Storia del Portogallo: differenze tra le versioni

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{{Storia Portogallo}}
La '''storia del Portogallo''', come nazione europea e atlantica, trae le sue origini nell'[[alto medioevoMedioevo]]. Tra il [[secolo XV secolo|Quattrocento]] e il [[secolo XVI secolo|Cinquecento]] il Portogallo diventò una potenza mondiale, poiché riuscì a formare un vasto impero marittimo che andava dal [[Sudamerica]], all'[[Africa]] all'[[Australasia]]. Nei due secoli successivi il Portogallo perse la maggior parte della sua ricchezza e delle sue colonie in favore degli olandesi, degli americani e dei francesi. I primi segni della decadenza portoghese si videro con l'incorporazione del Portogallo nell'[[Unione Ibericaiberica]] alla fine del [[XVI secolo]]. Nel [[1755]] la capitale Lisbona subì un grave evento calamitoso. Agli inizi dell'[[secolo XIX secolo|Ottocento]] il Portogallo fu invaso dalle truppe napoleoniche.
 
Nel [[1822]] il [[Brasile]] ottenne l'indipendenza. Tra l'[[Ottocento]] e il [[XX secolo XX|Novecento]] più di due milioni di portoghesi emigrarono all'estero; le destinazioni preferite furono il Brasile e il [[Nordamerica]]. Nel [[1910]] ci fu una rivoluzione che depose il monarca ed instaurò una repubblica. Tuttavia il nuovo regime repubblicano fu molto instabile, così si arrivò a un colpo di Stato militare nel [[1926]], che insediò al potere [[AntonioAntónio de Oliveira Salazar]]. La dittatura rimase al potere fino al [[1974]] quando venne rovesciata da un nuovo colpo di Stato dei militari, ad orientamento socialdemocratico. Il nuovo governo promosse riforme democratiche e concesse l'indipendenza alle colonie africane. Il Portogallo è membro fondatore della [[NATO]], dell'[[OECD]] e dell'[[Associazione europea di libero scambio|EFTA]]. Nel [[1986]] entrò a far parte della [[CEEComunità europea]].
 
