Carretto siciliano: differenze tra le versioni

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plurale utilizzato in modo del tutto inappropriato e sbagliato
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== Struttura ==
[[File:Carretto siciliano.jpg|left|200px]]
Il carretto è composto dal ''fonnu di càscia'', cioè il pianale di carico prolungato anteriormente e posteriormente da due ''tavulàzzi'', sul quale sono montati parallelamente due ''masciddàri'' (dal siciliano ''mascidda'', "mascella") ovvero le sponde fisse del carretto, e un ''puttèddu'' (portello posteriore) removibile per agevolare le operazioni di carico e scarico. Ogni ''masciddaru'' è suddiviso equamente in due ''scacchi'' (i riquadri in cui vengono dipinte le scene), nel ''putteddu'' invece vi è uno scacco centrale fra due scacchi più piccoli. GliI scacchi sono divisi da un segmento verticale che congiunge i pannelli al ''fonnu di cascia'': 6 in legno chiamati ''barrùni'' equamente divisi fra ''masciddari'' e ''putteddu'', due in metallo denominati ''centuni'' presenti solo sui ''masciddari''.
 
Questa sezione "contenitiva" sormonta il gruppo portante del carretto chiamato ''traìno'', il quale comprende le ''aste'' e la ''cascia di fusu'', a sua volta costituita da una sezione di legno intagliato sormontata da un arabesco di metallo. Nei carretti ''alla patrunàli'' meno pregiati, la preziosa ''cascia di fusu'' viene sostituita dalle balestre.