Il codice Rebecca: differenze tra le versioni

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Il romanzo trae parzialmente ispirazione da un fatto realmente accaduto. Mentre faceva ricerche per il suo precedente romanzo ''[[La cruna dell'ago]]'', verso la fine degli anni '70, Ken Follett scoprì la storia di Johannes Eppler, una spia [[Nazismo|nazista]] con un background culturale per metà tedesco e metà arabo, essendo nato in [[Germania]] e cresciuto in [[Egitto]] dopo che sua madre si risposò con un ricco egiziano. Eppler operava in una barca sulle rive del [[Nilo]], aiutato nel suo lavoro di spionaggio da una soubrette, e usava un sistema di codici basato sul romanzo di [[Daphne du Maurier]] ''[[Rebecca, la prima moglie (romanzo)|Rebecca]]''. Come si può quindi dedurre, il personaggio di Alex Wolff è ampiamente ispirato alla figura di Eppler. Tuttavia, mentre nella realtà Eppler alla fine distrusse la sua radiotrasmittente per costruirsi una vita con una prostituta ebrea, Alex Wolff è fortemente devoto alla causa nazista e pronto a tutto pur di portare a termine la sua missione. Inoltre, la missione di Wolff nel romanzo è molto più determinante, ai fini degli equilibri della guerra, di quanto lo fu nella realtà il lavoro di Eppler.
 
Sebbene il personaggio di Eléne Fontana potrebbe essere ispirato alla prostituta ebrea sopracitata, nel libro di Follett ha una traiettoria differente, in quanto diventa l'interesse amoroso dell'eroe positivobuono del romanzo, il maggiore William Vandam, un personaggio completamente ideato dall'autore. Inoltre, Eléne gioca un ruolo decisivo nella sconfitta di Alex Wolff.
 
== Trama ==