== Cronologia ==
* [[I millennio a.C.]]: i [[lusitani]], popolazione di origine iberica, conquistano e popolano la regione corrispondente all'odierno Portogallo.
* [[I secolo]]: nonostante la forte resistenza incontrata, i [[Civiltà romana|romani]] riescono a conquistare il Paese.
* [[409]]: nella [[penisola iberica]] arrivano alcuni popoli di origine germanica ([[vandali]] e [[Suebi|Svevi]]) ma anche non germanica ([[Alani]]), che, nel [[411]] vengono [[Socii e Foederatifoederati|foederati]] dai Romani, e gli vengono assegnati, oltre che la (provincia) [[Betica]], anche la [[Lusitania]] e la [[Galizia (provincia romana)|Gallaecia]] (una loro parte costituisce l'odierno Portogallo).
* Tra il [[412]] ed il [[416]]: arrivarono anche i [[Visigoti]], [[foederati]] dei Romani e assegnati nella Gallia e nella parte orientale della Tarraconense. i Visigoti, negli anni successivi, per conto dell'[[imperoImpero Romanoromano]], annientano gli Alani ed in parte i Vandali, che vengono spinti nella Betica.
* Nel [[429]]: dopo la partenza dei Vandali per il [[Nordafrica]], gli Svevi ampliano il loro regno, che ormai comprende sia la Lusitania che parte della Gallaecia e che verso il [[550]], nel momento di massima espansione, oltre all'attuale Portogallo (escluso l'Algarve), comprende anche le province spagnole della [[Galizia (Spagna)|Galizia]], parte del [[Provincia di León|León]] e delle [[Asturie]] e dell'[[Estremadura]].
* Verso il [[465]]: gli Svevi, che per la maggior parte sono [[Paganesimo|pagani]] abbracciano l'[[arianesimo]].
* Alla metà del VI secolo: durante il regno di [[Carriarico]] e, durante il regno del successore, [[Teodemaro]], anche per l'influenza di san [[Martino di BragaBracara|Martino]], vescovo di [[Braga]], dal [[561]], il popolo [[suebi|svevo]] si converte al [[cattolicesimo]].
* Nel [[585]]: [[Andeca]], l'ultimo re degli Svevi, viene sconfitto e rinchiuso in un monastero, il regno svevo diventa una provincia del re dei Visigoti, [[Leovigildo]].
* Nel [[589]]: il popolo visigoto (in massima parte [[arianesimo|ariano]]), seguendo come di consueto la decisione del re, in questo caso [[Recaredo I|Recaredo]], si converte al cristianesimo.
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* Nel [[926]]: mentre [[Sancho Ordóñez]] governa il nord della Galizia sino al fiume [[Miño (fiume)|Minho]], attribuedosi il titolo di re di Galizia, [[Ramiro II di León|Ramiro]], il futuro re del León, Ramiro II, governa, sino al [[931]], il sud della Galizia, dal fiume Minho al confine con [[al-Andalus]], come re del Portogallo.
* Tra il [[975]] e l'anno [[1000]]: [[Almanzor]] fu [[hajib]] del [[califfo]] di [[Cordova]], la [[Reconquista]] arretra in tutti gli stati cristiani e per ciò che concerne il Portogallo il confine arretra al fiume [[Duero]] (le città di [[Coimbra]] e [[Viseu (Portogallo)|Viseu]] sono perse).
* Nella seconda metà del secolo XI: viene ricostituita la contea di Coimbra, dopo che il re di Castiglia e León, [[Ferdinando I di CastigliaLeón|Ferdinando I]], nel [[1064]], l'ha rioccupata riportando il confine, con [[al-Andalus]], sino al fiume [[Mondego]]; la contea di Coimbra poco dopo viene integrata nel [[contado Portucalense]].
* Nel [[1071]]: l'ultimo conte del Portogallo della casa di Vímara Peres, [[Nuno Mendes]], è sconfitto e ucciso dal re di Galizia, [[GarciaGarcía I di Galizia]], che lo occupa, ma l'anno dopo il Portogallo è annesso al [[regno di León]], da [[Alfonso VI di CastigliaLeón|Alfonso VI]].
* Nel [[1093]]: Alfonso VI concede la contea del [[Portogallo]] a [[Enrico di Borgogna]], promesso sposo di [[Teresa di CastigliaLeón|Teresa]], figlia naturale di Alfonso VI.
* Dopo la morte di Enrico di Borgogna ([[1112]]) diviene contessa la moglie, [[Teresa di León]], che, nel [[1126]], tenta inutilmente di rendersi indipendente dal regno di León.
* Nel [[1128]]: il figlio di Teresa, [[Alfonso I del Portogallo|Alfonso Henriquez]], dopo aver sconfitto la madre a San Mamede, vicino a [[Guimarães]], si impossessa della contea del Portogallo e non si riconosce vassallo del re di León [[Alfonso VII di CastigliaLeón|Alfonso VII]].
* Nel [[1137]]: Alfonso Henriquez è costretto, con la pace di [[Tui (Spagna)|Tui]], a fare atto di sottomissione al cugino il re di León e Castiglia, Alfonso VII.
* [[1143]]: a [[Zamora (Spagna)|Zamora]], è sancita la pace; di fronte al legato del [[papa Innocenzo II]], in cambio della signoria di [[Astorga (Spagna)|Astorga]], Alfonso VII riconosce al cugino, Alfonso Henriquez, il titolo di re del Portogallo ([[Alfonso I del Portogallo]]), che già dal [[1139]], dopo una vittoria sui Mori, ad [[Ourique]], inizia a considerarsi re del Portogallo, mentre Alfonso VII, dal [[1140]] (tregua di ''[[Arcos de Valdevez|Valdevez]]''), dopo la sconfitta in battaglia, non annovera più il Portogallo tra i suoi possedimenti.
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* [[1415]]: Giovanni I di [[Aviz]] conquista ed occupa permanente [[Ceuta]].
* [[1418]]: inizia l'opera del figlio di Giovanni I di Aviz, [[Enrico il Navigatore]], che in oltre quarant'anni, porterà le navi portoghesi a scoprire buona parte della costa atlantica dell'[[Africa]] e molte isole e arcipelaghi dell'[[oceano Atlantico]], a nord dell'equatore.
* [[1437]]: [[Edoardo del Portogallo]] attacca [[Tangeri]], ma è un insuccesso, il fratello più giovane di Duarte, [[Ferdinando d'Aviz (1402–14431402-1443)|Ferdinando d'Aviz]], è catturato e muore in prigionia a Fes.
* [[1438]]-[[1448]]: reggenza per conto di [[Alfonso V del Portogallo|Alfonso l'Africano]], prima della madre, [[Eleonora di Trastámara (1402-1445)|Eleonora]] e poi dello zio, [[Pietro d'Aviz]], duca di Coimbra.
* [[1446]]: Alfonso V l'Africano emana le ''Ordinaçoes Alfonsinas'', con cui riformula in lingua portoghese il diritto giustinianeo e canonico, che sarà ulteriormente rinforzato dalle ''Ordinaçoes Manuelinas'' ([[1521]]) di [[Manuele I del Portogallo]] e dalle ''Ordinaçoes Filipinas'' ([[1603]]) di [[Filippo II di Spagna|Filippo I del Portogallo]].
* [[1461]]: Alfonso V continua le esplorazioni della costa africana anche dopo la morte dello zio Enrico il Navigatore (1460) e, verso il [[1470]], viene attraversato l'[[equatore]].
* [[1471]]: Alfonso V l'Africano conquista definitivamente [[Tangeri]].
* [[1488]]: [[BartolomeuBartolomeo DiasDiaz]], doppia il [[Capo di Buona Speranza]], ed è il primo europeo a navigare l'[[Oceano Indiano]], provenendo da sud.
* [[1494]]: [[Giovanni II del Portogallo]] e [[Ferdinando II di d'Aragona]], raggiungono un accordo, e con il [[Trattato di Tordesillas]], dividono il mondo al di fuori dell'Europa in un duopolio esclusivo tra la Spagna ed il Portogallo.
* [[1498]]: [[Vasco da Gama]] realizzando il viaggio, progettato da Giovanni II, arriva in [[India]].
* [[1500]]: [[Pedro Álvares Cabral]] scopre il [[Brasile]] per conto di [[Manuele I del Portogallo]], che continua la penetrazione in [[Marocco]].
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* [[1580]]: muore anche l'ultimo re della casa di [[Aviz]], [[Enrico I del Portogallo]].
* [[1581]]: [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] d'Asburgo-Spagna invade il Portogallo e ne assume la corona, col titolo di Filippo I del Portogallo.
* [[1640]]: dopo più di sessant'anni di dominazione spagnola e dopo una strenua resistenza, il paese riacquista la piena indipendenza, e il titolo di sovrano acquistato da [[Giovanni IV dideli Portogallo]], della dinastia dei [[Braganza]]. Nel frattempo gli [[Paesi Bassi|olandesi]] vanno impadronendosi delle sue colonie asiatiche.
* [[1750]]-[[1777]]: il regno di Josè I coincide con l'età delle riforme illuministiche, compiute dal ministro Sebastiao Josè de Carvalho e Melo, [[marchese di Pombal]]: ricostruzione razionale di Lisbona; riforma del sistema scolastico ed universitario; fondazione di imprese di Stato. Il riformismo illuministico subisce un riflusso alla fine del XVIII secolo.
* [[1807]]: il Portogallo è occupato dai [[Francia|francesi]].
* [[1815]]: il Congresso di Vienna restaura il regno didel Portogallo, ponendo sul trono la dinastia dei Bragança nella persona di Maria I.
* [[1820]]: con la rivolta di [[Porto (Portogallo)|Porto]] ha inizio la [[Rivoluzione Liberale portoghese]], che, estesasi a tutto il Paese, porterà all'approvazione di una costituzione nel [[1822]].
* [[1822]]: il Portogallo perde la grande colonia americana del Brasile, proclamatasi indipendente; una serie di sommosse liberali induce il re Joao VI ad emanare una costituzione monarchica moderata. Gli intenti pacificatori di questo documento saranno vanificati ed esso verrà abolito.
* [[1834]]: nuova costituzione. Essa non rasserena l'atmosfera politica del tempo, che verrà placata dopo la metà del XIX secolo.
* [[1910]]: viene proclamata la repubblica, ponendo fine al regno della dinastia dei [[Braganza]], iniziato nel [[1640]]. L'ultimo re fu [[Manuele II del Portogallo|Manuele II]].
* [[1926]]: a sedici anni dalla proclamazione della Repubblica, il Paese subisce un colpo di Stato militare che lo porrà a partire dal [[1933]] sotto la dittatura di stampo fascista di [[António de Oliveira Salazar|Antonio Oliveira Salazar]].
* [[1967]]: viene approvato il nuovo Codice Civile, di impostazione pandettistica.
* [[1968]]: disabilità di Salazar; gli succede [[MarcelloMarcelo Caetano]].
* [[1974]]: il crollo dell'impero coloniale travolge anche il regime. Con il colpo di Stato incruento del [[1974]] - la [[Rivoluzione dei garofani]] - il potere passa prima a una Giunta militare, poi - nel [[1975]] - ad un Consiglio della Rivoluzione.
* [[1976]]: viene approvata una nuova costituzione che fa del Portogallo una Repubblica unitaria con a capo un Presidente, eletto ogni cinque anni.
* [[1986]]: entra a far parte della [[Comunità Europeaeuropea]]
 
