Imperatore del Sacro Romano Impero: differenze tra le versioni

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== Storia ==
La terminologia del titolo, ripreso da quella dell'[[imperatore romano]], è in qualche modo ambigua. Si riteneva che il titolo di "imperatore" fosse passato dai [[Civiltà romana|Romani]] al [[Franchi|Regno Franco]] quando, nell'[[800]] d.C., [[papa Leone III]] incoronò come imperatore [[Carlo Magno]], [[Sovrani franchi|re dei Franchi]], in cambio della protezione della chiesa. Dopo la divisione del reame franco in tre parti, sancita dal [[trattato di Verdun]] dell'[[843]], il titolo rimase inizialmente nel regno centrale di [[Lotaringia]], ma infine passò a est quando [[Ottone I di Sassonia|Ottone I il Grande]], [[re dei Franchi orientali]], venne incoronato imperatore nel [[962]]. Il trasferimento dell'Impero, nella teoria medioevale, veniva indicato come ''[[translatio imperii]].''
 
Inizialmente, l'imperatore si faceva chiamare ''Imperator Augustus'', con riferimento al titolo assunto dall'imperatore romano [[Augusto]] e dai suoi successori. Il titolo di "imperatore dei Romani", così come il nome di Sacro Romano Impero, venne usato solamente nei secoli successivi.
 
Fino al [[1508]], il [[monarca|re]] dei tedeschi, che veniva eletto da un gruppo di principi detti ''[[Principe elettore|principi elettori]]'', diveniva imperatore quando veniva incoronato dal [[papa]] a [[Roma]], in seguito rimase re (un titolo avente funzioni nella [[Feudalesimo|legge feudale]]). Per contro, il titolo di imperatore aveva una connotazione più religiosa, che suggeriva il compito di protettore della chiesa. L'esatta relazione tra le due funzioni non fu mai completamente chiara e portò a molti conflitti tra i duchi tedeschi e il papa, ad esempio nella [[lotta per le investiture|controversia sull'investitura]] dell'[[XI secolo]].
 
La scelta del re veniva influenzata da un insieme di fattori complicati. Eletto formalmente, contrariamente a quanto avveniva in [[Francia]], il titolo era parzialmente ereditario, anche se spesso rimase a una dinastia e fino all'estinzione della stessa. Alcuni studiosi suggeriscono che il compito degli elettori fosse essenzialmente quello di risolvere i conflitti di successione, quando la sovranità dinastica era incerta. Nonostante ciò, il processo prevedeva che il candidato più probabile facesse delle concessioni ai votanti, le cosiddette ''[[capitulatio|Wahlkapitulationen]]'' (capitolazioni elettorali), che contribuirono al declino del potere centrale in favore dei vari territori imperiali. Il collegio degli elettori venne fissato a sette membri, in base alla [[Bolla d'oro]], dal [[1356]] al [[1623]], quando, durante la [[guerra dei trent'anni]], vennero aggiunti altri elettori.
 
Dopo il [[1438]], il regno rimase alla casa degli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]], con una sola breve eccezione. Dal 1508, dopo la sua elezione il re non richiese più l'incoronazione del papa, ma si considerava Imperatore direttamente.
 
Quando l'Impero collassò, nel [[1806]], già da due anni l'[[Francesco II, Sacro Romano Imperatored'Asburgo-Lorena|imperatore Francesco II]] si faceva chiamare [[Sovrani d'Austria|imperatore d'Austria]].
 
Dopo la formazione dell'[[Impero tedesco]] nel [[1871]], il [[Sovrani di Prussia|re di Prussia]] si fece nuovamente incoronare Imperatore, in competizione con quello d'Austria.
 
== Note ==