Daniel Goldhagen: differenze tra le versioni

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[[File:Daniel Goldhagen Crop.jpg|thumb]]
Già professore associato di scienze politiche e studi sociali alla [[Harvard University]], lavora ora al ''Minda de Gunzburg Center for European Studies'' della stessa università.<ref>[http://www.randomhouse.com/vintage/catalog/results_author.pperl?authorid=10380 Biografia di Daniel Jonah Goldhagen], Random House. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> Goldhagen ha ottenuto fama internazionale quale autore di due libri particolarmente polemicicontroversi sulla [[Shoah]]: nel [[1996]] ''I volenterosi carnefici di Hitler'' ([[Arnoldo Mondadori Editore]] [[1997]]), che è diventatodivenuto un bestseller in tutto il mondo, e neluno [[2003]],sul ''Unaruolo questionedella morale''Chiesa (ArnoldoCattolica Mondadoridurante Editorel'Olocausto, nel [[2003]]).
 
== Vita ==
Goldhagen è figlio di [[Erich Goldhagen]], già professore<ref>Eric Goldhagen per 25 anni ha insegnato a [[Harvard University|Harvard]] un corso sulla [[Shoah]]. È l'unico sopravvissuto della sua famiglia.</ref> di [[Harvard University|Harvard]] e sopravvissuto all'[[Shoah|Olocausto]] del ghetto [[Ebreo|ebraico]] [[Romania|rumeno]] di [[Chernivtsi|Czernowitz]]; Goldhagen assegna al padre il merito di aver creato in famiglia la struttura mentale per una discussione ''intellettuale'' della [[Shoah]].<ref name="view">Smith, Dinitia. (1/4/[[1996]]). [http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9805EEDB1039F932A35757C0A960958260&sec=&spon=&pagewanted=all "Challenging a view of the Holocaust"]. ''[[The New York Times]]''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> Goldhagen ha passato la sua gioventù a [[Newton (Massachussetts)|Newton]], [[Massachusetts]] prima di essere ammesso a [[Harvard University|Harvard]], dove il suo interesse sulle origini dell'[[Olocausto]] fu stimolato da una conferenza del [[1983]] tenuta da [[Saul Friedländer]].<ref name="view"/> Goldhagen nel [[1996]] disse al ''[[The New York Times]]'' che "«tutti si chiedevano il perché un ordine venisse dato, ma mai perché venisse eseguito»." La sua ricerca in merito a questo, lo portò a passare 14 mesi a [[Ludwigsburg]], in [[Germania]], per esaminare documentazioni pertinenti, prima di tornare a Harvard e raccogliere tale materiale in un primo libro.<ref name="view"/>
 
== Opere ==
=== ''I volonterosi carnefici di Hitler'' ===
In questa opera, Goldhagen elucida la sua tesi che i tedeschi ordinari non solo sapevanoseppero, ma sostenevanosostennero l'Olocausto, in base ad un particolare e virulento [[antisemitismo]] ''eliminazionista'' che formavaera parte intergrante della loro identità, e che si era sviluppato nei secoli precedenti. QuestoAl libro, disubito arrise un grande, successodirompente, ma controversocontestato successo<ref name="attack">Shatz, Adam. (8/4/[[1998]]) [http://slate.com/id/3143/ "I volonterosi carnefici di Goldhagen: attacco alla superstar accademica e come si difende"] ''Slate''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> prese spunto dalla tesi dottorale di Goldhagen ad Harvard, che vinse nel [[1994]] il "Premio Gabriel A. Almond" della [[American Political Science Association]] in politica comparativa.
 
In questa opera, Goldhagen elucida la sua tesi che i tedeschi ordinari non solo sapevano, ma sostenevano l'Olocausto, in base ad un particolare e virulento [[antisemitismo]] ''eliminazionista'' che formava parte della loro identità e che si era sviluppato nei secoli precedenti. Questo libro, di grande successo ma controverso<ref name="attack">Shatz, Adam. (8/4/[[1998]]) [http://slate.com/id/3143/ "I volonterosi carnefici di Goldhagen: attacco alla superstar accademica e come si difende"] ''Slate''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> prese spunto dalla tesi dottorale di Goldhagen ad Harvard, che vinse nel [[1994]] il "Premio Gabriel A. Almond" della [[American Political Science Association]] in politica comparativa.
 
Secondo il ''[[The New York Times]]'', ''I volonterosi carnefici di Hitler'' appena uscito attirò grande ostilità in [[Germania]],<ref>Carvajal, Doreen. (7/5/[[1996]]) [http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F03E6DF1539F934A35756C0A960958260 "Forum on Holocaust canceled after an author withdraws"] ''[[The New York Times]]''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> e successivamente lanciò un dibattito critico su scala nazionale in tale nazione.<ref name="storm">Landler, Mark. (4/11/[[2002]]) [http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9E04E0D61F31F937A25752C1A9649C8B63&sec=&spon=&pagewanted=1 "Holocaust writer in storm over role of Catholic Church"] ''[[The New York Times]]''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> Alla fine del 1996, Goldhagen visitò [[Berlino]] per partecipare al dibattito in televisione e in conferenze sempre con "tutto esaurito".<ref>Cowell, Alan. (8/9/[[1996]]). [http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9402EEDC153BF93BA3575AC0A960958260&sec=&spon=&pagewanted=1 "Author goes to Berlin to debate Holocaust"]. ''[[The New York Times]]''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref><ref name="antagonist">Elon, Amos. (26/1/[[1997]]). [http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9C02E0D6173BF935A15752C0A961958260&sec=&spon=&pagewanted=1 "The antagonist as liberator"] ''The New York Times''. Consultato 24/11/[[2008]].</ref> Goldhagen ricevette il prestigioso ''Democracy Prize'' nel [[1997]] dalla rivista tedesca ''Journal for German and International Politics'', con la causale "...grazie alla penetrante qualità e forza morale della sua presentazione, Daniel Goldhagen ha scosso profondamente la coscienza del pubblico tedesco." La ''laudatio'', vinta per la prima volta dal [[1990]], fu presentata da [[Jürgen Habermas]] e Jan Philipp Reemtsma.<ref name="antagonist"/><ref name=prize>[http://news.harvard.edu/gazette/1997/01.09/GoldhagenWinsGe.html "Goldhagen Wins German Prize For Holocaust Book"] (Harvard Gazette).</ref>