== Etimologia ==
Il nome del Portogallo deriva dal latino ''[[Portus Cale]]''. Cale era il nome di un antico insediamento situato alle foci del fiume [[Duero]]. Attorno al 200 a.C. i romani iniziarono a conquistare la Penisola Iberica e durante questo processo, Cale venne rinominata Portus Cale. Durante l'[[Altoalto Medioevo]] questa regione venne conosciuta dai [[Suebi]] e dai [[Visigoti]] come Portucale. In seguito il nome Portucale si evolse in Portugale e nel [[secolo IX secolo]] questo termine venne usato in modo estensivo per indicare la regione tra il fiume Duero e il [[Miño (fiume)|Minho]]. Dopo l'anno Mille Portugale iniziò a essere chiamato Portugal.
 
L'etimologia del nome Cale è sconosciuta. Alcuni storici pensano che la città sia stata fondata dai greci, altri pensano dai [[galizi]], mentre altri ancora dai [[celti]].
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{{Vedi anche|Regno visigoto}}
 
All'inizio del [[secolo V|Quinto secolo]], alcune tribù germaniche, tra cui i [[Suebi]], i [[Vandali]] e gli [[Alani]], invasero la penisola iberica. Solo il regno degli Suebi riuscì a sopravvivere all'arrivo dei Visigoti, i quali conquistarono l'intera penisola iberica e cacciarono i vandali e gli alani. In seguito, verso la fine del [[secolo VI|Sesto secolo]] anche i Suebi furono integrati nel regno visigoto.
 
[[File:Hispania 476 AD.PNG|thumb|upright=0.7|La [[penisola iberica]] nell'anno [[476]]]]
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{{Vedi anche|al-Andalus|Reconquista}}
 
Nel [[711]] i [[musulmani]] andalusi (soprattutto berberi, ma anche arabi), partendo dal [[Nord AfricaNordafrica]] iniziarono l'invasione della penisola iberica; in pochi anni riuscirono ad annientare il regno visigoto. Molti nobili visigoti, espulsi dalle loro terre, trovarono rifugio nelle Asturie, da dove miravano a riconquistare i territori perduti, questa guerra di riconquista è conosciuta, sia in spagnolo sia in portoghese come la ''[[Reconquista]]''.
 
Nell'[[868]] il Conte [[Vimara Peres]] riconquistò e governò la regione tra i fiumi [[Miño (fiume)|Minho]] e [[Duero|Douro]]. Venne così formato la [[Contea di Portucale]], primo nucleo del futuro Stato portoghese, e sebbene fosse formalmente dipendente dal [[Regno di León]], la Contea, approfittando della debolezza del regno, guadagnava poco a poco la sua indipendenza ''de facto''.
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Nel [[1095]] il Portogallo si separò completamente dal [[regno di Galizia]]. I suoi territori, consistenti principalmente da montagne, [[brughiera]] e [[foresta]], confinavano a nord con il Minho e a sud con Il Mondego.
 
Alla fine del [[secolo XI secolo]] Enrico di Borgogna divenne conte del Portogallo. Enrico dichiarò l'indipendenza del Portogallo, mentre era in atto una guerra tra il regno del Leon e il regno di Castiglia. Enrico morì senza raggiungere i suoi scopi. Suo figlio, [[Alfonso Henriques]] prese controllo del paese. La città di Braga, non ufficialmente centro della cattolicità della penisola iberica, si trovò a competere con altre regioni. I nobili delle città di Coimbra e di Porto, insieme al clero di Braga chiesero l'indipendenza del paese.
 
