Macchina di Santa Rosa: differenze tra le versioni

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{{Festività
|nome= Macchina di Santa Rosa
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|chiamata anche= Campanile che cammina
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[[File:Ali di luce 20070903 by dd11.JPG|upright=1.4|thumb|La Macchina di Santa Rosa "Ali di Luce" pronta per il trasporto a San Sisto dopo la tromba d'aria del 23 agosto 2007 che ne danneggiò l'impalcatura.]]
La '''Macchina di Santa Rosa''' è il baldacchino trionfale che innalza al di sopra dei tetti di [[Viterbo]] la statua di [[Rosa da Viterbo|Santa Rosa]], [[patrono|patrona]] della città. Essa assume oggi la forma di una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche, realizzata in metalli leggeri e in materiali moderni quali la vetroresina (che hanno sostituito da diversi anni il ferro, il legno e la cartapesta); è alta circa trenta metri, pesante cinquantuno quintali (5100&nbsp;kg), e sempre culmina con la statua della Santa. La sera del [[3 settembre]] di ogni anno, a Viterbo, la macchina viene sollevata e portata in [[processione]] a spalle da un centinaio di uomini detti "Facchini di Santa Rosa" lungo un percorso di poco più di un chilometro articolato tra le vie, talvolta molto strette, e le piazze del centro cittadino, immerse in un suggestivo buio nel quale solo la Macchina risplende sfarzosamente illuminata. Il trasporto, scandito dal grido di [[devozione|devoto]] entusiasmo '''"Viva Santa Rosa"''', rievoca simbolicamente la traslazione della salma di [[Santa Rosa da Viterbo|Santa Rosa]], avvenuta a [[Viterbo]] nel [[1258]] per disposizione di [[Papa Alessandro IV]], dalla Chiesa di Santa Maria in Poggio (detta ''della Crocetta'') alla chiesa di Santa Maria delle Rose (oggi [[Chiesa di Santa Rosa (Viterbo)|Santuario di Santa Rosa]]).<ref>Francesco Mecucci, ''Viterbo'', Ed. labor''intus'' GRAPHICS & EDITORS, Viterbo, 2004, pag. 99.</ref> La festa rientra nella [[Rete delle grandi macchine a spalla italiane]],<ref>[http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=57095 RICONOSCIMENTO UNESCO: UN PO' DI INFORMAZIONI SULLA RETE ITALIANA DELLE GRANDI MACCHINE A SPALLA]</ref> dal [[2013]] inserita nel [[Patrimoni orali e immateriali dell'umanità|Patrimonio orale e immateriale dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
 
Il 26 gennaio 2015, a Viterbo, è risultato primo classificato al bando di concorso per la costruzione della nuova Macchina di Santa Rosa 2015/2019 l'architetto Raffaele Ascenzi, ex facchino di Santa Rosa, già ideatore di "Ali di Luce" (la Macchina che sfilò negli anni dal 2003 al 2008), che insieme a Luigi Vetrani ha realizzato "Gloria", modello che, secondo gli ideatori, prende il nome proprio dalla tradizione che vede i viterbesi, da ben quattro secoli, portare in gloria la loro patrona Santa Rosa. Il nuovo modello ha sfilato per la prima volta per le vie abbuiate della città il 3 settembre 2015.
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[[File:FVL 8951 Macchina di Santa Rosa Fiore del Cielo Foto di Riccardo Spinella.jpg|riquadrato|destra|La macchina di Santa Rosa ferma alla fine del percorso di fronte alla Chiesa di Santa Rosa - Viterbo - VT - Foto di Riccardo Spinella]]
La [[macchine a spalla|Macchina]] viene realizzata da un costruttore, scelto dal comune di Viterbo con pubblico appalto ogni cinque anni, la cui durata può essere tuttavia prorogata. Il capitolato prevede la costruzione di una macchina «alta 28 metri sopra la spalla dei facchini» che raggiunge quindi circa 29,50 metri da terra, e fissa alcune misure limite, anche in base alle vie del centro storico, che nei punti più stretti vedono la Macchina sfiorare grondaie e balconi.
Nel passato la Macchina ebbe prevalentemente l'aspetto di un campanile gotico, illuminato con torce e candele, da cui la tradizionale definizione di "campanile che cammina" che le diede lo scrittore [[Orio Vergani]]. Nella seconda metà del Novecento, a partire dallo straordinario ''Volo D'Angeli'' costruito da Giuseppe Zucchi, sono subentrate forme più moderne o avveniristiche, come per ''Ali di Luce'', realizzata per il periodo 2003-2008 dal progettista Raffaele Ascenzi (lui stesso facchino di santa rosa dal 1988 al 2008) e dal costruttore Contaldo Cesarini, impiegando materiali altamente tecnologici, fibre, leghe leggere, e sorgenti luminose diverse, che valorizzano le forme artistiche dei rivestimenti in cartapesta. Parte di questa macchina è oggi visibile al [[Museo nazionale delle arti e tradizioni popolari (Roma)|Museo nazionale delle Arti e Tradizioni popolari di Roma]]. Dal 2009 la nuova Macchina di Santa Rosa fu "Fiore del Cielo" progettata dagli architetti [[Arturo Vittori]] e [[Andreas Vogler]] ([[Architecture and Vision]]) e costruita dalla G. Engineering di Loris Granziera, di Udine. Dal 2011, il cantiere di Porta Romana ove è assemblata la Macchina di Santa Rosa è allestito da Fiorillo e Cesarini, imprese di costruzioni locali. Nel 2015 la EDIL NOLO TUSCIA di Fiorillo vince la Gara d'Appalto per la Costruzione di GLORIA la Macchina di Santa Rosa Ideata da Raffaele Ascenzi, in 100 giorni l'Azienda realizza una Macchina perfetta e curata nei dettagli, grazie alle nuove tecnologie e al lavoro certosino dell'azienda stessa. Nel 2016 viene effettuata ancora qualche miglioria, per Edil Nolo come tutte le aziende costruttrici passate è un '''onore''' contribuire al successo della manifestazione più importante della città di Viterbo.
 
== Trasporto ==