Pellicola fotografica: differenze tra le versioni

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* scatole contenenti pellicole di grande formato per uso professionale, da caricare una alla volta in [[Camera oscura (sviluppo fotografico)|camera oscura]] nei telai porta pellicola delle fotocamere da studio;
* caricatori contenenti più pellicole sovrapposte di medio formato (film-pack), da inserire direttamente nella fotocamera in piena luce (ad es. Polaroid).
Le pellicole piane per utilizzo nelle fotocamere a [[banco ottico]] sisono definivanoanche chiamate [[Lastra fotografica|lastre]], con riferimento agli albori della fotografia, in cui il supporto dello strato fotosensibile era una lastra di metallo o di vetro.
 
Per le pellicole a nastro (dette anche "in striscia"):
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* cartucce contenenti la sola bobina piena, destinate (almeno fino all'avvento delle fotocamere superautomatiche), ad un'utenza in grado di "caricare e scaricare" correttamente la pellicola (ad es. 135);
* rullini contenenti la pellicola in spire strettamente avvolte, con carta di protezione al retro per tutta la lunghezza (ad es. 120) o anche soltanto la protezione di un nastro leader, formante le spire più esterne (ad es. 220). Più critici da manipolare e destinati prevalentemente a professionisti ed utenti esperti, in possesso di fotocamere "medio formato".
LeLa pellicolepellicola in striscia 135 si potevanopuò anche acquistare a metraggio in barattoli metallici, realizzando un discreto risparmio., Erama è considerata una pratica limitata ai dilettanti meglio attrezzati, in quanto necessitavanecessita di una camera oscura e una certa abilità manuale per le operazioni di taglio della pellicola e l'inserimento nelle cartucce. Pratica poco diffusa tra i professionisti, per i quali l'affidabilità del lavoro eraè preponderante rispetto al risparmio conseguibile.
 
Le pellicole in striscia possono essere prive di perforazioni (l'avanzamento e il corretto distanziamento dei fotogrammi è affidato ai meccanismi della fotocamera), oppure dotate di una singola perforazione per fotogramma (foro di registro per il corretto distanziamento) e trascinamento a cura della bobina ricevente. La pellicola 135, di derivazione [[Pellicola cinematografica|cinematografica]], <nowiki/>dispone invece di ben 16 perforazioni per fotogramma, in cui inseriscono i denti del rullo della fotocamera che effettua il trascinamento e il distanziamento.
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* 126: cassetta in plastica a due bobine - 35 - 28x28 - 20 - (pellicola monoperforata con carta di protezione numerata sul dorso - formato universale lanciato da [[Kodak]] nei primi anni '60 col logo [[Instamatic]] e divenuto presto molto popolare nel campo delle fotocamere low-end, nei decenni successivi il successo è andato scemando per la concorrenza dapprima del formato 110 e poi delle nuove compatte a pellicola 135).
* [[Advanced Photo System|APS]]: cartuccia in plastica ad una sola bobina - 24 - 17x30 - 40 - (pellicola monoperforata predisposta per registrazione ottico/magnetica di dati ed image-cropping direttamente in ripresa - formato universale lanciato a metà anni '90 dal consorzio Advanced Photo System, ha avuto modesta diffusione e scarsa durata commerciale, a causa del sopravvenuto boom della [[fotografia digitale]]).
* 135: cartuccia metallica ad una sola bobina - 35 - 24x36 - 36 - (pellicola pluriperforata - formato universale lanciato negli anni '20 dalla [[Leica]], è stato fino ai tempi odierni, (assieme al formato 120), il formato più diffuso e longevo, conosciuto anche come [[35 millimetri|35 mm]] o "piccolo formato" - Alcune fotocamere, dette "mezzoformato", erano costruite per ricavare fotogrammi verticali 24x18, consentendo il raddoppio dell'autonomia della pellicola).
* 120: pellicola avvolta su rocchetto in plastica - 62 - 55x55 - 12 - (pellicola non perforata con carta protettiva sul dorso - formato universale conosciuto come 6x6 o "medio formato", tipico delle fotocamere professionali [[Reflex biottica|TLR]] (ad es. [[Rolleiflex]] ) o [[Single-lens reflex|SLR]] (ad es. [[Hasselblad]]) - a seconda della macchina usata, potevaè in grado di fornire fotogrammi 6×4,5 (55&nbsp;mm × 41&nbsp;mm); 6×6 (55&nbsp;mm × 55&nbsp;mm); 6×7 (55&nbsp;mm × 65&nbsp;mm); 6×8; 6×9; e i panoramici 6×12 e 6×17. Il numero di fotogrammi ottenibili dipendevadipende dalla lunghezza dello stesso rispetto alla lunghezza fissa della pellicola).
* 220: pellicola avvolta su rocchetto in plastica - 62 - 55x55 -24 - (pellicola non perforata dotata solo di un nastro leader protettivo. L'eliminazione della carta protettiva su tutta la lunghezza del film, consentivaha consentito di avvolgere sullo stesso rocchetto del formato 120 una lunghezza doppia di pellicola e di inserirla nelle stesse fotocamere, ottenendo un raddoppio dell'autonomia rispetto a tutti i formati di fotogramma ottenibili dal 120).
* 127: pellicola avvolta su rocchetto metallico - 46 - 40x40 - 12 - (pellicola non perforata, con carta protettiva recante la numerazione fotogrammi per due differenti formati "nativi", denominati 4 x 4 e 4 x 6 (misure convenzionali in cm). Nel corso degli anni sono apparse fotocamere in grado di impressionare ulteriori formati di fotogramma: 4 x 3 e 4 x 4,5. Come per gli altri formati su rullo (120 e 220), il numero di fotogrammi ottenibili dipendevadipende dall'estensione del fotogramma rispetto alla lunghezza fissa della pellicola.
* Disc: pellicola piana di forma circolare - n.a. - 10x8 -15 - (contenuta in una custodia tipo floppy disk, fu lanciata da [[Kodak]] nel 1982, ma posta fuori produzione 17 anni dopo, a causa dello scarso successo riscosso sia presso gli utenti che presso i laboratori di trattamento. Veniva usata in apposite fotocamere compatte, di ridotto spessore).
 
== Conservazione ==
La conservazione delle pellicole non esposte richiedevarichiede temperature inferiori a {{M|15||°C}} per l'uso nel medio periodo, inferiori a 0&nbsp;°C per l'utilizzo nel lungo periodo, eal ciòfine evitavada evitare il naturale degrado degli alogenuri che portavanoportano a dominanti cromatiche o variazioni della sensibilità. Per le pellicole esposte eranosono invece sufficienti temperature inferiori a 25&nbsp;°C per il medio periodo e inferiori a 10&nbsp;°C per il lungo periodo, sempre con umidità compresa tra il 30% e il 50%.
 
== Storia ==