Il Portogallo traccia le sue origini il 24 giugno [[1128]] con la [[Battaglia di São Mamede]]. Alfonso si dichiarò ''Principe del Portogallo'' e nel [[1139]] il primo ''Re del Portogallo''. Nel [[1143]], con l'assistenza di un rappresentante della Santa Sede alla conferenza di Zamora, al Portogallo venne riconosciuta l'indipendenza, con il principe intitolato come ''Dux Portucalensis''. Nel [[1179]] [[Alfonso I del Portogallo|Afonso I]] venne riconosciuto Re dal Papa. Dopo la battaglia di São Mamede, la prima capitale del Portogallo fu Guimarães. Successivamente la capitale divenne Coimbra.
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{{Vedi anche|Portogallo nell'era delle grandi scoperte|Impero portoghese}}
 
Tra il [[secolo XV secolo|Quattrocento]] e il [[secolo XVI secolo|Cinquecento]], il Portogallo fu una grande potenza al pari dell'Inghilterra, della Francia e della Spagna in termini di forza politica economica e culturale, che sviluppò una significativa politica di espansionismo extraeuropeo, grazie a una potente [[talassocrazia]].
 
Il 25 luglio [[1415]] marcò l'inizio dell'impero portoghese, quando l'''armada'' portoghese partì per conquistare [[Ceuta]], con re [[Giovanni I del Portogallo|Giovanni I]] e i figli, il principe Duarte, il principe Pedro, il principe Enrico, poi detto "il navigatore", e il principe Alfonso, e il leggendario eroe portoghese [[Nuno Álvares Pereira]]. Il 21 agosto dello stesso anno arrivò la conquista della città nordafricana.
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Ciononostante i portoghesi non abbandonarono i loro sforzi nelle esplorazioni. Nel [[1448]] in una piccola isola chiamata [[Arguim]] al largo della costa della Mauritania, venne costruito un castello, in modo che fungesse da emporio commerciale per le mercanzie provenienti dall'Africa. Qualche anno prima era anche arrivato il primo oro dall'Africa aggirando le carovane arabe che attraversavano il [[Sahara]]. In seguito le caravelle portoghesi esplorarono il [[Golfo di Guinea]], arrivando a scoprire isole che all'epoca erano disabitate: Capo Verde, São Tomé, Ferndando Poo, Principe e Annobón. Nel [[1471]] i portoghesi riuscirono a conquistare Tangeri, dopo anni di tentativi falliti. Undici anni dopo, nel Golfo di Guinea, venne eretta la fortezza di São Jorge da Mina. Nel [[1483]] [[Diogo Cão]] esplorò il bacino del fiume [[Congo (fiume)|Congo]].
 
Un notevole successo fu il raggiungimento del [[Capo di Buona Speranza]] grazie a [[BartolomeuBartolomeo DiasDiaz]] nel [[1487]]. La ricchezza dell'India divenne così accessibile. Nel [[1489]] il re di Bemobi diede il suo regno al re portoghese e si fece cristiano.
 
Nel [[1484]] il Portogallo rifiutò invece l'idea di [[Cristoforo Colombo]] di raggiungere l'India, perché questa proposta sembrava irragionevole. Dopo il [[ScopertaViaggi dell'Americadi Cristoforo Colombo|primo viaggio di Colombo]], nel [[1494]], la Castiglia e il Portogallo firmarono il [[Trattato di Tordesillas]], con il quale, lungo il meridiano a 370 leghe, circa 1700 chilometri, da Capo Verde, il mondo spartito tra le due potenze iberiche: a est apparteneva ai portoghesi, ad ovest ai castigliani.
 
In quegli anni [[Pêro de Barcelos]] e [[Joâo Fernandes Lavrador]] esplorarono il [[Nord America]]. Allo stesso tempo [[Pêro da Covilhã]] arrivò, via terra, in [[Etiopia]]. [[Vasco da Gama]] salpò per l'India e arrivò a Calcutta il 20 maggio [[1498]], ritornando trionfalmente in Portogallo l'anno successivo. A Lisbona venne costruito il [[Monastero dos Jerónimos]], dedicato alla scoperta della via per l'India. Nel [[1500]] [[Pedro AlvarezÁlvares Cabral]] vide le coste del [[Brasile]]. Dieci anni dopo [[Alfonso de Albuquerque]] conquistò [[Goa]].
 
[[Joâo da Nova]] scoprì l'isola di Ascensión nel [[1501]] e l'[[Isola di Sant'Elena]] nel [[1502]]. Nel [[1506]] [[Tristão da Cunha]] avvistò l'arcipelago che prende ancora il suo nome. Intanto nell'Africa orientale alcuni stati islamici o furono conquistati dai portoghesi o ne diventarono alleati.
 
Alla fine del [[secolo XV secolo|Quattrocento]], il Portogallo espulse alcuni ebrei locali, insieme a quei rifugiati che arrivavano dalla Castiglia e dall'Aragona dopo il [[1492]]. Inoltre molti ebrei furono obbligati a convertirsi al Cristianesimo, ma molti praticarono la loro religione in segreto. Nel [[1506]] tremila "nuovi cristiani" vennero massacrati a Lisbona.
 
I due milioni di portoghesi comandavano un vasto impero con diversi milioni di abitanti in America, Africa e Asia. Dopo il [[1514]] i portoghesi raggiunsero la Cina e il Giappone. Nell'[[Oceano Indiano]] una delle navi di Cabral scoprì il [[Madagascar]], che fu in parte esplorato da Tristão da Cunha. Nel [[1507]] venne scoperta [[Mauritius]]. Nel [[1506]] venne conquistata [[Socotra]]. Intanto [[Lourenço de Almeida]] raggiunse [[Ceylon]].
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Nel [[Mar Rosso]], [[Massaua]] era il punto più settentrionale frequentato dai portoghesi fino al [[1541]], quando una flotta comandata da [[Estevão da Gama]] penetrò fino a [[Suez]]. [[Hormuz]], nel [[Golfo Persico]], fu assediata da [[Alfonso de Albuquerque]] nel [[1515]], il quale riuscì ad entrare in relazioni diplomatiche con la [[Persia]]. Nel [[1521]] una forza navale sotto [[Antonio Correia]] riuscì a conquistare [[Bahrain]], inaugurando così un periodo di dominio portoghese nel Golfo Persico durato un'ottantina di anni.
 
