Colpo di stato portoghese del 1926: differenze tra le versioni

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Il '''colpo di Stato del 28 maggio 1926''', noto anche come '''Rivoluzione del 28 maggio''' o, durante il periodo dell'[[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]] come '''Rivoluzione Nazionale''', è stato un [[colpo di stato]] militare che pose fine alla precaria [[prima repubblica portoghese]] instaurando la [[Ditadura Nacional]] (Dittatura Nazionale) che sarebbe durata, con il nome di Estado Novo, fino alla [[Rivoluzione dei garofani]] del [[1974]].
 
== Il contesto ==
== La difficile situazione politica ==
La [[Prima Repubblica portoghese]], proclamata il 5 ottobre 1910, fu incapace di promuovere lo sviluppo economico e industriale del paese, non riuscì a modernizzare la società, non risolse i gravi problemi della popolazione rurale e attuò politiche coloniali contraddittorie.
 
Sin dalla sua nascita si trovò in una situazione difficile sia nel cercare di affermarsi sul piano internazionale, essendo una delle poche repubbliche in una Europa fatta quasi tutta di monarchie, sia sul piano nazionale, dato che la maggioranza della popolazione portoghese non era repubblicana. Nei primi mesi della Repubblica il governo cercò di allontanare il Paese dall'idea di monarchia, abolendo i titoli nobiliari e promulgando la Legge di separazione dello Stato dalle Chiese. Questo però non bastò per impedire un processo di disgregazione politica del Partito Repubblicano Portoghese, causato dalla compresenza di diverse tendenze politiche al suo interno, e che portò alla sua scissione. <ref>{{Cita|Pimenta|p. 56}}.</ref>
 
=== L'avvento dei democratici ===
Nel 1912 cadde il governo per mancanza di forza politica, e vennero chiamati al potere i democratici, che formarono un governo guidato da [[Afonso Costa]], che prese una serie di misure volte al rafforzamento delle finanze e dell’economia, e consolidò l’appoggio delle classi medie. Tuttavia la repressione violenta di alcuni scioperi e manifestazioni operaie e l’avversione nei confronti del clero cattolico, che si concretizzò con l’espulsione di alcuni parroci dalle loro case, causò un notevole aumento dell’ostilità verso il governo da parte delle classi operaie e della Chiesa cattolica. Il Partito democratico perse quindi l’appoggio degli unionisti e Afonso Costa rassegnò le dimissioni. Venne quindi formato un nuovo governo nel 1914, che  allo scoppio della [[Prima guerra mondiale|Prima Guerra Mondiale]] proclamò la non belligeranza del Portogallo, ma cadde solo l’anno dopo. Venne incaricato di formare un nuovo governo [[Manuel de Arriaga]], che però impedì al Parlamento di riunirsi in sessione e si entrò così in dittatura amministrativa. Il partito democratico, con l’appoggio della maggior parte del Paese repubblicano, organizzò una rivolta armata contro questo neonato regime, che ebbe successo e riportò i democratici al potere. Nel 1916 il Portogallo entrò in guerra a fianco di Francia e Gran Bretagna, ma lo sforzo bellico ebbe conseguenze disastrose sull’economia del paese e di conseguenza sulle condizioni di vita della popolazione, specialmente delle classi inferiori, tra le quali crebbe il malcontento. Con l’appoggio del popolo, nel 1917 una parte dell’esercito guidato da [[Sidónio Pais|Sidonio Pais]] si rivoltò contro il governo a Lisbona e ottenne il controllo del potere instaurando una dittatura militare che mise le basi per un nuovo regime repubblicano. Nel 1918 venne eletto Presidente della Repubblica Sidonio Pais, che però non si mostrò capace di risolvere i gravi problemi del Paese. Nel dicembre dello stesso anno venne assassinato in un colpo di stato organizzato da giunte militari monarchiche che proclamarono la restaurazione della monarchia, ma il Paese repubblicano reagì in massa e le forze monarchiche vennero sconfitte. Nel periodo successivo la situazione politica degenerò ancora, con un rapido susseguirsi di governi deboli, partiti che perdevano sempre di più credibilità, e crisi economica e finanziaria che continuavano a colpire la popolazione.<ref>{{Cita|Pimenta|pp. 58-64}}.</ref>
 
