Ereškigal: differenze tra le versioni

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È conosciuta principalmente attraverso due miti, che si ritiene simboleggino l'alternarsi delle stagioni, ma che avevano forse anche lo scopo di illustrare alcune dottrine risalenti al periodo [[Mesopotamia|mesopotamico]]. Ereshkigal è la sorella di [[Ishtar]] e, da un certo punto di vista, anche la sua controparte, il simbolo della natura durante la stagione non produttiva dell'anno.
 
Uno di questi miti è la storia della discesa di Ishtar a [[Irkalla]], o Aralu, come venivano chiamati gli [[inferno|inferi]], e l'incontro con sua sorella che li presiede. Ereshkigal intrappola poi la sorella nel suo regno buio ma Ishtar riesce a fuggire sacrificando suo marito [[Dumuzi]] in cambio di se stessa.
 
L'altro mito è la storia di Nergal, il dio della peste, e la sua offesa a Ereshkigal. Nergal si era rifiutato di alzarsi nel corso di un banchetto dopo l'arrivo di [[Namtar]] (il ''destino''), ministro e rappresentante della stessa Ereshkigal, invitata alla riunione dagli dei. Dopo l'affronto, Ereshkigal chiese che Nergal le fosse consegnato per l'eventuale espiazione della sua colpa. Seguirono il conseguente esilio nel regno controllato dalla dea e la riconciliazione finale attraverso l'offerta di Ereshkigal di rendere partecipe Nergal nel governo di Irkalla. Nella tradizione si racconta che Nergal sia stato il vincitore: dopo aver sconfitto Namtar e dopo aver tentato di tagliare la testa a Ereshkigal, prese Ereshkigal come moglie e divenne padrone del regno.