Bonifacio (comes): differenze tra le versioni

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Fu l'avversario di [[Flavio Ezio]].
 
Alto ufficiale romano in [[Africa (provincia romana)|Africa]], dove fu in rapporti con [[Agostino d'Ippona|Agostino]], a partire dalla morte dell'imperatore [[Costanzo III]] (421) divenne uno dei principali protagonisti della politica imperiale. Si oppose all'imperatore [[Giovanni Primicerio|Giovanni]], appoggiando l'elezione al trono del giovane [[Valentiniano III]] (423) e il controllo della politica imperiale d'Occidente da parte di sua madre [[Galla Placidia]], sorella dell'imperatore [[Onorio (imperatore romano)|Onorio]]. Entrò poi in contrasto con gli altri uomini forti della corte romana, dando inizio a una vera e propria guerra civile, durante la quale fu incolpato di aver chiamato in proprio aiuto i [[Vandali]], causando poi la conquista dell'Africa da parte di [[Genserico]]. Giunto in Italia con il proprio esercito, sconfisse in battaglia il proprio avversario Ezio, ma morì poco dopo per le ferite riportate. Secondo alcuni, fu in realtà imprigionato da Lupo Lucio a Cartagine assieme al re franco Faramondo e successivamente liberato da Onorio e mandato al comando di una legione. Morì per le ferite riportate nella guerra contro l'Impero d'Oriente.
 
== Biografia ==