Nella terraferma asiatica, il primo emporio commerciale fu fondato da Pedro AlvaresÁlvares Cabral a [[Cochin]] e a [[Calcutta]] nel [[1501]]; più importanti furono le conquiste di [[Goa]] ([[1510]]) e [[Malacca]] ([[1511]]), e l'acquisizione di [[Diu (città)|Diu]] ([[1535]]). A est di Malacca, Albuquerque mandò nel 1511 [[Duarte Fernandes]] come inviato in [[Siam]] e inviò due spedizioni nelle [[Molucche]] ([[1512]] e [[1514]]) che fondarono il dominio portoghese nell'arcipelago malese. [[Fernão Pires de Andrade]] giunse a Canton nel [[1517]] ed aprì il commercio con la Cina, dove nel [[1557]] ai portoghesi fu concesso di insediarsi a [[Macao]]. Casualmente nel [[1542]] tre mercanti portoghesi riuscirono ad arrivare in [[Giappone]]. Nel [[1522]] una delle navi di [[Ferdinando Magellano]] riuscì a circumnavigare il globo.
 
== Crisi del 1580, Unione iberica e declino dell'impero ==
{{Vedi anche|Crisi di successione portoghese|Unione Ibericaiberica}}
[[File:Unione Iberica 1640.png|thumb|upright=1.4|Mappa dell'Impero Ispano-Portoghese all'epoca dell'Unione Ibericaiberica (1581–1640). In rosso scuro i territori spagnoli, in rosso-arancio quelli portoghesi]]
Nel [[1578]] il giovane re [[Sebastiano del Portogallo|Sebastiano]] morì in battaglia senza lasciare eredi (il corpo non venne trovato), provocando una crisi dinastica. Divenne re il prozio di Sebastiano, il cardinale Enrico, ma morì due anni dopo. Il Portogallo fu preoccupato della sua indipendenza e cercò aiuto per trovare un nuovo re. [[Filippo II di Spagna]] per parte di madre era nipote di re [[Manuele I del Portogallo]] e su queste basi rivendicò il titolo di re del Portogallo. Venne opposto ad Antonio, il priore di Crato, il quale era figlio illegittimo di uno dei figli di Manuele I. Così dopo la morte del cardinale Enrico, la Spagna invase il Portogallo e Filippo d'Asburgo divenne re del Portogallo nel [[1580]]. Da quel momento gli imperi di Spagna e Portogallo furono sotto lo stesso comandante. Tuttavia non finiva la resistenza al dominio spagnolo, perché Antonio, il priore di Crato si rifugiò nelle Azzorre e tentò ancora di recuperare il regno. Intanto entravano nella scena alcuni impostori, i quali rivendicavano di essere Sebastiano.
 
Dopo il [[secolo XVI secolo|Cinquecento]] il Portogallo vide la sua ricchezza decrescere e, benché fosse ufficialmente uno Stato autonomo, il paese fu sotto il comando di un monarca castigliano dal 1580 al [[1640]]. Le colonie portoghesi furono attaccate dagli avversari della Castiglia, in modo particolare gli inglesi e gli olandesi, i quali aspiravano a controllare sia il mercato degli schiavi nell'Atlantico sia il commercio delle spezie in oriente.
 
L'unione delle due corone privò il Portogallo della possibilità di perseguire una politica estera autonoma, così i nemici della Spagna divennero i nemici del Portogallo. L'Inghilterra era un alleato del Portogallo fin dal [[Trattato di Windsor (1386)|Trattato di Windsor del 1386]]. La guerra tra Spagna e Inghilterra portò a un deterioramento dei rapporti con il vecchio alleato, nonché la perdita di Hormuz. La guerra tra Portogallo e ''[[Repubblica delle Sette Province Unite|Province Unite]]'', portò alla perdita di molte colonie e molti interessi commerciali in Asia, Africa e America.
 
L'intrusione olandese in Brasile fu lunga e fastidiosa per il Portogallo. Le ''Province Unite'' conquistarono una larga fetta della costa brasiliana, mentre i pirati olandesi saccheggiavano pesantemente le navi portoghesi, sia nell'Oceano Atlantico sia nell'Oceano Indiano. Nel [[1625]] iniziò la controffensiva ispano-portoghese, anche se queste operazioni furono infruttuose. Dopo la dissoluzione dell'Unione Ibericaiberica, avvenuta nel [[1640]] i portoghesi riuscirono a recuperare in parte i territori perduti in precedenza, tra cui la costa brasiliana.
 
== Guerra di restaurazione e fine dell'Unione Ibericaiberica ==
{{Vedi anche|guerra di restaurazione portoghese}}
 
Con i primi due re castigliani, la vita in Portogallo era tranquilla; infatti mantennero lo status di autonomia del Portogallo, diedero posizioni eccellenti ai nobili portoghesi nella corte castigliana. Venne addirittura proposto di trasferire la capitale a [[Lisbona]]. In seguito [[Filippo IV di Spagna]] tentò di fare del Portogallo, come per la Catalogna, una provincia castigliana, così i nobili portoghesi persero le posizioni di privilegio. Per causa di questo, nonché all'esaurimento delle finanze statali in un periodo di forte conflittualità internazionale ([[guerra dei Trenttrent'anni]]), il 1º dicembre [[1640]], il Duca di Braganza, discendente di re Manuele I, venne proclamato re con il nome di [[Giovanni IV del Portogallo|Giovanni IV]]. Iniziò la guerra d'indipendenza contro la Spagna. Nonostante il Portogallo avesse già un'indipendenza ''de facto'' nel [[1640]], gli spagnoli continuarono a tentare di riprendere il comando per ancora altri 28 anni, fino a che non accettarono la definitiva indipendenza portoghese solo nel [[1668]].
 
