Museo nazionale di Capodimonte: differenze tra le versioni

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Nella sala 87 sono esposte opere di artisti che operarono a Napoli all'inizio del Seicento<ref name="Guida359">{{Cita|Touring Club Italiano, 2008|p. 359}}.</ref>, periodo in cui le chiese cittadine sono state interessate da importanti lavori di abbellimento che richiamano artisti non solo della zona ma anche dall'estero, facendo vivere alla pittura partenopea il suo periodo d'oro: opera principale della stanza è ''[[Giuditta che decapita Oloferne (Artemisia Gentileschi Napoli)|Giuditta e Oloferne]]'' di [[Artemisia Gentileschi]]<ref>{{Cita|Touring Club Italiano, 2012|p. 312}}.</ref>.
Le sale 88, 89 e 90 hanno una disposizione dei dipinti tale da farle sembrare le cappelle di una chiesa adornate da grandi tale: gli artisti presenti sono quelli del primo naturalismo napoletano, che seguono la strada aperta da Caravaggio e i suoi giochi di luce sul fondo buio, anche se non mancano influenze dalla pittura emiliana e veneta che divenne famosa a Napoli a partire dagli anni '40 del Seicento; tra gli artisti custoditi Artemisia Gentileschi, Battistello Caracciolo, [[Simon Vouet]], [[Massimo Stanzione]] con il ''Sacrificio di Mosè'' e il ''Martirio di sant'Agata'', [[Pietro Novelli]], [[Cesare Fracanzano]] e [[Jusepe de Ribera]] con la ''Maddalena in meditazione'', ''Eterno Padre'', ''Trinitas terrestris'' e ''[[San Girolamo e l'angelo del Giudizio (Jusepe de Ribera)|San Gerolamo e l'angelo del Giudizio]]''<ref>{{Cita|Touring Club Italiano, 2012|pp. 314-323}}.</ref>.
[[File:Sileno borracho.jpg|thumb|''Sileno ebbro'' di Jusepe de Ribera, sala 91]]