=== La guerra ===
All’inizio degli anni Venti cominciarono le prime rivolte che sfoceranno poi nel colpo di stato del 1926. La prima avvenne la notte del 19 Ottobre 1921, in cui un gruppo di militari insorsero a causa delle dimissioni del governo di Liberato Pinto, protettore della Guardia Nazionale, uccidendo diversi politici nella cosiddetta Noite Sangrenta.<ref>http://www.arqnet.pt/portal/portugal/liberalismo/lib1919.html</ref>
Nel 1916 il Portogallo entrò in guerra a fianco di Francia e Gran Bretagna, ma lo sforzo bellico ebbe conseguenze disastrose sull’economia del paese e di conseguenza sulle condizioni di vita della popolazione, specialmente delle classi inferiori, tra le quali crebbe il malcontento. Con l’appoggio del popolo, nel 1917 una parte dell’esercito guidato da [[Sidónio Pais|Sidonio Pais]] si rivoltò contro il governo a Lisbona e ottenne il controllo del potere instaurando una dittatura militare che mise le basi per un nuovo regime repubblicano. Nel 1918 venne eletto Presidente della Repubblica Sidonio Pais, che però non si mostrò capace di risolvere i gravi problemi del paese. Nel dicembre dello stesso anno venne assassinato in un colpo di stato organizzato da giunte militari monarchiche che proclamarono la restaurazione della monarchia, ma il paese repubblicano reagì in massa e le forze monarchiche vennero sconfitte. Nel periodo successivo la situazione politica degenerò ancora, con un rapido susseguirsi di governi deboli, partiti che perdevano sempre di più credibilità, e crisi economica e finanziaria che continuavano a colpire la popolazione.<ref>{{Cita|Pimenta|pp. 58-64}}.</ref>
 
=== Le rivolte ===
Il Paese incominciò una lenta ripresa solo nel 1922 sotto un governo formato dal partito democratico, all’interno del quale vi erano però ancora tensioni politiche irrisolte, che solo l’anno seguente causarono le dimissioni del Presidente [[António Maria da Silva|Antonio Maria da Silva]].<ref>{{Cita|Pimenta|p. 71}}.</ref> Il periodo successivo fu ancora più caotico dal punto di vista sociale ed amministrativo. Si susseguirono disordini e insurrezioni popolari e militari, la più importante delle quali fu la rivolta del 18 aprile 1925 a Lisbona, anche stavolta guidata dalle forze armate e legata a movimenti nazionalisti. Vide tra i suoi protagonisti diversi ufficiali militari che guidarono i ribelli in diversi scontri nella città; questo tentativo di colpo di stato venne represso, ma una nuova crisi scoppiò solo tre mesi dopo, per la quale si dichiarò addirittura lo stato d’assedio.<ref>{{Cita|Pimenta|p. 73}}.</ref>
All’inizio degli anni Venti cominciarono le prime rivolte che sfoceranno poi nel colpo di stato del 1926. La prima avvenne la notte del 19 Ottobre 1921, in cui un gruppo di militari insorsero a causa delle dimissioni del governo di Liberato Pinto, protettore della Guardia Nazionale, uccidendo diversi politici nella cosiddetta Noite Sangrenta.<ref>{{Cita web|url=http://www.arqnet.pt/portal/portugal/liberalismo/lib1919.html|titolo=O Portal da História - Cronologia do Liberalismo de 1919 a 1926|sito=www.arqnet.pt|accesso=2017-01-19}}</ref>
 