== Dalla Restaurazione all'Età Pombalina ==
{{U|Portogallo nel XVIII e XIX secolo|storia|verso=da|gennaio 2015}}
{{Vedi anche|IlStoria del Portogallo dalla Restaurazione all'Età Pombalina|Regno di Maria I del Portogallo}}
 
[[File:JoaoIVPortugal.jpg|thumb|left|upright=0.5|Giovanni IV del Portogallo]]
A cavallo del [[secolo XVII secolo|Seicento]] e del [[secolo XVIII secolo|Settecento]] iniziò lo sfruttamento minerario del Brasile, e molti portoghesi vi emigrarono. Nel [[1709]] [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] proibì l'emigrazione, perché il Portogallo stava perdendo una grande quantità di popolazione. Il Brasile fu elevato alla dignità di "viceregno".
 
Nel [[1738]], [[Sebastião José de Carvalho e Melo|Sebastião de Melo]], più noto come Marchese di [[Pombal (Portogallo)|Pombal]], figlio di un nobiluomo di campagna, iniziò la carriera diplomatica come ambasciatore del re del Portogallo, dapprima a Londra, in seguito a Vienna. La regina consorte, l'arciduchessa Anna Maria d'Austria, fu l'amante di Melo. Dopo la morte della prima moglie di Melo, la regina riuscì a combinare un matrimonio tra Melo e la figlia del Feldmaresciallo Leopoldo Giuseppe, conte di Daun. Re [[Giovanni V del Portogallo|Giovanni V]] non fu contento di questo e richiamò Melo in patria nel [[1749]]. Giovanni V morì l'anno successivo e così suo figlio, [[Giuseppe I del Portogallo|Giuseppe I]] venne incoronato. Diversamente dal padre, Giuseppe fu più disponibile verso Melo, e con l'approvazione della regina madre, lo nominò ministro degli esteri. Quando la fiducia del re su Melo aumentò, quest'ultimo guadagnò sempre più poteri.
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== Crisi del XIX secolo ==
{{vedi anche|Guerra d'indipendenza spagnola|Trasferimento della corte portoghese in Brasile|Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve|Guerre Liberali|Monarchia costituzionale portoghese|Casato di Braganza-Sassonia-Coburgo-Gotha}}
Nel [[1807]] il Portogallo si rifiutò di aderire al [[bloccoBlocco continentaleContinentale]], il sistema di embargo commerciale attuato da [[Napoleone Bonaparte]] contro il Regno Unito. Così i francesi invasero il Portogallo e già l'8 dicembre [[1807]] Lisbona capitolava. Dopo l'intervento britannico nella penisola iberica, venne restaurata l'indipendenza portoghese. Le ultime truppe francesi vennero espulse nel [[1812]]. In questo periodo il Portogallo perse, a favore della Spagna, la città di [[Olivenza]]. [[Rio de Janeiro]] fu la capitale portoghese dal [[1808]] al [[1821]]. Nel [[1820]] ad [[Porto (Portogallo)|Porto]] e a Lisbona ci fu un'insurrezione costituzionalista. Poco dopo Lisbona riprese il suo status di capitale del Portogallo, mentre il Brasile diventò indipendente.
 
La morte di [[Giovanni VI del Portogallo|Giovanni VI]], avvenuta nel [[1826]], portò a una crisi di successione monarchica. Il figlio maggiore di Giovanni VI, [[Pietro I del Brasile]], per breve tempo divenne [[Pietro IV del Portogallo]], ma né i portoghesi né i brasiliani vollero la riunificazione sotto la stessa corona, così Pietro fu costretto ad abdicare dal trono portoghese in favore della figlia di sette anni, Maria da Gloria a condizione che, raggiunta la maggiore età, si fosse sposata con il fratello [[Michele del Portogallo|Michele]]. La disaffezione verso le riforme di Pietro portarono la fazione degli assolutisti, formata soprattutto da proprietari terrieri e dal clero, a proclamare Michele re del Portogallo nel [[1828]]. Questa situazione di instabilità provocò le [[guerre liberali in Portogallo]], nella quale Michele fu costretto ad abdicare e ad andare in esilio. Al posto di Michele, al trono salì la nipote Maria.
 
Dopo la sconfitta degli assolutisti, la politica portoghese dell'[[secolo XIX secolo|Ottocento]] fu marcata dalle idee liberali, sebbene non si raggiunse mai la tranquillità desiderata. I liberali portoghesi erano un gruppo eterogeneo e si divisero subito in due Raggruppamenti principali: moderati e progressisti. I primi furono denominati "cartisti" perché volevano imporre la costituzione del 1826, mentre i secondi furono chiamati "settembristi" perché volevano proporre la costituzione del [[1821]]. La regina Maria era favorevole al gruppo cartista, consegnando il potere a [[Costa Cabral]], il quale governò il paese in forma dittatoriale, generando molto scontento nel paese, per cui scoppiò una guerra civile e la regina fu costretta a chiamare al governo i settembristi.
 
