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*l'[[Uno (filosofia)|Uno]], del quale nulla è lecito dire se non che è uno e bene;<ref>Trovandosi oltre l'Intelletto, limite estremo del pensare, dell'Uno non si può dire propriamente cosa sia, ma soltanto cosa ''non è'': «L'Uno non può essere alcuna di quelle realtà alle quali è anteriore: perciò non potrai chiamarlo Intelligenza. E nemmeno lo chiamerai Bene, se Bene voglia significare una tra le cose. Ma se Bene indica Colui che è prima di tutte le cose, lo si chiami pure così» (Plotino, ''[[Enneadi]]'', V, 3).</ref>
*l'[[Intelletto]], che procede dall'Uno, ed è assimilabile al [[mondo delle idee]] di [[Platone]], poiché consiste di tutte le forme e i modelli del [[pensiero]], oltre che della [[essere|realtà ontologica]];
*l'[[Anima]], che procede a sua volta dall'Intelletto, e sta a fondamento della [[vita]]:<ref>Per il tramite dell'Anima, infatti, l'Unità trascendente viene resa viva e operante nella molteplicità degli esseri viventi: «L'Anima, in virtù della sua unità, trasferisce ad altri esseri l'unità, che, del resto, lei stessa accoglie per averla ricevuta da un altro» (Plotino, ''Enneadi'', VI, 9, 1).</ref> essa è l'ultimo grado della realtà effettiva, oltre la quale si trova la [[materia]] che è un semplice non-essere, un'apparenza priva di vera consistenza.