Biblioteca comunale Dionisio Roberti: differenze tra le versioni
→Storia
Nessun oggetto della modifica |
(→Storia) |
||
== Storia ==
Come molte biblioteche comunali italiane, anche quella di Sansepolcro nasce nel clima del riformismo settecentesco, caratterizzato anche da numerosi interventi di riforma o soppressione da parte dello Stato nei confronti degli ordini religiosi. L'origine dell'attuale '''Biblioteca Comunale Dionisio Roberti''', infatti, è da individuare nel [[1774]], quando il commissario governativo incaricato della liquidazione dei beni degli otto collegi soppressi dei Gesuiti in Toscana, conte Federico Barbolani da Montauto, propone che, per comodità dei maestri delle scuole e del pubblico, vengano assegnate al comune le aule delle scuole e la biblioteca del collegio (il cui fondo costituisce ancora oggi una della più interessanti componenti del fondo antico della Biblioteca Comunale). Ancora nel 1812, però, i libri sono conservati nella vecchia sede e il comune si dichiara non disposto a sostenere le spese per l'allestimento di una sede a sé stante per la biblioteca<ref>Cfr. E. Chapron, ''Il patrimonio ricomposto. Biblioteche e soppressioni ecclesiastiche in Toscana da Pietro Leopoldo a Napoleone'', in «Archivio Storico Italiano», anno 167, 2009, pp. 299-345.</ref>.
|