Il Paesepaese incominciò una lenta ripresa solo nel 1922 sotto un governo formato dal partito democratico, all’interno del quale vi erano però ancora tensioni politiche irrisolte, che solo l’anno seguente causarono le dimissioni del Presidente [[António Maria da Silva|Antonio Maria da Silva]].<ref>{{Cita|Pimenta|p. 71}}.</ref> Il periodo successivo fu ancora più caotico dal punto di vista sociale ed amministrativo. Si susseguirono disordini e insurrezioni popolari e militari, la più importante delle quali fu la rivolta del 18 aprile 1925 a Lisbona, anche stavolta guidata dalle forze armate e legata a movimenti nazionalisti. Vide tra i suoi protagonisti diversi ufficiali militari che guidarono i ribelli in diversi scontri nella città; questo tentativo di colpo di stato venne represso, ma una nuova crisi scoppiò solo tre mesi dopo, per la quale si dichiarò addirittura lo stato d’assedio.<ref>{{Cita|Pimenta|p. 73}}.</ref>
 
Ormai tutti i partiti repubblicani erano profondamente discreditati tra l’opinione pubblica, per cui i loro nemici riuscirono facilmente a convincere il popolo della necessità di cambiare del regime politico, anche grazie alla stampa. Lo scontro avveniva sia in Parlamento sia nelle strade, con gruppi di estremisti e anarchici che ricorrevano anche all’uso della violenza. Nel 1925 grazie alla favorevole situazione internazionale l’economia portoghese si stava riprendendo, ma la situazione politica era troppo compromessa e il Paese troppo stanco della Repubblica, in particolar modo lo erano le classi medie urbane, gli aristocratici, i monarchici ed i clericali,  favorevoli all’istaurazione di un governo forte, ispirato al fascismo di Mussolini in Italia.
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== Il colpo di stato ==
Il 28 Maggio 1926 il generale Gomes da Costa iniziò una marcia militare su Lisbona partendo dalla città di [[Braga]], sostenuto dal popolo, anche dalla classe operaia. La sollevazione si diffuse rapidamente nelle città di [[Porto]], [[Évora]], [[Coimbra]] e [[Santarém (Portogallo)|Santarém]]. Il governo non poté opporre resistenza e il sempre crescente aumento dei disordini portò il Partito Democratico dare le dimissioni dopo solo due giorni. In diverse parti del Paese vari politici e capi militari aderirono ai rivoltosi, e in poco tempo questo movimento rivoluzionario si impadronì di tutto il Portogallo. il 29 Maggio, infatti, tutte le unità militari del paese ed i capi della polizia di Lisbona dichiararono il proprio sostegno al colpo di stato militare,<ref>{{Cita web|url=http://www.areamilitar.net/HISTbcr.aspx?N=128|titolo=Revolução de 28 de Maio 28-05-1926|sito=www.areamilitar.net|accesso=2017-01-19}}</ref> mentre il presidente [[António Maria da Silva|Antonio Maria da Silva]] diede le dimissioni. Il giorno seguente anche il Presidente della Repubblica [[Bernardino Machado]], spinto dai rivoltosi, rassegnò le dimissioni. Con il sostegno della stragrande maggioranza del popolo e delle classi sociali, nel giugno 1926 il Parlamento venne sciolto definitivamente e si instaurò una dittatura militare che pose fine alla Prima Repubblica.<ref>{{Cita|Pimenta|p. 75}}.</ref>
 
== Conseguenze ==
 
==== ''Salazar e Estado Novo'' ====
Si instaurò una dittatura militare e antiparlamentare, che venne chiamata Dittatura Nazionale. Essa, tuttavia, si mostrò inizialmente instabile, in quanto non aveva ancora un vero e proprio progetto politico. Venne nominato Ministro delle Finanze [[António de Oliveira Salazar]], che negli anni seguenti riuscì a riavviare l’economia portoghese e a stabilizzare la situazione finanziaria del paese, cosa che innalzò ulteriormente il livello di stima e fiducia nei confronti della dittatura da poco affermatasi da parte del popolo.<ref>{{Cita|Pimenta|pp. 85-92}}.</ref> Salazar venne nominato Presidente del Consiglio dei Ministri nel 1932, dando inizio al cosiddetto [[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]], regime che durerà fino alla [[Rivoluzione dei garofani|Rivoluzione dei Garofani]] del 1974.<ref>{{Cita web|url=http://www.portugal-info.net/history/second-republic.htm|titolo=Second Repubic|autore=|sito=www.portugal-info.net|accesso=2017-01-19}}</ref>
== Note ==
<references/>