Superficie di Mercurio: differenze tra le versioni

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Si esclude la presenza sul pianeta di [[tettonica a placche|placche tettoniche]].
 
Rispetto alla Luna, i [[Cratere secondario|crateri secondari]] (prodotti dai clasti scagliati in aria in seguito a un impatto meteorico) si trovano più vicini ai crateri primari (prodotti direttamente dall'impatto) a causa della maggiore intensità del [[campo gravitazionale]]. Si può dunque supporre che esistano oggigiorno terreni costituiti da crosta originaria, non ancora ricoperti dai detriti prodotti dagli urti. Caratteristiche della superficie mercuriana sono enormi scarpate, alcunescagliaune lunghe centinaia di km e profonde fino a 3 km, presumibilmente formatesi in seguito ad una lenta ma progressiva compressione del pianeta, la cui superficie è diminuita dello 0.1% (corrispondente a una contrazione del raggio di 1 km) da quando il pianeta si è costituito a causa del raffreddamento.
 
Agli scoscendimenti e ai territori craterizzati si contrappongono vaste regioni pianeggianti, forse dovute ad un'antica attività vulcanica o al rideposito di clasti sollevati in seguito agli impatti meteorici. Negli [[anni 1990|anni novanta]] da un riesame dei dati rilevati dal [[Mariner 10]] è peraltro emersa la possibilità che Mercurio sia stato soggetto ad attività vulcanica recente.