Il sangue dei vinti: differenze tra le versioni

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'''''Il sangue dei vinti''''' è un [[saggio]] storico scritto da [[Giampaolo Pansa]] ed edito da [[Sperling & Kupfer]].
 
Il libro racconta delle esecuzioni e dei crimini compiuti dadai partigiani e da altri individui dopo il 25 aprile [[1945]], a [[Resistenza italiana|Liberazione]] ormai compiuta, verso fascisti e presunti tali o antifascisti non comunisti. La tesi centrale del libro è che tra i giustiziati e le vittime vi furono persone responsabili di crimini sia militari che civili, ma anche persone che, pur legate al fascismo, non avevano compiuto direttamente atti criminosi. Secondo tale tesi, traTra le esecuzioni sommarie di quei giorni vi sarebbero stati anche diversi omicidi di partigiani non comunisti e di giornalisti uccisi in quanto avevano denunciato le vessazioni e le violenze operate nel cosiddetto "[[Triangolo della morte (Emilia)|triangolo della morte]]".
Le tesi di Pansa, presentate in questo libro e ulteriormente sviluppate in altri due successivi, hanno sollevato notevoli critiche da parte della sinistra italiana, ed in particolar modo da parte dell'[[ANPI]].