Ibn Maja: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = IbnMuhammad ibn Māja
|Cognome = Māja
|PreData = {{arabo|محمد بن ماجة}}
|PostCognome = ''[[nasab]] '' di Abū ʿAbd Allāh Muhammad ibn Yazīd Ibn Māja al-Rabʿī al-Qazwīnī
|Sesso = M
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}}
 
Il termine Māja, significa “mese” in [[Lingua persiana|antico-persiano]] e corrisponde alla parola moderna ''mâh''. In realtà non si sa con certezza se Maja fosse il titolonome del padre, ''[[mawla]]'' della tribù dei Rabīʿa ibn Niẓār, o semplicemente il nome della madre.
 
Alla giovane età di ventidue anni lasciò la sua città natale e, come tutti i ''[[Tradizionista (Islam)|tradizionisti]]'', trascorse la sua vita viaggiando alla ricerca di fonti necessarie per la trascrizione della sua raccolta di ''[[ʾaḥādīthhadith|ḥadīth]] ''. Il suo lungo itinerario alla "ricerca della conoscenza" (''ṭalab al-ʿilm'') lo portò in [[Iraq]], in [[Siria]], nel [[Hijaz]] e in [[Egitto]].
 
Al termine dei suoi lunghi viaggi compilò la sua raccolta che comprende circa quattromila tradizioni, distribuite in centocinquanta capitoli. Molti critici giudicano la sua raccolta a un livello poco inferiore rispetto alle altre cinque sillogi, forse perché tremila deidegli ''[[ʾaḥādīth]]aḥādīth'' da lui trascritti erano già presenti nelle compilazioni precedenti. La sua raccolta non fu mai riconosciuta in [[Marocco]], perché non considerata autentica. Tuttavia ciò non ha impedito che la sua raccolta fosse inserita tra i [[Sei libri]] costitutivi della [[Sunna]], anche se la sua posizione rimase ugualmente controversa fino al [[XVIII secolo]].
 
Secondo [[Ibn Kathir]], Ibn Māja scrisse anche un ''Tafsīr'' – di cui non v'èrimane però alcuna traccia – un'esegesi coranica cioè mirante a fornire ai musulmani un'interpretazione autentica dei dati più oscuri del Testo Sacro [[islam]]ico.
 
== Voci correlate ==