Salvator Rosa (metropolitana di Napoli): differenze tra le versioni

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All'interno della stazione è possibile ammirare le installazioni di Raffaella Nappo, [[Enzo Cucchi]], LuCa, Santolo De Luca, [[Quintino Scolavino]], Natalino Zullo, Perino&Vele, Anna Sargenti.<ref name=XXXV/>
 
La stazione è dotata anche di una seconda uscita a valle di via Salvator Rosa (aperta nel dicembre 2002), la cui presenza è segnalata da una guglia dell'Atelier Mendini, posta al centro di un piazzale. Il basamento della guglia è ricoperto dai rilievi in ceramica di Enzo Cucchi, raffiguranti alcune icone dell'immaginario partenopeo, mentre poco distante vi è un altro simbolo della città, il ''Pulcinella'' di Lello Esposito.<ref name=XXXV/> La già sopracitata scala mobile esterna collega la stazione con la soprastante Via Romaniello, una traversa di Piazza Leonardo, strada che purtroppo divenne famosa nel 1985 in quanto fu teatro del barbaro assassinio del giornalista de "[[Il Mattino]]" [[Giancarlo Siani]], che abitava proprio lì, da parte alcuni sicari della camorra, che lo uccisero a colpi d'arma da fuoco mentre era a bordo della sua auto.
 
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