Nicolò Carosio: differenze tra le versioni

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SaverioManzi (discussione | contributi)
sepoltura
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Pensionato dal [[1971]], con l'avvento dell'emittenza privata si dedicò sporadicamente al commento di incontri di campionato per l'utenza locale. Nel film ''[[L'arbitro (film 1974)|L'arbitro]]'' apparve anche nella parte di se stesso, usando una fraseologia tipica dei suoi commenti reali. Curò a lungo anche una rubrica sul settimanale a fumetti ''[[Topolino]]'' (''Vi parla Nicolò Carosio'') e per la stessa testata disneyana firmò alcuni ritratti di personalità dello sport, dello spettacolo e dell'arte (''I grandi amici di Topolino'').
 
Muore a [[Milano]] il 27 settembre [[1984]]: ricoverato da tempo nella clinica "Città di Milano" per disturbi polmonari, non resse a una crisi respiratoria. Lasciò la moglie, Eugenia Zinelli, e due figli, Paolo e Giovanna<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/28/invento-arte-della-radiocronaca.html Inventò l'arte della radiocronaca] ''Repubblica.it'', 28/09/1984.</ref>. Riposa nella "galleria VZ ponente interno" del [[Cimitero monumentale di Milano|Cimitero Monumentale di Milano]]<ref>{{Cita news|autore=Comune di Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>.
 
Nel centenario della nascita, il 15 marzo [[2007]], le [[poste italiane]] dedicarono un francobollo alla sua memoria.