Nel [[1836]] la Regina Maria si sposò con il principe [[Ferdinando II del Portogallo|Ferndinando II di Sassonia-Coburgo-Gotha-Kohary]], della [[Casata di Wettin|Dinastia di Wettin]]. È stata fondata la [[Casato di Braganza-Sassonia-Coburgo-Gotha|Casa di Braganza-Sassonia-Coburgo-Gotha]]. Nel [[1853]] Maria morì dando alla luce il suo undicesimo figlio. Il successore di Maria doveva essere il figlio [[Pietro V del Portogallo|Pietro V]], ma al momento della morte della madre era ancora minorenne, così il padre [[Ferdinando II del Portogallo|Ferdinando]] assunse la reggenza. Nel [[1855]] Pietro divenne maggiorenne e prese le redini del regno. Iniziò un lungo periodo di stabilità politica ed economica, sotto il regime della monarchia costituzionale. Nonostante la pace sociale, la modernizzazione economica fu molto più lenta in Portogallo rispetto agli altri paesi europei. Dopo la crisi politica del [[1868]]-[[1872|72]] che coincise con il [[Sessennio democratico]] spagnolo, il sistema politico tornò alla stabilità e si sperimentò il modello della rotazione dei partiti detto "''rotativismo''", nel quale le due forze politiche principali, i conservatori e i progressisti, si alternavano al potere. Negli anni [[anni 1880|Ottanta]] fu concesso il diritto di voto a tutti i capifamiglia.
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Nel [[1890]] il governo britannico fece un [[ultimatum]] al Portogallo, con il quale veniva obbligato a ritirare le forze militari nei territori africani tra il [[Mozambico]] e l'[[Angola]]. Questa zona, corrispondente agli attuali [[Zambia]] e [[Zimbabwe]], veniva rivendicata dal Portogallo, ma cozzava con i progetti britannici di creare un collegamento ferroviario tra [[il Cairo]] e [[Città del Capo]]. Questo incidente diplomatico portò a una serie di proteste, provocando la caduta del governo portoghese.
 
== Prima repubblicaRepubblica portoghese ==
{{vedi anche|Prima repubblicaRepubblica portoghese}}
Il 5 ottobre [[1910]], con un colpo di Stato, venne deposto re [[Manuele II del Portogallo|Manuele II]] e venne instaurata la repubblica. La rivoluzione colpì in primo luogo la [[Chiesa cattolica]], poiché le chiese vennero saccheggiate e i conventi furono attaccati. Inoltre furono presi di mira anche i religiosi. Il nuovo governo, si preoccupò di inaugurare una politica di riforme di drastica limitazione del potere clericale. Il 10 ottobre il nuovo governo repubblicano decretò che tutti i conventi, tutti i monasteri e tutte le istituzioni religiose fossero soppresse: tutti i religiosi venivano espulsi dalla repubblica e i loro beni confiscati. I [[Compagnia di Gesù|gesuiti]] furono costretti a rinunciare alla [[cittadinanza (diritto)|cittadinanza]] portoghese. Seguirono, in rapida successione, una serie di leggi progressiste: il 3 novembre venne legalizzato il [[divorzio]]. In seguito passarono leggi che legittimavano i figli nati fuori dal matrimonio, che autorizzavano la [[cremazione]], che secolarizzavano i [[cimitero|cimiteri]], che sopprimevano l'insegnamento religioso a scuola e che proibivano di indossare l'abito talare. Inoltre al suono delle [[campana|campane]] e ai periodi di adorazione furono poste alcune restrizioni e la celebrazione delle feste popolari fu soppressa. Il governo interferì anche nei [[seminario|seminari]], riservandosi il diritto di nominare i professori e determinare i programmi. Questa lunga serie di leggi culminò nella legge di separazione fra Chiesa e Stato che fu approvata il 20 aprile [[1911]].
 
Nel 1911 venne approvata una costituzione repubblicana, con la quale veniva inaugurato il sistema parlamentare con poteri presidenziali ridotti e due camere parlamentari. Il regime repubblicano provocò importanti fratture nella società portoghese, soprattutto nella popolazione rurale, nei sindacati e nella Chiesa. Sebbene il Partito Repubblicano Portoghese, guidato da [[Alfonso Costa]], dovette sopportare la secessione degli elementi più conservatori, riuscì a preservare il suo dominio, grazie ai rapporti di clientela ereditati dalla monarchia. In vista di questa tattica, le opposizioni si videro costrette ad usare la violenza per raccogliere i frutti del potere.
 
Nel frattempo, in Europa, scoppiava la [[Prima guerra mondiale]]. Il PRP vide nello scoppio della guerra come un'opportunità per raggiungere molti obiettivi: portare a termine le minacce di una possibile invasione spagnola nel Portogallo e dell'occupazione delle sue colonie africane da parte delle altre potenze coloniali. Inoltre si voleva creare un forte consenso popolare sul regime e sul partito stesso. Questi obiettivi non furono raggiunti, poiché mancò il consenso popolare alla partecipazione alla Grande Guerra. La partecipazione al conflitto da parte del Portogallo restò marginale, mentre le fratture nella politica interna si intensificarono, portando così alla nascita di due dittature nel volgere di pochi anni, la prima del Generale [[Joaquim Pimenta de Castro]] nel [[1915]], la seconda di [[SidonioSidónio Pais]] nel [[1917]]-[[1918|18]].
 
Il vuoto di potere che si creò a seguito dell'assassinio di SidonioSidónio Pais, portò il paese a una breve guerra civile. La restaurazione della monarchia venne proclamata nel Portogallo settentrionale il 19 gennaio [[1919]] e, quattro giorni dopo, scoppiò un'insurrezione monarchica a Lisbona. Un governo di coalizione, diretto da [[José Relvas]], coordinò la lotta contro i monarchici con l'esercito e con civili armati. Dopo una serie di scontri, i monarchici furono definitivamente sconfitti il 13 febbraio [[1919]]. Questa vittoria militare permise al PRP di ritornare al governo e di emergere trionfante alle elezioni tenute lo stesso anno.
 
Nell'agosto 1919 venne eletto il conservatore [[AntonioAntónio José de Almeida]], il quale usò il potere per sciogliere il parlamento. Le relazioni con la [[Santa Sede]], riprese all'epoca di SidonioSidónio Pais, furono mantenute. Il presidente usò i suoi poteri per risolvere una crisi di governo nel [[1921]]. Nelle elezioni del 1921 fu vinta dal Partito Liberale, nato qualche anno prima dalla fusione degli "evoluzionisti" e degli "unionisti". Tuttavia il governo liberale non durò molto. Il 19 ottobre 1921 venne eseguito un ''pronunciamiento'' militare durante il quale un certo numero di figure conservatrici vennero uccise. Questo evento, detto la "notte di sangue", lasciò una profonda ferita nella pubblica opinione. Questo dimostrò anche che le istituzioni repubblicane erano fragili.
 
