Architettura postmoderna: differenze tra le versioni

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Nel [[1980]] [[Paolo Portoghesi|Portoghesi]], quale direttore del settore architettonico della [[Biennale di Venezia]], incaricò [[Aldo Rossi]] della realizzazione del "Teatro del Mondo", un'architettura effimera, un [[teatro]] itinerante, che come un'imbarcazione viaggiava per i canali di [[Venezia]] e la cui costruzione era colma di riferimenti storici. Sempre nello stesso anno organizzò all'[[Arsenale di Venezia]] la mostra di architettura "Presenza del passato", dove riunì i maggiori architetti post moderni mondiali del momento (come [[Robert Venturi]], [[Charles Moore (architetto)|Charles Willard Moore]], [[Hans Hollein]], [[Frank Gehry]], [[Ricardo Bofill]], [[Robert Stern]], [[Franco Purini]], [[Oswald Mathias Ungers]] e [[Paul Kleihues]]).
 
Qui si realizzò la "Strada Novissima" secondo l'allestimento di [[Costantino Dardi]], dove si costruirono dieciventi facciate contigue, <ref>{{Cita web|url=http://www.labiennale.org/it/architettura/storia/1.html?back=true|titolo=La Biennale di Venezia - La presenza del passato|sito=www.labiennale.org|accesso=2017-01-02}}</ref>ognuna di 7 metri di larghezza, con un'altezza che poteva variare da un minimo di 7,20 metri ad un massimo di 9,50, metri, una specie di manifesto dell'architettura postmoderna (in seguito spostata e ricostruita prima a [[Parigi|Paris Salpetière]], come "Presence de l'historie" e poi oltre oceano a [[San Francisco]] come "The presence of the past").
 
Nella “[[Strada]] Novissima“ gli architetti postmoderni si sbizzarrirono: [[Frank Gehry]] negava il concetto di facciata creando inganni prospettici, [[Rem Koolhaas]] giocava con la visibilità della struttura del prospetto, Il [[Gruppo GRAU]], Charles Moore e [[Adam Grimberg]] enfatizzavano la ripetizione di elementi classici, nicchie e archi trionfali, l'architetto austriaco Hollein produceva una mescolanza di [[Ordine architettonico|ordini]] in diverse colonne (motivo caro al post-modern) ed infine [[Franco Purini]] ricostruiva la capanna lignea [[Vitruvio|vitruviana]], ripresa però da un razionalista [[Neoclassicismo|neoclassico]] come [[Marc-Antoine Laugier]], in una sorta di intellettualistica riconnessione tra "passato", "moderno" e "post-moderno".