"Heroes" (album David Bowie): differenze tra le versioni

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Registrato agli [[Hansa Tonstudio]] in quella che ai tempi era ancora [[Berlino Ovest]], ''"Heroes"'' riflette lo [[Spirito del tempo|zeitgeist]] dell'epoca della [[guerra fredda]], simbolizzato dalla città divisa in due. Il co-produttore [[Tony Visconti]] considera l'album: «una delle mie ultime grandi avventure nel fare album. Lo studio di registrazione era a circa 500 metri dal muro. Le guardie rosse ci osservavano con un binocolo potente attraverso la finestra della nostra sala di controllo».<ref name="Strange Fascination">{{Cita libro|nome=David|cognome=Buckley|anno=1999|titolo=Strange Fascination – David Bowie: The Definitive Story|pagine=320–325}}</ref> Bowie pagò ancora tributo alle sue influenze [[Krautrock]]: il titolo dell'album è un riferimento alla traccia ''Hero'' presente sull'album ''[[Neu! '75]]'' del gruppo tedesco [[Neu!]],<ref>{{Cita libro|nome=Mat|cognome=Snow|anno=2007|titolo=[[Mojo (magazine)|MOJO]] 60 Years of Bowie, "Making Heroes"|pagine=69}}</ref> mentre ''[[V-2 Schneider]]'' è ispirata al membro dei [[Kraftwerk]] [[Florian Schneider]].<ref name="Bowie: An Illustrated Record"/> E si noti che all'inizio del 1977, anche i Kraftwerk avevano citato Bowie nella title track del loro album ''[[Trans Europe Express (album)|Trans-Europe Express]]''.
 
Sebbene ''"Heroes"'' includa un certo numero di brani strumentali dall'atmosfera tetra e dark come ''[[Sense of Doubt]]'' e ''[[Neuköln]]'', dopo l'introspezione malinconica di ''Low'', il disco venne visto dalla critica come una dichiarazione artistica più positiva ed appassionata.<ref name="Strange Fascination"/><ref name="Bowie: An Illustrated Record"/> Ciò è evidente non solo in ''[["Heroes" (singolo)|"Heroes"]]'' e nel rock d'apertura ''[[Beauty and the Beast (David Bowie)|Beauty and the Beast]]'' (pubblicato come secondo singolo estratto dall'album nel gennaio 1978), ma anche nella rancorosa ''Joe the Lion'', nella nevrotica ''Blackout'', e nell'atmosferica ''[[The Secret Life of Arabia]]''. Il testo di ''Joe the Lion'', scritto e registrato "in meno di un'ora" secondo Visconti, è emblematico della natura spontanea delle registrazioni.<ref>{{Cita libro|nome=Nicholas|cognome=Pegg|wkautore=Nicholas Pegg|anno=2000|titolo=The Complete David Bowie|pagine=112}}</ref>
 
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