Un nuovo giro di consultazioni elettorali, tenutosi il 29 gennaio [[1922]], inaugurò un breve periodo di stabilità politica: il PRP ancora una volta ottenne la maggioranza. Tuttavia il malcontento non era sparito, poiché si susseguirono numerose accuse di corruzione. Inoltre i falliti tentativi di risolvere i problemi sociali logorarono visibilmente i maggiori leader del PRP. Allo stesso tempo, i partiti politici, il PRP soprattutto, soffrivano di gravi crisi interne. Tra il 1910 e il 1926 ci furono quarantacinque governi. Furono tentate molte formule per stabilizzare il sistema politico, come il governo monopartitico, la coalizione ed esecutivi presidenziali, ma nessuno di questi ebbe successo.
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Alla metà degli [[anni 1920|anni venti]] la scena internazionale reazionaria favorì un'altra soluzione autoritaria (parimenti a quanto avvenne nell'Italia fascista e a quanto sarebbe a breve accaduto in Germania e Spagna). Con il [[colpo di Stato del 28 maggio 1926]] venne posta fine alla Prima Repubblica. Al suo posto venne instaurata una dittatura. La rivoluzione conservatrice partì da [[Braga]] e poco dopo si propagò nelle altre città portoghesi. Il Generale Gomes da Costa marciò con 15.000 uomini in direzione di Lisbona, dove veniva acclamato dai suoi seguaci.
 
== Seconda repubblicaRepubblica ed ''Estado novo'' ==
{{Vedi anche|Seconda repubblicaRepubblica portoghese|Estado Novo (Portogallo)}}
Con il colpo di Stato del 28 maggio [[1926]] veniva instaurata la "Seconda Repubblica", poi diventata "Estado Novo" nel [[1933]]. Comandata da [[AntonioAntónio de Oliveira Salazar]], il quale trasformò il Portogallo in uno Stato parafascista, ideologicamente vicino all'Asse, anche se non partecipò alla Seconda Guerra Mondiale, restando apparentemente neutrale ma concedendo anzi passivamente ai Giapponesi di occupare [[Timor Est]] e [[Macao]] e attivamente agli Alleati l'uso di alcune basi militari nelle [[Azzorre]]. In seguito questa forma di governo si evolse in una sorta di stato autoritario monopartitico. Come avvenne anche nella vicina Spagna alla fine del secondo conflitto mondiale le potenze vincitrici non promossero nessun processo di democratizzazione lasciando proseguire il violento regime dittatoriale fino oltre la morte dello stesso Salazar. Nel [[1961]] l'esercito portoghese fu impegnato [[Annessione indiana di Goa|in un'azione armata]] nella colonia di [[Goa]], contro l'invasione indiana. Il risultato fu un'umiliante sconfitta per l'esercito portoghese. In questa occasione venne persa la colonia indiana detenuta da oltre quattro secoli. Movimenti d'indipendenza diventarono attivi anche nell'Africa portoghese, dando avvio alla [[guerra coloniale portoghese]]. Il Portogallo, in questo periodo non fu isolato diplomaticamente, dato che fu membro fondatore della NATO, della OECD e dell'EFTA.
 
Dopo la morte di Salazar nel [[1970]], arrivò al potere [[Marcelo Caetano]]. L'ascesa al potere di Caetano sembrava portare novità, tuttavia la guerra in Africa continuava, i prigionieri politici restavano incarcerati e la libertà di associazione non venne ripristinata. La [[censura]] venne solo allentata, mentre le elezioni erano ancora strettamente controllate. Il regime tenne i suoi tratti caratteristici: censura, [[corporativismo]] e [[stato di polizia]].
 
== Terza repubblicaRepubblica ==
{{Vedi anche|Terza repubblicaRepubblica portoghese}}
La [[rivoluzione dei garofani]] del [[1974]], un colpo di Stato militare di sinistra, instaurò la "Terza repubblicaRepubblica". Vennero pianificate importanti riforme in senso democratico. Nel [[1975]] il Portogallo garantì l'indipendenza ai suoi territori africani. Più di un milione di afro-portoghesi lasciarono queste colonie. Nello stesso anno l'[[Indonesia]] riuscì a conquistare [[Timor Est]], prima che fosse garantita l'indipendenza. Intanto le ex- colonie africane, in particolare l'[[Angola]] e il [[Mozambico]] furono oggetto di guerre civile, di durata quasi trentennale. Nel [[1999]] [[Macao]], grazie ad accordi presi con la [[Repubblica Popolare Cinese]] nel [[1986]], ritornò sotto la sovranità cinese. Nel [[2002]], sotto pressione portoghese, Timor Est ottenne l'indipendenza. Con gli eventi del [[1975]]-[[1976|76]], arrivò la fine definitiva dell'impero portoghese, il quale ebbe una vita di oltre cinque secoli.
 
Nel [[1986]] il Portogallo aderì alla [[Comunità Economica Europeaeuropea]], abbandonando al contempo l'EFTA, e nel [[1999]] diventò membro didella [[EurolandiaZona euro]]. L'antico Impero Portoghese finì ''de facto'' nel [[1999]] con la cessione di Macao, e ''de jure'' nel [[2002]] con l'indipendenza di [[Timor Est]].
 
== Bibliografia ==
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== Voci correlate ==
* [[Portogallo]]
* [[Sovrani del Portogallo]]
* [[Storia della Spagna]]
* [[Elenco di monarchi portoghesi]]
* [[Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica]]
 
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{{Storia stati dell'Europa}}
 
{{Portale|storia}}