Ainur: differenze tra le versioni

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== Storia fittiva e caratteristiche ==
Antecedentemente la creazione di [[Eä]] (l'universo) [[Eru Ilúvatar|Eru]] (o [[Ilúvatar]]) creò gli Ainur, chiamandoli a sé affinché portassero a compimento il suo disegno divino. Essi intonarono una Grande Musica, la [[Musica degli Ainur]] o [[Ainulindalë]], di cui Ilúvatar ispirò il tema; attraverso essa gli Ainur immaginarono l'universo, con [[Arda (Tolkien)|Arda]] (il mondo) al suo centro. Ma quando [[Melkor]], il più grande e superbo degli Ainur, corruppe la Musica, proponendo temi suoi propri, diversi da quelli di Eru, questi, levando le mani, diede vita a un nuovo Tema, quello dei Figli di Ilúvatar (Uomini ed Elfi). I due temi lottarono, senza che uno dei due riuscisse a prevalere, ma il tema più bello era quello di Eru, mentre quello di Melkor una cacofonia senza costrutto, le cui note più potenti e forti venivano integrate nell'altro tema acquistando bellezza. Alla fine Eru concluse la Grande Musica con un unico, gigantesco, accordo conclusivo.<ref>{{Cita|J. R. R. Tolkien|pp. 35 - 37|Silmarillion|titolo = }}</ref>
 
Una volta terminata la Musica, Ilúvatar andò nel Vuoto Esterno, e mostrò agli Ainur come sarebbe stato il successivo sviluppo del mondo, senza però mostrar loro il Dominio degli Uomini. Poi Ilúvatar disse "Eä!" (cioè "sia") e creò l'universo, che prese il nome dalla parola con cui era stato creato. Ma ancora l'universo era vuoto, e in quel momento gli Ainur compresero che loro stessi avrebbero realizzato la Musica con il sudore delle loro fatiche. Alcuni degli Ainur rimasero con Ilúvatar, nel Vuoto fuori dal tempo, mentre la maggior parte volle entrare nel creato per guidarne lo sviluppo (cosa già preannunciata dalla stessa Musica). Eru affidò il controllo del mondo agli Ainur che lo abitavano. Essi divennero conosciuti col nome di [[Valar]] e [[Maiar]]: i Valar erano i maggiori fra gli Ainur discesi su Arda, i Maiar erano dello stesso ordine dei Valar, ma di grado minore.<ref>{{Cita|J. R. R. Tolkien|pp. 37 - 42|Silmarillion}}</ref>
 
[[Manwë]], il signore dei venti e dell'aria, uno degli Ainur più potenti, fu subito proclamato ''Re dei Valar'', e guidò Arda in giustizia ed in pace, fino a che [[Melkor]], anch'egli sceso come gli altri Ainur in Eä, reclamò il governo del mondo per sé. In risposta, conoscendo la sua indole malvagia, Manwë e dodici dei più potenti Ainur, decisero di contrapporsi a lui. Alla fine, e con l'aiuto del Vala [[Tulkas]], che arrivò in Arda più tardi, Melkor venne temporaneamente sconfitto, e i Valar cominciarono a plasmare il mondo. Gli Ainur che non erano abbastanza potenti da essere Valar, divennero conosciuti col nome di [[Maiar]], ed erano gli spiriti minori. Alcuni di loro, come ad esempio i [[Balrog]], furono irretiti da Melkor fin dalla Musica delle Origini. Un altro [[Maiar]] famoso per essere stato irretito da Melkor fu [[Sauron]], luogotenente di Melkor, che divenne Signore Oscuro dopo la caduta di quest'ultimo.<ref>{{Cita|J. R. R. Tolkien|pp. 38, 54|Silmarillion}}</ref>
 
Nella raccolta di lettere di [[John Ronald Reuel Tolkien|Tolkien]] si legge che gli Ainur si possono definire "potenze angeliche", che esercitano la loro autorità all'interno delle proprie sfere di competenza. Sono "divini" in quanto esistevano prima della creazione del mondo e si trovavano al di fuori di esso. Il loro potere deriva proprio dal fatto che, come già detto, gli Ainur hanno visto e contribuito a plasmare per mezzo di Ilúvatar il successivo sviluppo del mondo fino al Dominio degli Uomini<ref>Lettera 131. ''[[La realtà in trasparenza|La realtà in trasparenza - Lettere]]''. di [[J.R.R. Tolkien]], a cura di [[Humphrey Carpenter]] e [[Christopher Tolkien]]. Milano, Bompiani, 2001. ISBN 88-452-9130-8</ref>.