Antonín Reicha: differenze tra le versioni

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Tuttavia Antonín Reicha si dimostrò compositore abile in tutti i generi musicali, dallo strumentale al sacro (come dimostra l'ampio catalogo in parte inedito delle sue opere) e molto aperto a visioni innovative. Va segnalata almeno la Cantata drammatica per soli, coro e orchestra Lenore (1805-06), nella quale si evidenziano effetti strumentali decisamente avanzati e che non mancheranno di influenzare la generazione romantica.
 
Antonìn Reicha fu autore di importanti trattati di Composizione, molto usati nell'Ottocento ed in particolar modo nel primo Novecento, frutto della sua lunga esperienza didattica. Fra i più importanti, senza dubbio valòevale la pena di menzionare il Trattato di Armonia (titolo originale: "Corso di Composizione Musicale, ossia Trattato completo e ragionato di Armonia pratica") e il Trattato di Melodia (titolo originale: "Trattato di Melodia, astrazione fatta dei suoi rapporti con l'Armonia; seguito da un Supplemento sull'arte d'accompagnare la Melodia per mezzo dell'Armonia quando la prima deve predominare"), tradotti per noi da Luigi Felice Rossi all'inizio del secolo scorso, e più recentemente, da Lorenzo M. A. Giorgi.
 
== Opere ==
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* ''Trattato di Melodia'' (Parigi, 1814), sull'arte melodica, tradotto in tedesco dallo Czerny, in italiano da L. F. Rossi all'inizio del secolo scorso e, più recentemente, da L. M. A. Giorgi.
* ''Corso di Composizione musicale, o trattato completo e ragionato di Armonia pratica'' (1818), sull'arte armonica, tradotto in tedesco dallo Czerny e in italiano da L. F. Rossi.
* ''Trattato di Alta Composizione musicale'' (2 volumi, 1824–1826), tradotto in tedesco dallo Czerny. In questo trattato, il Reicha, oramai compositore espertissimo, esprime le sue idee più originali, come l'uso dei quarti di tono e della musica popolare (entrambi i temi furono già annunciati nel Trattato di Melodia).
* ''L'arte del compositore drammatico'' (4 volumi, 1833), sul genere operistico. Descrive con intelligenza e profondità le maniere di cantare a teatro in uso a quei tempi, e fornisce esempi tratti dalle proprie opere.
Esistono poi numerose sue opere minori. Fra queste: un metodo originale per la Fuga, ''Über das neue Fugensystem'' (pubblicato come prefazione all'edizione del 1805 delle ''36 fughe''); ''Sulla Musica come arte puramente sentimentale''; ''Piccolo trattato di Armonia pratica a due parti'' (che completa concettualmente il Trattato di Armonia pratica del 1818, ove ad esso si fa spesso riferimento, ma che fu pubblicato nel 1814); numerosi articoli e una poesia dedicata a J. Haydn (''A Joseph Haydn''), in prefazione delle ''36 fughe''.