Composto intermetallico: differenze tra le versioni

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Con il termine '''composto intermetallico''' viene indicato un insieme particolare di composti chimici che non rispettano le classiche regole della [[valenza]] e nemmeno la [[legge delle proporzioni multiple]] di [[John Dalton|Dalton]]. Pertanto vengono anche definiti ''composti elettronici'' o ''composti non daltonici''.
 
Tali composti vengono ottenuti per solidificazione di fusioni metalliche. Ad esempio, solidificando una soluzione in [[statifase della materia(chimica)|fase]] liquida di [[rame]] e [[stagno]] è possibile ottenere i seguenti composti intermetallici: Cu<sub>5</sub>Sn, Cu<sub>31</sub>Sn<sub>8</sub> e Cu<sub>3</sub>Sn; risulta evidente che rame e stagno non si legano seguendo semplici rapporti di combinazione multipli e nemmeno seguendo le regole della valenza chimica.
 
La formazione di composti intermetallici è invece governata da una legge [[statistica]] elaborata dal metallurgo britannico [[William Hume-Rothery]] e in suo onore definita '''regola di Hume-Rothery''':
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Le fasi β [[cristallo|cristallizzano]] in forme cubiche a facce centrate, quelle γ in una forma cubica complessa con aggruppamenti fondamentali di 52 [[atomo|atomi]] e le fasi ε cristallizzano con reticolo esagonale di dimensioni inusuali.
 
Le '''fasi di Zintl''', da [[Eduard Zintl]] che le caratterizzò per primo, sono costituite da composti intermetallici formati da metalli fortemente [[elettronegatività|elettropositivi]], quali i [[metalli alcalini]] e [[metalli alcalino terrosi|alcalino-terrosi]] e da un metallo meno elettropositivo tipicamente rappresentato da un [[elemento chimico|elemento]] della prima parte dei [[metalli del blocco d|blocchi d]] o [[metalli del blocco p|p]] (e da qualche [[semimetallo]]). Sono formati per trasferimento di [[elettrone|elettroni]] dall'elemento più elettropositivo a quello meno elettropositivo e viene spesso rispettata la classica regola della valenza. Esempi di fasi di Zintl sono i composti [[sodio|Na]][[tallio|Tl]], [[magnesio|Mg]]<sub>2</sub>Sn, [[Calcio (metallo)|Ca]]Zn<sub>2</sub> e [[litio|Li]]Zn.
 
La giustificazione dell'esistenza naturale dei composti intermetallici deriva da calcoli di [[chimica quantistica]], che hanno dimostrato che a tali strutture competono minimi di [[energia potenziale]] e qundi dei massimi di probabilità rispetto ad altre distribuzioni atomiche teoricamente prevedibili.