederazione Svizzera]] da ovest, con l’ausiliol'ausilio di un congruo esercito di mercenari, il quale, nel tardo febbraio del [[1476]], pose l’assediol'assedio alla fortezza di Grandson, eretta sul [[Lago di Neuchâtel]]. Carlo porto con sé molti cannoni pesanti, causando spavento nella guarnigione nemica, specie dopo aver dimostrato l’efficacial'efficacia del bombardamento; gli assediati avevano compreso di avere la sorte segnata allorquando sulla fortezza si sarebbe scatenata l’artiglierial'artiglieria borgognona. Gli svizzeri, su pressione del [[Canton Berna]], organizzarono un esercito onde venire in aiuto della guarnigione. Una barca si accostò alla fortezza con la notizia dei soccorsi, ma non abbastanza, a causa del timore di essere cannoneggiata dall’artiglieriadall'artiglieria borgognona. Gli uomini dell’imbarcazionedell'imbarcazione gesticolarono verso gli assediati, cercando di comunicare che gli aiuti erano in marcia, ma furono male interpretati e la guarnigione decise di arrendersi.
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== Esecuzione della guarnigione di Grandson ==
 
[[Immagine:Castle grandson.jpg|200 px|right|thumb|Il castello di Grandson in Svizzera]]
Le fonti svizzere furono concordi nell’asserirenell'asserire che gli uomini si consegnarono solo previa garanzia da parte di Carlo I di essere risparmiati. Lo storico Panigarola, che era con Carlo I, sostenne che la guarnigione si affidò alla misericordia del duca e che fu sua discrezione decidere della loro sorte. Egli deliberò di assassinarli e li fece impiccare tutti: ben 412 uomini. In un episodio che Panigarola descrisse come "scioccante ed orribile", tutte le vittime furono condotte oltre la tenda di Carlo ed impiccate agli alberi, in un’esecuzioneun'esecuzione che durò quattro ore ([[28 febbraio]] [[1476]]).
 
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== La battaglia di Grandson ==
Gli svizzeri non ebbero notizia del destino della guarnigione ed organizzarono le loro forze nella speranza di rompere l’assediol'assedio. Tale esercito contava poco più di 20.000 uomini e probabilmente superava di poco quello borgognone. Il [[2 marzo]] [[1476]] l’esercitol'esercito svizzero si avvicinò alle forze di Carlo presso la città di Grandson. Gli svizzeri avanzarono su tre gruppi e la loro avanguardia incontrò i borgognoni. Scarse ricognizioni lasciarono Carlo disinformato circa l’entitàl'entità e lo schieramento degli svizzeri, così il duca credette che la sola avanguardia fosse il nemico al completo. Quest’ultima, includeva principalmente uomini provenienti da [[Svitto]], [[Berna]] e [[Soletta]]. Gli stessi, realizzando che presto sarebbero scesi in battaglia, si inginocchiarono a pregare. Dopo aver recitato tre [[Padre Nostro]] e tre [[Ave Maria]], alcuni borgognoni in armi, da quel che si dice, fraintesero tale condotta, interpretandola come un segno di sottomissione. Nella frenesia, si precipitarono avanti gridando "Non riceverete pietà, dovrete morire tutti". Subito i cavalieri borgognoni circondarono l’avanguardial'avanguardia svizzera, ma Carlo fece un errore grave. Dopo una breve schermaglia, egli ordinò alla cavalleria di ritirarsi, cosicché l’artiglierial'artiglieria potesse assottigliare le forze nemiche prima che gli attacchi fossero rinnovati. A questo punto, il grosso dell’esercitodell'esercito svizzero emerse dalla foresta che ne aveva occultato l’avvicinamentol'avvicinamento. L’esercitoL'esercito borgognone, già in ripiegamento, si disorientò immediatamente quando la seconda aliquota dei soldati nemici comparve. La ritirata divenne in un battibaleno una rotta quando l’esercitol'esercito borgognone ruppe i ranghi e fuggì. Per un po’ Carlo cavalcò tra i soldati intimandogli di fermarsi, ma lo sbandamento era inarrestabile ed anche lui fu costretto a fuggire. Entrambi i contendenti ebbero pochi feriti. Con poche perdite gli svizzeri riuscirono ad umiliare uno dei più grandi duchi d’d'[[Europa]], a sconfiggere uno dei più temibili eserciti e catturare un imponente tesoro. Il bottino che Carlo portava con sé era sostanzioso ed un buon numero di gioielli finirono nelle mani degli svizzeri, i quali all’inizioall'inizio ne disconoscevano il valore.
 
== Conseguenze ==