Baldovino del Belgio: differenze tra le versioni

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Questi anni furono segnati in Belgio dalla secolare questione che vedeva contrapposti i sostenitori della scuola cattolica e quelli della scuola pubblica.
 
Sul piano internazionale ci fu la fondazione della [[CECA]] nel [[1951]], e della [[CEE]] nel [[1957]]. Nel [[1955]] Baldovino fece un viaggio ufficiale nel [[Congo Belga]], possedimento belga d'Africa, visitando tutte le regioni della colonia. Fu accolto dappertutto calorosamente. Quattro anni dopo questo viaggio, seppur riluttante, dovette concedere l'indipendenza al Congo a causa delle continue ed incessanti rivolte nel paese contro il governo belga. Il 30 giugno [[1960]] Baldovino assisté alla cerimonia d'indipendenza a [[Kinshasa|Leopoldville]]. Al [[parlamento]] riunito in seduta comune, dopo un'ovazione (inaspettata) da parte di tutti i deputati congolesi, Baldovino fece un elogio alla [[Colonia (territorio)|colonizzazione]]; questo discorso fu considerato da molti come una provocazione. Il Re proclamò presidente della [[Repubblica democraticaDemocratica del Congo]] [[Joseph Kasa-Vubu]], il quale non tenne nessun discorso per non mancare di rispetto a quello che sebbene per poche ore era ancora il proprio sovrano; fu invece [[Patrice Lumumba]], neo proclamato primo ministro, a tenere un discorso particolarmente duro in risposta a quello del Re. Baldovino ne rimase alquanto seccato, non essendo abituato a sentire un discorso in netta critica e avversione al proprio. Fu uno dei rarissimi casi in cui un Sovrano passò i propri poteri ad un Presidente della Repubblica e l'unico caso in cui un [[Re]] presenziava direttamente alla cerimonia di indipendenza di un suo possedimento.
 
{{Vedi anche|Repubblica Democratica del Congo}}